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lunedì 20 ottobre 2014

Un continente (di Eric Balossini)


Ho sognato un continente,
una riva dalla quale non si ha più voglia di partire,
dove la nave approda e getta l’ancora,
per sempre.

Ho sognato un continente che non conosce l’odio,
la tristezza di stupide guerre,
l’egoismo cieco che toglie tutto
a chi ha bisogno.

Ho sognato un continente dove l’acqua non si compra,
perché sorgente di purezza,
dove la terra profuma di buono
e i suoi frutti generosi bastano a sfamare tutti.

Ho sognato un continente dove un abbraccio
vale più di mille parole,
e le parole non si gettano al vento
perché ancora hanno un significato.

Ho sognato un continente in cui il tempo della vita
scorre scandito dalle stagioni,
dove ogni giorno è importante e lo si rispetta
perché irripetibile come ogni cosa.

Ho sognato un continente dove ogni bambino
conosce il nome degli alberi, dei fiori
e la rosa dei venti,
un continente di terra, acqua e sale.

Non serve altro al pane della vita.


Eric Balossini

Tratto dalla raccolta “Il Sesto Continente” Avalon editore.

2 commenti:

  1. questa poesia mi riconcilia nel suo stendersi con il mondo, fa sognare da subito, perciò grazie all'autore e a questo sito, Antonella Jacoli

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  2. Grazie Antonella, un sogno da inseguire malgrado la dolce utopia della quale sono consapevole. Eric Balossini

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