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domenica 6 luglio 2014

Biagio Merlino


Biagio Merlino

Biagio Merlino nasce il 21 luglio 1947 in un vicolo molto povero del centro di  Napoli,
sposato con due figli, dopo essere brevemente emigrato a Torino torna nella sua amata Napoli; qui trascorre 30 anni nelle Ferrovie dello Stato come Capo Treno.
Appassionato d’arte e di poesia da sempre, raramente partecipa a concorsi di poesia pur avendo una notevole notorietà in rete.
Nel 2012 vince la piazza d’onore al concorso di poesia “I moti dell’anima città di Positano” giungendo secondo. Da questo evento la spinta a pubblicare un libro di poesie che contenga tutti i suoi sogni.
Nel 2013 pubblica la sua opera prima, la silloge “Sfida alla rosa rossa” Bernini Editore.

Intervista

E’ la domanda più complessa per un poeta quindi la propongo per prima: cosa significa poesia per te?
La poesia per me è avvicinarsi al cibo spezzato dalle mani di Dio e sedersi accanto a lui, anche questa definizione fugge e lancia l'urlo  come una scia per non arrendersi alla morte e scegliere l'amore e la vita.

Cosa ti muove a scrivere poesia?
Scrivere poesie e cercare di avvicinarsi alle donne, alle rose e alle stelle e ad ogni creatura che imprime il bacio nella nostra anima.

La funzione del poeta oggi?
La domanda è molto complessa perchè forse il poeta non si rende conto (almeno nel mio caso) di rivestire importanza. Egli compie il suo viaggio alla conquista del proprio essere che suo malgrado è sballottato dalle emozioni; cerca di farle proprie perchè pensa che possano condurlo quanto più possibile alla felicità.

Un paio di aggettivi per farti conoscere.
Un uomo felicemente dominato dai sogni e che vive e lotta come tutti per raggiungerli.

Hai pubblicato un libro?
Parlacene e se possibile illustrandolo con una poesia altrimenti inviacela con una breve introduzione.
Il mio primo libro è “Sfida alla rosa rossa” Bernini Editore 2013
Un viaggio che è una sfida perenne della donna alla bellezza del fiore, e che poi si scopre rosa essa stessa. Motore di ogni speranza, alito di ogni gioia di vivere.  Comprende poesie sia in lingua che in vernacolo Napoletano e pone anche un accento su Napoli con le sue gioie e contraddizioni.

Mille e Mille

Mille e mille sono gli occhi
che come anelli di mondi
sconosciuti
rendono grazia al mio cuore.
Labbra e labbra, rosse o tenui,
a navigare tra le mie fantasie
di uomo debole e forte.
Perle di profondi mari
che sanno cantare al mio petto
come angeli in coro.
Ma solo tu sei,
solo tu puoi,
solo tu  sai essere:
acqua per la mia sete,
che mi disseta e arde,
che arde e disseta !


Merlino Biagio

1 commento:

  1. Ho sempre asserito che poeta si nasce non si diventa. Biagio la poesia c'è la nel sangue e la emana con delicatezza e genialità sui fogli della vita, ciao Biagio stammi bene. Carlo Romano

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