Pagine

martedì 26 luglio 2016

In vetta (di Ada Jacono)


Svuotasi la mente di pensieri ed ansia
mentre sul sentiero su cui avanzo
capto nella brezza frizzantina
profumi di larici e pini di montagna,
i lunghi colloqui con il sole
con il vento, con l’azzurro.
Nella dolcezza un po’ stanca
dei delicati tramonti
l’assordante rumore del silenzio
che si perde e si smarrisce nella valle
l’algida luce di un’alba
e il riverbero d’amore della luna bianca.
Il mondo esterno, l’io,
tutto il cosmo intorno è un tutt’uno
Felicità.

Giro lo sguardo intorno e rido,
finalmente rido: Posso.

Sento i battiti del cuore
ma non la stanchezza
la stordisce l’ebbrezza.
Scenario immenso.
Amore che nasce antico
e mai si consuma
fantastico, enigmatico
umanamente folle
e follemente umano.
Fascino della montagna:
la mia febbre, la mia malattia
sia che sia brulla, sia che sia innevata.
L’occhio si posa ed è lì
che un giorno conto d’arrivare.
Ma oggi, oggi non ho età
su questa vetta scopro l’infinito, vivo la libertà.


Ada Jacono
Copyright© 2016 (inedita)


Foto ...archivio personale


2 commenti:

  1. Non solo silenzio l odore delle felci di resina dei pini i tanti versi di animali il cinguettio di uccelli e più vai su più variano rumori odori e sensazioni prati sentieri rocce e tanta serena solitudine

    RispondiElimina
  2. Versi delicati che aprono il cuore a chi, scalatore o semplicemente amante della montagna, non sarebbe in grado di tradurre in parole. Non saprebbe Trovare le giuste parole per esprimere quello che il vento, il sole e l’aria frizzante dovrebbe suggerirgli. Ci pensa Ada, questa brava poetessa che, lievitando tra i pendii di alta montagna, quasi fosse una nuvola, e accostando, come sua abitudine, lo scenario al sentimento, inventa il grande desiderio dell’uomo: il fascino dell’enigma mortale e la libertà dell’assoluto fantastico.

    RispondiElimina

benvenuti !!! commentate liberamente