Ebooks Voci di Poesia

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venerdì 31 luglio 2015

Pallida luna (di Matteo Cotugno)


Lo sai che ti voglio bene
e non aspetti che l’abbraccio
chiuso sul tuo cuore,
un giro di parole per dirti ti amo
e un bacio inviato con la mano,
anticipato sulla strada
che mi porta a te ogni giorno
e ad ogni tramonto,
sei te che cerco,
pallida luna,
che argenti tutti i sogni.

Matteo Cotugno
31-07-2015
inedita – diritti riservati




Lapilli di vita (di Michela Zanarella)


In queste ossa
viaggio
e insieme mi porto
lapilli di vita.
Scavo calore
consumo il fiato,
amo.
Voglio andare
con la pelle
a restare magia
nel destino.
Voglio esplodere
di te
e sapere il sapore
del mare.

tratta da "Meditazioni al femminile" 2012
© Michela Zanarella

traduzione in lingua giapponese a cura di Taro Aizu


生命の火花

この骨の中を
私は旅する
そして私は
小さな生命の火花を持って行く
私は熱を取り出し
息を吸い
愛する
私はこの皮膚の中に
とどまりたい
私は将来も
不思議なままでいたい
あなたには
私から外へ噴き出してほしい
そして 私は
海の味を知りたい。


venerdì 24 luglio 2015

Amore (di Francesco Rossi-Issorf)


Nella notte di plenilunio
cerchi con ansia amore
solo con il cuore freddo
amore così cercato
non viene o fugge lesto
cerchi ancora con forza
ma amore così cercato
non viene o fugge lesto
l’Anima tua con pena
brama Amore vivo vero
non comprato o finto
Amore che infiamma
fa volare alti e leggeri
che libera ed espande
cerchi ancora invano
Mentre io regalo Amore
a chi Amore vero apprezza
tu, ti disperi e non ami più
Io, sto donando Amore
a te sfuggente e sola.

Issorf
diritti riservati



Cheyenne dimenticata nell'auto (di Carlo Zanutto)


Sono passata da questa vita
per soli cinque anni;
ho lasciato di me
fotografie,
sorrisi,
occhi chiusi,
lacrime e baci,
tanti baci...
Ho chiamato mamma
passando da questa vita,
ho chiamato mio papà
e le mie sorelle
nome per nome...
Sono passata da questa vita
per soli cinque anni
e non mi sono fermata;
ho lasciato ricordi
che resteranno
in tutte quelle fotografie,
in tutte le volte
che ho chiamato mamma
e papà
e le mie sorelle
nome per nome...
Sono passata da questa vita
e l'ho lasciata nel sonno,
nel caldo di una macchina
ferma
e nessuno
si è ricordato di me...
Di quando li chiamavo
nome per nome...


Carlo Zanutto
diritti riservati




sabato 18 luglio 2015

Pensieri sconnessi (di Valentina Imperiu)

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Nelle mie poesie viene catturata e svelata una parte significativa del microcosmo in cui si muove la mia mente, spesso in bilico su una rete scivolosa di idee astratte ed intuizioni visionarie e folli, che deformano e amplificano la realtà convenzionale, scindendola in molteplici piani, che analizzo da più prospettive, ai miei occhi, tutte altrettanto plausibili. I sentimenti umani danzano attorno al fuoco sacro dell'introspezione, proiettando nei versi tutta la tensione di una donna in divenire attraversata e travolta dal fiume in piena della vita.
Valentina Imperiu



lunedì 13 luglio 2015

InfinitAmore2015

Partono le adesioni al nuovo progetto in ebook, InfinitAmore 2015

Il tema è l’amore… AMORE nel senso esteso del termine, dall’amore per il proprio amato/a all’amore per la famiglia, per la natura, all’amore spirituale… L’amore, questo sentimento così intenso che è il motore della nostra esistenza, così ampiamente rappresentato in poesia, troverà quindi accoglienza anche qui, in questa Antologia in formato ebook totalmente GRATUITO, per aprirsi al vasto pubblico che attento e fedele ci segue da tre anni circa sui portali web.

le semplici regole:

una sola poesia a tema amore di massimo 30 versi inviata nella mail EBOOKPOESIA@LIBERO.IT

la poesia deve contenere sempre titolo (se non ne ha scrivere "senza titolo") e nome e cognome Autore

il testo deve essere in formato word o txt o rtf

la poesia deve pervenire entro il 31 agosto 2015

le risposte alle adesioni e selezioni avverranno dopo il 31 agosto via mail

Anche in questa iniziativa gli Autori selezionati riceveranno gratuitamente il file completo dell’ebook InfinitAmore 2015

il curatore

Matteo Cotugno


sabato 11 luglio 2015

Dalla pace del mare (di Lavinia Frati)


L'ordine del cielo è questo mare
il fondale che ci attira tenebroso
la marea che avvicina l'orizzonte
lo specchio d'acqua circondato dagli scogli.

Il tramonto ridesta l'attenzione
con la brezza che si leva all'improvviso
e il rosso che sfolgora nel cielo
tinge l'acqua dello stesso suo colore.

Il silenzio affolla ogni pensiero
che riflette la luce della luna
e il sorriso disegnato sulle labbra
sta nell'acqua che sembra tremolare.


Lavinia Frati
diritti riservati

foto di Roberto Ponzi





Sempre uguale (di Lavinia Frati)


La prigione da cui non riesco a uscire
è la miseria che rende tutto uguale
noi che non abbiamo casa in cui tornare
costretti a terra come cani da scacciare.

La cecità dei passanti si rispecchia
nelle lenti da sole colorate
che vendo quando il sole piomba a filo
sugli occhi come il lupo sull'agnello.

Siamo quelle mani scure
quei volti di farfalla che dileguano
quando il giorno muore
e domani sarà un altro giorno
sempre uguale.

Lavinia Frati
diritti riservati

foto di Roberto Ponzi





A volte (di Loriana Lucciarini)


A volte,
quando ritorna a galla,
ampie bolle salgono dal profondo oceano.
A volte,
esplode
graffiando anima pelle e cuore.
A volte,
silenzioso e inesorabile,
si piazza lì davanti a noi,
fantasma immutato e spaventoso.
A volte,
è un mostro in agguato,
si ciba del nostro tentativo di nasconderlo.

Sempre, quando sale,
è un dolore cupo, lancinante.
Sempre, quando il passato riemerge,
ritorna con tutta la sua forza dirompente.

E' inevitabile:
si fanno sempre i conti
con ciò che non è risolto.
Ma dopo il dolore,
il rimpianto, il rimorso,
il passato diviene ripulito
e, forse, fa meno paura.

Loriana Lucciarini
da “Sotto le nuvole” - silloge poetica – edizioni ilmiolibroi.it 2013




Di quel nostro amore bambino... (di Loriana Lucciarini)


Di quel nostro amore bambino e di speranza
c'è rimasta solo qualche fotografia.

Il presente è una gabbia grigia di rancore e incomprensioni
che non riescono a spiegare più niente oltre le urla.

E' ormai irreparabile questa distanza,
ma sapessi quanti pianti
quando l'ho capito,
quando il dolore è diventato la certezza
di irrimediabile presente e
di immodificabile futuro.

Un amore che muore
senza accorgersene,
scoperto cadavere solo troppo tardi,
quando ormai nulla si può tentare
per ritrovare
quel nostro amore bambino e di speranza
che un dì ci faceva brillare gli occhi
e fare progetti di futuro di sole


Loriana Lucciarini
da “Sotto le nuvole” - silloge poetica – edizioni ilmiolibroi.it 2013




mercoledì 8 luglio 2015

Silhouette di pace (di Lavinia Frati)


Il sole sorge ad oriente colorando di stupore
i tetti delle case
e lo spicchio di luce deflagra tra le tende
che diventano il fondale di un teatro.

Rivedo allora quel volto da bambina
il respiro che, per gioco, appannava il vetro
l'ulivo che appariva da lontano
tingendo di verde le persiane.

Cambia traiettoria il sole
la stanza perde la sua luce
e riappare in me la pace
stanata da un silenzio che non giunge
a inaridire le labbra

Lavinia Frati
diritti riservati

foto di Alice Ponzi



Il pianeta fragile (di Lavinia Frati)


Ritrovare il cunicolo segreto
la crepa che dà l'accesso al mondo
tutti i passaggi in cui si spande il vento.

Sbirciare con l'occhio a maraviglia
lo stormire delle fronde al loro cielo
il silenzio che scompone le parole
il reticolo dei segni da seguire.

Tornare al varco aperto tra le ombre
al fragile pianeta che ci attende
alla filigrana di luce che ci quieta.


Lavinia Frati
diritti riservati


foto di Roberto Ponzi

sabato 4 luglio 2015

Thanatos (di Moka)


L’uomo è forte e tagliente,
di corvino vestito,
volge lo sguardo lontano,
eppur così vicino,
ascolta il vento, tende la nuca
e mostra il tatuaggio nero,
inchiostro di tempesta sulla pelle chiara


Segue la fanciulla con lo sguardo,
sul suo destriero alato, nella notte. È la notte.

Ed è la luna che sussulta,
appannata da ombre di scure nuvole.
Anch’essa vorrebbe amarlo.
Anch’essa vorrebbe sostenerlo.

Ma nemmeno la fanciulla,
ch’è così tanto vicina, può sfiorarlo,
e non potrà mai averlo.

L’uomo la protegge da artigli curiosi ed ingrati,
ma mai l’avrà sulle sue labbra
perché ella le appartiene come regina.
Amata in quello sguardo e perduta.

Moka
Tratta da “Verrà la Notte, avrà la tua Luce”




Inferno (di Moka)


Onde di diamanti sono la pelle del Mare,
amanti sono i pirati che la percorrono.
Desiderosi, l’affrontano per disperderne
il sapore nel tormento dell’abbandono.

La mia nave solca strade perdute
solo il cielo riflette e si ammutina,
in uno schiaffo di nubi mi offende
e mi trattiene all’inferno e nella tempesta.

Moka

Tratta dal romanzo “Tutte le parole del Mare”

Lacrime di sogni (di Pietro Erasmo Fasani)


Vedrai morire il tempo
sulle ali dei ricordi

Lampi nei lampi
Riflessi nel nulla
Eclisse… d’amore
Arcobaleno di vita

Sorriso assassino
Vento inquietante
Sollevando
Lacrime di sogni
Svaniti in
Voci di poesia

Riecheggia eco
Fievole suono
Disperso di un
Capodoglio spiaggiato
All’ombra… sfumata Aurora
Prima di divenire giorno.


Pietro Erasmo Fasani
Modena 28 / 6/2015




venerdì 3 luglio 2015

Non dimentico (di Matteo Cotugno)


Non dimentico
che il resto è a bordo
a terra nulla
la sabbia è polvere di tempo
l’arsura un velo di pena
sotto una vite dai racemi acerbi
dentro una vita dai giorni spenti
salpo nell’oblio di ciò ch’è stato
ma non dimentico
di vivermi domani
non dimentico
di respirarmi la brevità
d’un volo
salpo ad occhi aperti
nel mare del cosa sarà
amarti ancora.

Matteo Cotugno
03-07-2015
diritti riservati


Gatto (di Antonia Anna Pinna)


Come un vecchio gatto
Mollemente disteso
Cerco di dimenticare il mio peso.
Osservo indifferente e divertito
Ciò che si muove intorno a me
E tento di modificarlo
Per provocare una reazione
Che mi scuota e disorienti l’avversario:
un cane, una formica, un passerotto.
Mi trastullo tra pigrizia
E attacco micidiale
Come la morte in attesa
Che tolga un bene o un male.


Antonia Anna Pinna
30/06/2015
diritti riservati



Puro amore (di Cesare Moceo)


Ire e ore che si succedono
innalzando continui baluardi
a schivare i colpi bassi della vita.

Obbligati a darsi astio
nei giorni d'imprevedibile futuro
protagonisti e comprimari
immaturi a reggere
il peso delle responsabilità.

E Noi
in questo vortice d'emozioni
a tenerci per mano
guardandoci sempre dritti negli occhi
e leggerci l'anima
costruirci storie già vissute
a stupirci ancora
e reagire all'umanità
trasformata in zombie
e le nostre idee
a divenire orecchie di mare
affinate dall'istinto di sopravvivenza.


Cesare Moceo
diritti riservati


L'alba (di Daniele Neri)


L'alba della vita
nasce dal buio,
dal dolore fisico,
da corse affannate
in lunghi corridoi
dalle bianche pareti,
dal respiro affannoso
e da gesti frettolosi
dettati dall'amore
profondo e intenso
e da un senso di paura
che non abbandona.

Tra tante voci
e gesti
spesso convulsi
appare al mondo
un frutto piccolo e acerbo
che esplode alla vita
un pianto
bello come un canto.

Il miracolo che si ripete
porta il sorriso
sulla tua fronte
madida di sudore;
ti addormenti sfinita,
finalmente,
dimentica del dolore
e sognando
l'amore della tua vita
che presto stringerai forte
tra le braccia.

Il suo respiro
sarà il tuo cibo,
il suo sorriso
sarà il tuo cielo,
i suoi gorgoglii
saranno le tue stelle,
ogni suo attimo di vita
un dono di infinito amore
che colmerà ogni istante
dei tuoi giorni a venire.


Daniele Neri
Copyright©14 Settembre 2014
Tutti i diritti riservati



Fammi felice (di Biagio Merlino)


Dimmi che soffri
per me;
dimmi che nella tua pancia
qualcosa si torce
e ti consuma,
come un ferro rovente
di colore bianco
che ti accende
di dolore
dalla punta dei piedi
all'apice dei capelli,
e si cela
dentro il sapore di confetto,
come il profumo
sempre desiderato,
cercato, anelato
e mai neppure pensato;
per il tuo desiderio,
la tua grazia,
il tuo delirio;
leso, mortificato
rosso, scuro, forte,
assoluto insoluto.
Dimmi che è così;
dimmi, e non dormire.
Poggia la testa
sul muro
e senti la stelle che lo fanno
muovere, tremare,
toccare senza toccarlo.
Sentilo con gli occhi chiusi
e chiamami, e non fingere.
Centrifuga i tuoi dubbi
e pensa al peccato,
e chiediti se non sia peccato
il non vivere,
non incontrarsi,
non donarsi,
non consumarsi.
Pancia su pancia, ora su ora,
bocca su bocca
strusciando la punta del naso.
Una, dieci, mille volte,
come il fiore della lotta
sopra e sotto, sul fianco
e sull'ultimo punto del foglio.
Un graffio, e poi la goccia
del nostro ultimo sangue.
Fammi felice !
Riempi la brocca
e donami i ginocchi;
bruciamo senza fuoco,
adagiamoci
sulla panna della luna,
e tessiamo insieme
la treccia che quel giorno
essa ci pose sulle mani.
Divoriamo gli istanti
perdiamo la bussola;
stritoliamo
le ultime rose
che vivono
nella nostra anima.
e buttiamo via i nostri
involucri nel mare
in tempesta.


Biagio Merlino
Painting Frida Khalo
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