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domenica 29 novembre 2015

Meravigliosa Natura (di Caterina Russotti)


Caterina Russotti

Meravigliosa Natura

Tutto quel che mi circonda,
mi parla di Te.

Sei l'aria che respiro
alito di vento del mio "sentire".

I tuoi frutti, son per me,
... nettare di vita.

I tuoi colori,
sono perle rare per i miei occhi.

Le tue stagioni,
nel suo lento venire, mi ricordano
che nonostante il tempo passi ...
Io, son viva.

Meravigliosa Natura,
Tu sei vita per me.

Potrò preservare i doni
che generosamente mi offri,
coltivandoli con amore.

Ma per quanto ti possa Amare...

Non potrò mai possederti che nel mio cuore.




Mio padre (di Carlo Romano e poesia di sua figlia Marzia)


Carlo Romano

Mio padre

Guardandomi allo specchio
per un attimo…
Mi è apparso di vedere mio padre,
l’espressione del suo volto
sul mio viso rasato, sconvolto,
in quell’istante ho pensato…
la vita è davvero strana, arcana…
Un energico fiume ostinato che avanza
nell’immenso cammino
tra sogno e realtà.
In quel soave infinito mi appare...
un uomo onesto, temprato,
smarrito oltre il senso.
Nel ricordo padre mi perdo… nel dolore ti penso,
se puoi! Parlami del tuo nuovo mondo!
Del Dio pietoso,
della croce invisibile che ci donò!
Di te che ora non avverti
nessun dolore!
Di un mondo, il mio, che non ha nome,
Solo confusione… preoccupazione,
rabbia, disperazione che azzanna e rode
oltre il verbo, l’intromissione.
Il mio stato d’animo senza interruzione.
La mia generazione non ha vinto… ha perso,
ha disperso il senso… la ragione
i valori umani degenerati, lacerati,
dimmi com’è il tuo spazio sconfinato!
Il mio lo sai è vuoto, bruciato.
In me vedo mio padre
che guarda il mondo Sfiduciato
ed io mi specchio
e vedo in me i suoi occhi.
 





Marzia Romano

Sola in un angolo

Una sola percossa
Una sola botta
Come se un fulmine mi avesse scossa.
Nell’ascoltar sgorgare nel mio ego un’ampia lotta.
Quella immortale violenza.
Mi lasciai arrendere al suo corpo,
A quel suo odore di estraneo…
Ma rimasi immobile…
Aspettando che lui finisse…
Che da me uscisse…
Perché ormai, nulla per me si poteva fare.
Dei rintocchi della vita
Tra lotte, calunnie e sofferenza cercavo solo amore
all'opposto ho trovato solo un mondo di dolore.
Chi avrebbe mai creduto a me, una volta concluso?
Io, ormai diventata la sgualdrina di turno?
Sarò lì, ferma in un angolo
Sola, con i miei incubi
Con le persone al mio fianco che urleranno “Vendetta!”
Ma io non vorrò vendetta, ma giustizia!
In un mondo che non conosce cosa sia,
Posso solo rimanere immobile…
Per rivivere… risentire quell’odore…
Di estraneo.
Mi fa schifo!
E nemmeno Dio potrà mai levar dal mio cuore
Questo immenso grande dolore!




Chitarrata (di Biagio Merlino)


Biagio Merlino

Chitarrata

Chitarrata dint''a notte
strimprellata 'e nu strumiento,
ma stanotte è tutta rotta
tengo 'mpietto 'nu turmento.

Non tuccate sti ccriature!
Nun se sape a chi so' ffiglie;
chistu munno è nu maciello!
Comme fossene cuniglie

'A chitarra mo vulesse
fa sunnà tutt''a nuttata
nunn'ê zuco 'e pummarola…
Chille è ssango cunzacrato.

Ah si 'o mare cumprendesse
e tenesse na cuscienza,
e nun fossene chell'onne
'e riggine 'e ll'incoscienza.

Ne chità ...Che stai sunanno,
Na canzone 'e nnammurate?
Mentre 'o mare sta chiagnenne
cu nu core sfrantummato.

Ciente note , mille vase
nun ne valeno na ciglia,
chesta notte chisto lietto
è cchiù nniro d''a muniglia

'A chitarra sona ancora
pure o mare s'è calmato
e se sente sta canzone
de ccriature e 'e nnammurate…

Chitarrata
Chitarrata nella notte;/chitarrata di un momento./Ma stanotte è tutta rotta/scoppia in petto un gran tormento.
Non toccateli i bambini!!!!!/Non si sa di chi son figli./Questo mondo ch'è un macello/son trattati da conigli.
La chitarra ora vorrebbe/far sognar piena nottata./Non è succo di pomodoro/quello è sangue consacrato!!
Ah se il mare comprendesse,/ed avesse la coscienza ;/e non fossero quell'onde/tante Dee dell'incoscienza!
Ne chità !! Che stai suonando!/una canzone d'innamorato?/Mentre il mare sta piangendo/con il cuore frantumato!
Cento note, mille baci/non ne valgono una ciglia/questo letto e la mia notte /sembran fatte di fanghiglia.
La chitarra suona ancora;/anche il mare s'è calmato,/e si sente una canzone,/di bambini, e innamorati.




Quel bacio (di Antonio Palladino)


Antonio Palladino

Quel bacio

Questa è la storia
Quella di quattro labbra
Immaginate nel tempo corrente
Note in quello dei sogni
L’incontro in una piccola piazza
Tra auto dormienti e pedoni distratti.
L’inizio tenero, esitante, fievole
Come una musica con solo il semplice tema
Poi più intenso, fino a trasformarsi.
Accendersi di vita propria.
Poi  appassionato
Una forza nata interiormente
Cresciuta nel tempo, senza quasi saperlo.
Poi ancora un bacio.
Fino a dimenticare tutto
A far germogliare l’anima
E proiettarsi verso uno spazio infinito
Un bacio bagnato dalla luce del sole
La pagina bianca del nostro futuro insieme.




Spazio (di Antonia Anna Pinna)


Antonia Anna Pinna

Spazio

I ricordi   
occupano quasi tutto il mio spazio;
non ho più tempo da vivere dunque?
Ebbene, il mio ultimo tempo lo vorrei pieno…
di tutte le essenze del Paradiso.
Piccoli fiori odorosi
che si arrampicano sulle pareti
a inventare percorsi sinuosi
ma nel contempo spregiudicati
come io non sono mai stata.
La cima che mi attende
la vorrei sgombra da nubi;
chiaro, limpido l’orizzonte
che permetta all’occhio di perdersi
e non tornare più.



La preghiera (di Anna Maria Cartisano)


Anna Maria Cartisano

La preghiera

Si eleva e vibra
e da l'abisso s'innalza
alle potenze Divine
energia Angelica
ricchezza dello spirito
e creatrice dell'anima...

La preghiera…
grande è il suo potere
sulla terra
prendi coscienza dell'Io
ritrovi l'origine perfetta
l'origine Divina...

Trasforma il pensiero
si amplia in sacra potenza
richiamo di luce
e di custodi dell'uomo
che esaudiscono generazioni…

Chiave angelica
che sostiene l'universo
e che apre la porta
al paradiso interiore!


Pioggia di fine estate (di Ada Jacono)


Ada Jacono

Pioggia di fine estate

Sentiero di sbiadite foglie
segna il lento denudarsi
delle fronti.
Stretti gli amanti
ascoltando il ticchettare.
Il sogno d’estate
si perde fra sorrisi
di gocce che danzano
sospesi fra sospiri.
Piatta e nuda la rena
sazia di sguardi e di
confusi ricordi
ancor presenti
al sapore di salsedine
s’intristisce.     

Stretti nei nidi ruvidi
i gabbiani osservano
tristi e muti
sanno…
Tutto un ricordo.

Si offusca il sole,
nubi grigie
piangono tristezza.
Bagna il pianto le guance
confuso fra gocce.
Pioggia… di fine estate.


Il sogno mio (di Ada Jacono)


Dedicarti
le poesie più belle
sarebbe il sogno mio
che parlano di fiabe
di nuvole argentate
di notti stellate
di prati in fiore

Canti melodiosi
aliti di vento
e brezze mattutine
Tutto un cielo azzurro
un arcobaleno con tutti i suoi colori
e palloncini in volo

I pensieri più dolci
così come quando
ti cullavo stretta al mio seno
sfiorando il tuo visino
che di pesca avea il profumo

Adesso è tutto tuo
questo mio sogno
lo donerai
alla vita che porti dentro
tutto è già chiuso in te
dentro il tuo grembo

E canti e suoni e gioie
cieli incantati
e profumo d’ambra
Tu figlia tu donna
Ecco adesso è il tuo
momento”

“ Il MIRACOLO ”
affidato a te

TU MAMMA!

Ada Jacono
diritti riservati

La notte ritorna e va via (di Moka)


Dall’autunno imparo a lasciarti indietro:
non c’è futuro per la nostra gioia istantanea
catturata dalla notte che ritorna, ma va via
e ci lascia soli coi pensieri e l’intimità perduta.

Moka

tratta da “L’irrealismo di poeti e marinai” che potete leggere qui

mercoledì 18 novembre 2015

Scissioni intrise d'incompatibilità (di Cesare Moceo)


Scissioni intrise d'incompatibilità

cercando colpe negli altri
e non nei limiti del proprio Essere

a innescare insidie
celate agli occhi del mondo

a intimidire idee e pensieri
nella guerra delle scelte

colpi d'offesa tra il cuore e la testa

Avvertire il buio dentro

con la morte popolata
dai fantasmi delle emozioni

scavate senza pudore
nelle fredde pareti dell'anima

a trasudare odio
e finti desideri di reinventarsi

trascendendo dai confini del Cielo


Cesare Moceo
diritti riservati


Vite trucidate (di Rosy Pozzi)


lunedì 16 novembre 2015

Oggi niente pace (di Anna Maria Cartisano)



Non affiora il sorriso oggi
nei nostri cuori..
non sarà pace oggi,
si fa fatica... oggi
ma forse domani, chissà,
il sapore amaro ti coglie
sempre...
come il sangue sui fiori,
come un nettare velenoso,
come il grido...
coro di un pianto incredulo
che s’alza
in un crescente miserere
ormai lontano...
guardando il viaggio di fratelli
che ora
si tengono per mano.


Anna Maria Cartisano
nov. 2015
diritti riservati



La grandezza di Dio (di Michele Prenna)



Invochi Dio per uccidere
assassino senza ritorno
che disprezzi la vita
e ti fai bomba per stragi.

Credi che il Cielo ti ascolti?

Non avverti l'orrore
il raccapriccio dell'atto
col sangue che chiama sangue?

Dio terge le lacrime
non si rallegra alle morti
di trucidati nemici.

E la Grandezza infinita
da Lui verrà alla fine
a schiacciare il Serpente
che t'ha contagiato il suo Male.


Michele Prenna
diritti riservati

Per i morti innocenti degli attentati a Parigi





Non dimenticare Parigi (di Sandra De Felice)



Non dimenticare Parigi,
era settembre, ricorda...
i cuori traboccanti di stravaganti emozioni
nei giardini immensi de Les Champès Elisèe
e all'apparirci dinanzi
in uno scenario immortale la Senne...
e dall'alto maestoso della Tour Eiffel
respirare l'incantesimo di un sogno che si avvera.
Non dimenticare Parigi,
nei miei occhi ancora vedi
le Boulevard Saint Michèl
la magia di Montmartre e le Sacre Coeur...
Artisti sognanti per la via
e poi noi tra gli splendori di Versailles...
immersi nelle vie del centro
e nei bar respiravamo l'aria
di tristi melodie di organetti vagabondi,
così, abbracciati...
Non dimenticare Parigi, non dimenticare...


Sandra De Felice
dal Libro " Trasparenze "
diritti riservati

Pace (di Daniele Neri)


Portami con te
Con la pioggia
Con il sole.
Portami con te
Nel fango della vita
Nella gioia
Nella tristezza.
Portami con te
Nel tuo canto
Nelle tue mani
Nelle tue azioni.
Portami con te
Nel tuo cuore
Nella tua mente
Nella tua anima.
Sarò con te
Sempre.

Daniele Neri
Copyright©25 novembre 2011

Tutti i diritti riservati all'Autore

Bataclan (di Carlo Zanutto)


E mentre leggevamo poesie
non c'era poesia
in quel teatro...
Mentre leggevamo poesie
quel paese
passeggiava nel buio...
Mentre leggevamo poesie
qualcuno lasciava sangue
sul pavimento
e, altri,
spezzavano
la libertà...
Mentre leggevamo poesie
nel nome di un Dio
si falciavano corpi,
nel nome di Dio...
Mentre leggevamo poesie
il mondo moriva
e le nostre poesie
non sono servite...

Carlo Zanutto
diritti riservati
13/11/2015