Ebooks Voci di Poesia

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venerdì 31 ottobre 2014

Nido vuoto (di Caterina Russotti)


Fragile e sensibile ai tuoi bisogni,
ascolto la tua voce.

È arrivato il momento,
lo so!
Timorosa accompagno il tuo "volo"
nella consapevolezza,
di doverti lasciare libero.

Libero di volare,
con il vento sulle ali,
alla scoperta del "mondo" che ti circonda.

Nostalgia canaglia!

Pranzi allargati a sorpresa ...
Pendolarismo sfrenato ...

Misurarsi con una stanza vuota,
un piatto in meno a tavola ...
Una voce che cambia l'armonia del coro ...

I tuoi vestiti sparsi sul letto ...
Le scarpe in giro per casa ...

Finisce il disordine e
subentra la quiete dopo la tempesta.

Tacciono le mura.

Il mio cuore intermittente, sospira ...
È il vuoto intorno a me.

Mi manchi!

La mia casa ...
un "guscio vuoto"...


Caterina Russotti
diritti riservati

A passo di danza (di Caterina Russotti)


Danzerò con Te
in punta di piedi.

Prendimi in braccio
e fammi volare.

Le tue piroette
saranno le mie ...
e il mio baricentro,
sarà il tuo.

A passo di danza
affronteremo le avversità.

Il palcoscenico della vita
... sarà la nostra coreografia.

Il lago dei cigni ...
il nostro Amore eterno.


Caterina Russotti

diritti riservati


giovedì 30 ottobre 2014

Fiocchi di neve e dolore (di Anna Serio)


Sgretola le ossa il dolore
e con le ceneri imbianca
il cielo del cuore,
lentamente cadono
fiocchi di neve insanguinati.
Piega le ginocchia il dolore
e congela fiumi di porpora
nelle vene prosciugate,
negli occhi scavati a mani nude,
ferite nel cercar cocci di lacrime.
Fermo è il battito,
mentre la mente accartoccia l'anima
e la nasconde nel polveroso cassetto
tra sogni di ragnatele.
Soffoca il respiro
e blocca il pensiero
che cerca rifugio
nel desiderio di dormire,
ma è bisogno di morire
in ogni sua parola,
che è amore e tormento
su foglio immacolato,
che è fine e inizio
di una storia nuova.

Anna Serio
29-05-2014
diritti riservati



Vienimi e cercare (di Anna Serio)


Cercami nella piega del mio sorriso
che racchiude tristezza,
quando la mia presenza
ti sembrerà assenza.

Cercami nell'assordante silenzio
soffocato nel vuoto delle parole,
quando ti accorgerai
di non sentirmi.

Cercami tra le ombre della notte
che rincorrono i miei solitari pensieri,
quando la luna non farà più luce
sui tuoi dubbi, dissolvendone le paure.

Cercami dietro lo specchio del mio sguardo
che prosciuga lacrime mai sgorgate,
quando ti sembrerò stanca,
ma cosparsa ancor di polvere di stelle.

Cercami nel nostro quadro antico,
quando fuori è inverno
e il tuo cuore è congelato nel ricordo di me,
lì mi troverai, in uno zefiro d'emozione,

lì, dove tu sei la mia quercia
ed io il tuo sole.

Anna Serio
29-05-2014
diritti riservati



Anna Serio


Anna Serio

Nata a Barletta, sulla suggestiva costa pugliese, il 13 Gennaio del 1973, vivo nella soleggiata Napoli da 14 anni. 
Sempre affascinata dalle materie umanistiche e letterarie oltre lo studio, amo l’arte in ogni sua forma, in primis la pittura e la poesia, di cui colgo e apprezzo il brivido emotivo che dona all’animo.  Scrivendo, cerco di intrappolare nei versi l’emozione di un momento, doloroso o gioioso che sia, quel ‘sussulto dell’anima’ che sovviene, perché per me " La poesia è un brivido, tutto il resto è letteratura. " ( Paul Verlaine )
Scribacchio sin da ragazzina, ma è da un anno circa che le condivido su gruppi e pagine del social network e partecipo ai primi concorsi, vedendo alcune di esse pubblicate su diverse antologie di autori contemporanei e ricevendo i primi premi e riconoscimenti.

Intervista
-E’ la domanda più complessa per un poeta quindi la propongo per prima: cosa significa poesia per te?
Per ma la poesia è musica scritta con le lettere anziché note, è la più alta espressione del sentire interiore ed intellettuale, del proprio essere e desiderare, del vivere con tutti i sensi e con l’anima. Nasce come sentire e poi diviene espressione, una volta scritta o veicolata in lettere e parole, diviene strumento universale per trasmettere emozione, persuasione, denuncia, pianto e gioia. Nasce come creatura intima e personale del poeta, ma ne perde la paternità nel donarla ai lettori, e diviene di tutti coloro che ne sapranno cogliere un messaggio, un senso, un’emozione. Per me è anche guarigione, veicolo di esorcizzazione del dolore interiore ,imprigionandolo nei versi, non è più solo mio, ma di chi vorrà condividerlo.

-Cosa ti muove a scrivere poesia?
Un sussulto dell’anima, un’emozione scaturita da gioia,sorpresa o dolore personali o di terzi o la visione o la conoscenza di triste cronaca o gioiosa ,un particolare semplice, il  sentire in un momento di quiete o di tempesta,un ricordo sepolto che affiora come un lampo, un’immagine della natura,un soffio di vento, un tepore un profumo, un sapore…

-Qual è la funzione del poeta, della poesia oggi?
La poesia di oggi appare quasi del tutto introspettiva o egoistica o frivola adulatrice dell’amore spesso, ma in realtà è più battagliera degli altri tempi, è eroica in un tempo indifferente alle sensibilità e altruismo e giustizia, essa li decanta e denuncia, parlando di temi anche molto scottanti.

-Un paio di aggettivi per descriverti e farti conoscere al pubblico.
Dinamica, tenace, costante, paziente, disponibile ( ops, sono più di due)...adoro l'arte in ogni sua forma,in primis la poesia... mi piacciono i fiori, il sole, il mare; amo i bimbi, coi quali mi piace giocare; amo gli animali ma...adoro i gatti.

-Parlaci di una tua poesia o di un tuo libro se lo hai pubblicato.
Non ho ancora pubblicato un mio libro, e non saprei di quale poesia parlarvi, non saprei scegliere.

martedì 28 ottobre 2014

Naufragare in ideali (di Rosy Pozzi)



Il Bene, l’Amore,
l’Umanità, la Solidarietà
sentimenti in sincronia
con un animo pacato
fra le bellezze del creato
purtroppo assai contaminato.

E’ difatti nella guerra,
infossata in animi malati
che ristagna immoralmente
che ferisce ogni profondo
che annienta ogni valore,
che distrugge tante vite
nelle tragedie del creato.

Tanti sogni da venire…
tanti sogni ormai svaniti…

Le brutture che s’annidano
nel cuore e nella mente
suggerendo di scappare
inducendo a navigare
per ritrovare un ideale
che poi… frequentemente
porta tanti a naufragare
inabissandosi nel mare.

Rosy Pozzi

diritti riservati


Fleurs (di Stefania Onidi)



Ho riempito la casa di fiori
per non sentirmi
S o l a,
per difendermi
per liberarmi
da questa assurda stagione
di malcerte emozioni
di segrete paure.

(Stefania Onidi - Con un filo di voce ©, pag.66)


Io Loriana... (di Loriana Lucciarini)


Non sono solo un essere di luce, amore, gioia.
Dentro di me c'è anche il buio,
avanzi di nero pece, fredda stanza senza appigli,
senza finestre, senza niente a me caro.
Se sorrido, a volte, è solo per riuscire ad andare avanti,
ma dentro questo mostro mi divora sogni,
brandelli di luce e speranza,
spazza via ricordi e fotografie.
Dilaniata vedo volare via ansiti di gioia,
sogni trasformarsi in illusioni,
illusioni congelarsi in delusioni,
delusioni produrre dolore,
dolore incendiarmi dentro,
finché niente più c'è,
finché non rimane solo freddo e buio.
Ma poi, lentamente, riprende a filtrar la luce
e la mia anima vi si aggrappa
(la mia anima e’ fatta per la gioia)
Come una fenice risorgo dalle ceneri
forse più forte,  forse più leggera,
si è sempre più leggeri
quando i sogni non ci impediscono più di vivere,
quando abbiamo nuovamente liberato noi stessi.
Ecco... io non sono solo un essere di luce,
ma è proprio dalla luce che rinasco,
sempre.



[Loriana Lucciarini - "Sotto le nuvole" 2013]



Stella (di Antonia Anna Pinna)


Se potessi ritrovare
la strada che porta
alla mia stella.

Forse t’incontrerei di nuovo
e ti direi che mi dispiace
d’essermi persa.

La riaccenderei e ti canterei
i miei silenzi e ballerei
i miei dolori.

Ti guarderei come se fossi
ancora tu
e io fossi ancora io.


Antonia Anna Pinna
diritti riservati




sabato 25 ottobre 2014

Positano (di Pasquale Esposito)


Mi accogliesti
senza chiedermi il nome,
camminavo roccia su roccia,
ti ho posseduta
sei cattedrale del sole.
In ottobre m’immergevo
nel tuo zaffiro mare
ogni pietra brillava come smeraldo.
Ogni tua strada è mia amante,
ogni scala mi dava l’affanno
un affanno d’amore per te Positano!
Ricamata con fiori di buganvillea
le mura ti danno una luce soave.
Ogni volta che vengo a trovarti
nasco a nuova vita.
Sei pura poesia
emani vita al solo guardarti.

Pasquale Esposito
Tutti i diritti riservati

19/10/2010



Avrei potuto (di Cesare Moceo)



Avrei potuto rimanere in pace
con la mia coscienza
e la sua essenza infantile
cercando e trovando la giusta porta
per uscire dal fermento delle riflessioni
e invece mi trovo condannato
all'erranza e alla follia
nella costrizione di fare i conti con "l'Esistenza"
e guerreggiare con le false apparenze
tra i meandri delle false libertà
e gli scandali della ragione
a correre senza meta
nei sentieri delle scelte
e saltellare dalle lodi agli odi
per guarire la mia anima infetta.

Cesare Moceo

diritti riservati

Arona (di Michele Prenna)


calendario 2015

Quando (di Michele Prenna)



Per iniziare la strada
sulla pagina bianca
cosa di meglio
di un "quando" esploratore?

Gli altri versi si mettono
subito in riga
non si sparpagliano
a far ricreazione.

Poi dipende
dalla girandola d'ispirazione
il senso
e la direzione della scrittura.

E dunque
"Quando ero piccino
m'incantavo
per tutte le pagine
seminate di nero
presto imparando
il segreto del leggere
col piacere profondo
di meraviglie scoprire
ora che confidente m'è
vecchia amica la lingua
semino spesso parole
tirate dal sacco dell'anima
fidando in un cuore bambino
capace di coglierne il fiore".


Michele Prenna

diritti riservati

Tornare al mare aperto (di Italo Zingoni)



Dischiuso al silenzio immobile del cielo,
in un mattino che la notte spenge
e chiara approda un’alba
a colmare distanze e percezioni
d’ombre su muri di cemento,
vorrei tornare al mare aperto

(e qui restare)

-occhi spalancati all’infinito
inebriati nel vuoto assoluto
mucchio di sogni accartocciati
cenere da spargere nei venti-

(e poi svanire)

pensiero puro di parole assenti
in una pagina ritornata bianca
cancellato per sempre
inevitabilmente perso
per un backup errato …


Italo Zingoni - Modernità - 2011 ONIRICA EDIZIONI - t.d.r.

(Foto dell'Autore).

Il vento è forte... (di Loriana Lucciarini)



Il vento e’  forte ma resisti.
Il vento si oppone a te
ma continui ad avanzare,
pur se arrancando.
Il vento segna la strada d'altrove,
lontana da ciò che vuoi,
il vento insiste, quasi ti convince
e quasi t'arrendi.
– Che sia forse questo il destino? –
Che debba proprio andar così? –
Poi, un bagliore di sole,
il vento cambia
e cambia tutto.


[Loriana Lucciarini - "Sotto le nuvole" 2013]



giovedì 23 ottobre 2014

Il gioco (di Anna Maria Cartisano)


Come ombre capovolte
nel lago,
si specchiano i rami
e chinando le fronde
tra le dita del vento
si bagnan le chiome
come fossero mani.
Il sole le scalda
e si fanno asciugare
si bagnano ancora
nella limpida acqua
formando disegni
come fosse ricamo....
Quel giuoco è infinito
e si ferma al tramonto
quando il vento li ninna
con un eco d'amore
dondolandoli ancora
sotto un chiaro bagliore!


Anna Maria Cartisano
diritti riservati


Risorgerai oltre l'infinito (di Anna Maria Cartisano)


Ma sì
vattene mondo

SPARISCI
sotto le tue
innumerevoli inconsapevolezze
o le tue
futili certezze

SPARISCI
sotto le tue
ceneri
di guerre per stupido potere

MORIRAI
anche per le tue
stelle
croci
lune

solo UTOPIA !
non separarti dal tuo passato
non ti porterà al futuro
è persa la capacità
di esistenza nel genere umano

SPARIRAI
senza sapere cos'è
senza neanche "assaggiare"
l'alchimia del vero amore
ad un'alba forse
risorgerai
oltre l'infinito
dove dimentico
delle brutture del passato
e..."sazio"
respirerai PACE!


Anna Maria Cartisano
diritti riservati



Reminiscenza (di Anna Maria Cartisano)


Fa capolino il sole...
tra morbide nicchie di madreperlacee nubi
s'affaccia curioso,timido
volge il suo sguardo
all'avvenente aurora
che incapace di attendere
sfoggia la bellezza dell'oggi
con temeraria reminiscenza!


Anna Maria Cartisano
diritti riservati


L'immutabile cielo (di Lavinia Frati)


La vita è un salto che non conosce sosta
 e sempre che s'atterra
 sprofondando
 ma se sapessi da quanto t'aspettavo
 e come vorrei sfiorarti con le dita
 scapperesti lontano
 nella pioggia che gela la distanza.


Temo il vento che ordina le foglie
 e fa il solletico al corpo delle  rane
 mentr'io divento freccia
 nell'arco delle braccia
 che mi sollevano da terra
 e mi proiettano lontano.

Non è qui la pena
 quella da espiare
 cambia dunque posizione
 vai più forte
 lascia che gli altri seguano la sorte.


Lavinia Frati
foto:  Roberto Ponzi
diritti riservati


La luna è dietro l'angolo (di Lavinia Frati)


Niente cambia
in queste eterne mura
il tempo tatua addosso
strisce di luce
e il corpo già si sdoppia
in me e nella tua ombra.

Guardarti in una vecchia foto
o nel profilo di tua madre
gli occhi come un punto cardinale
e un eterno di tristezza
che le rimbalza addosso.

Niente cambia
in questo cielo
eppure
la luna è dietro l'angolo
tra segni misteriosi
e forme ipotetiche
che solo un cieco può
osservare.


Lavinia Frati
foto:  Roberto Ponzi

diritti riservati

Fratelli del mare (di Eric Balossini)


Giunge al termine l’estate,
il brulicante andirivieni
spesso indifferente
ad anime ormeggianti
sulle rive della speranza.

Il brusio dei nostri bambini
sta per svanire 
nell’allegria del mare
che li cullava.

Altre infanzie approdano
vestite d’ignoto
e sempre dal mare giungono
a stormi silenziosi
ma incapaci di volare.

Sono voci mute
e madri, padri,
invisibili fratelli
dai nudi piedi
feriti dal sale.

Hanno fame
i loro grandi occhi
e non di solo pane.
Hanno fame di una carezza,
di un vento migliore,
hanno fame
di accoglienza.

Dalla vita hanno avuto
un solo regalo,
le loro mani tese e magre
che aprono le dita
verso il futuro.

Hanno nel cuore un sorriso triste
e la forza del deserto,
cieli a noi oscuri
e storie da raccontare.

A noi saperli ascoltare per frangere il silenzio,
spazzare via quest’omertosa diffidenza.
Si nasce per caso, una sponda vale l’altra,
siamo figli dello stesso mare.

Nessun uomo sia mai più naufrago di un altro.

Eric Balossini
diritti riservati



La bottega dell'artista (di Eric Balossini)


Oggetti innamorati
in lana tessuta di sogni.
Girasoli sorridono
e non possono appassire,
così gattini e gufi
rincorrono le fiabe,
diventano altro.
Sposa il legno la lana,
una tartaruga di cotone
è incantesimo
sulla punta delle dita.
Il cestino di spago
raccoglie desideri
mentre risorge
la cassapanca dimenticata.
Una bottiglia si copre,
dorme il vino
sotto la stoffa.
Per la mano
d’un amorevole artista
tutto si trasforma.
La carta diventa fiore,
la lana un profumo,
il legno torna albero
mentre canta il cotone.
Tutto si anima di luce
nella bottega del cuore.
Da lì, tra materiali poveri
nascono universi,
e i sogni diventano cose,
vivono come Pinocchio,
nelle notti di Collodi.

Eric Balossini
Tratto dalla raccolta Il Sesto Continente – Avalon Editore