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domenica 20 dicembre 2015

Nel freddo inferno delle feste (di Cesare Moceo)


Ore buie e tempestose
di giorni a tinte cupe

vissuti a indagare passioni promiscue

e esplorare intrinseche conflittualità

brandelli di vita macerati
tra le ombre dell'infelicità

cospirazioni ambiziose dell'anima
a ingaggiare lussureggianti battaglie col cuore

E vestire l'arma potente dei versi
nelle costruzioni d'amore

a rassettare i sentimenti
corrosi da emozioni irrisorie

umiliate e maltrattate dal viver d'incubi

a far vacillare ogni equilibrio dell'Essere

Io

degno esegeta

con l'unico intento di continuare a conoscermi.


Cesare Moceo
diritti riservati



Questuanti (di Michele Prenna)


Ricordare i poveri sotto Natale
come a Novembre coi morti
uno scarico di coscienza pare
simile al fissare appositi giorni
per una malattia spesso letale.

Certo che è meglio di niente
però provvedere agli afflitti
sarebbe un dovere sociale
non da scadenze ad inviti
che ai soldi vanno a parare.

E tutti per troppa gente
di colpo siam Babbo Natale
anche se il cuore non crede
che veramente stia male.


Michele Prenna
diritti riservati


I poveri di spirito (di Italo Zingoni)


Quaggiù
in qualche luogo sconosciuto
in uno scompartimento vuoto
di un treno che non parte
si è disperso il poco
messo a disposizione.

La polvere ha coperto
le prove dei nostri passaggi
le zone oscure della memoria
i retaggi degli ideali
le ali degli angeli e le code lunghe
dei diavoli, ammesso e non concesso
che i due siano dei geni immortali.

I dubbi non trovano risposte
abbastanza convincenti
e il genere umano si consuma
dentro al vuoto in cui si muove
in attesa del giudizio supremo
innocente solo per mancanza di prove.

Saranno i poveri di spirito
–da sempre beati–
impreparati ad ogni evenienza
quelli che non hanno nulla da parte
quelli che sopravvivono anche senza
la prima alla Scala e l’ultimo profumo
le vacanze per vincere lo stress
e il rendez-vous per i “soliti” aperitivi
nei locali dei vip all’ultima moda

saranno i poveri di spirito
a cambiare il mondo… se ancora saranno vivi.


Italo Zingoni
– POESIE DEL DIS-INCANTO – INEDITO - 17.12.2015 – © t.d.r




Milioni di passi (di Pasquale Esposito)


Quanti passi sui marciapiedi
vanno verso un infinito universo.
Da diversi mesi un sole lieve
mi accompagna nei miei passi,
da quando mi prese per i capelli,
mentre ero già sotto il manto nero
e la falce sul collo.
Sole, sole lucente, calore e vita,
dura in me,  fammi fare ancora
milioni di passi, nell’azzurro della mia città.
In compagnia degli amici sinceri, della
POESI , e dei poeti.
E tutti facciamo milioni di passi dentro
una vita serena,
in un sogno chiamato amore.


Pasquale Esposito
Diritti riservati
17/12/2015



Quarto di luna (di Daniele Neri)


Danza nel cielo,
quarto di Luna,
raccontami le
mille storie
che conosci,
svelami il tuo
volto nascosto.
Ti seguirò
nel tuo
mistero,
cercherò
sin nel profondo
del mio essere,
le radici
nascoste
della tua armonia.

Daniele Neri
Copyright©9 Febbraio 2014
Tutti i diritti riservati all'Autore



Svuotata (di Anna Maria Cartisano)


Svuotata
così mi sento dopo la tempesta
svuotata
come l'umile soffione di prato
senza più petali...
senza più stelo...
delusa
come un angelo caduto
in un angolo buio
del mio falso paradiso
che si rivela in realtà
l'inferno
e tu sei il re degl'inferi
che tiene ancora incatenato
il mio cuore
alle tue debolezze
ed alle tue paure
di uomo a metà...
ed io angelo caduto
piango e...
...ancora t'amo !


Anna Maria Cartisano
diritti riservati



giovedì 3 dicembre 2015

Il bacio rubato (di Valentina Imperiu)


Valentina Imperiu

Il bacio rubato

Bevo un bicchiere di bianco
tra le parole della gente
che non ascolto.
La bocca assapora il retrogusto lento del tuo bacio tannico,
profondo come il vuoto che hai lasciato
abbandonandomi dentro me stessa.
Verso nel caffè tre cucchiaini di nostalgia.
Una nota di dolce mi sbrana di nuovo,
mentre ti penso.
Ti vengo a cercare,
sono in piedi
davanti ad un vecchio portone.
Una fotografia in bianco e nero prende vita.
Mi sorprende alle spalle un abbraccio caldo

e la notte si accende...



Eresia (di Stefania Onidi)


Stefania Onidi

Eresia

Non nasco dai tuoi occhi,
ma dall'ostinata cecità
del sangue.
Un clamore oltre la parola,
illogica sintesi
di fiato e ragione.




Alba lontana (di Sandra De Felice)


Sandra De Felice

Alba lontana

Sciogli dai miei occhi la nebbia
per l’infinita attesa
in quell’alba lontana del nostro cielo…
alba fredda di sogni e di baci
e con il rumore distante dei tuoi passi
nel cuore…
Lasciami la mano
e con volo di gabbiano
attraverserò il mare della vita…



Isola deserta (di Salvina Distefano)



Salvina Distefano

Isola deserta

Nella mia isola deserta
non crescono più fiori
non spunta un filo d’erba
non ci sono più colori.

Le farfalle non hanno
più le ali
nel cielo terso
nemmeno un volo
né canto d’usignolo.

Arida è la mia isola
devastata da tempeste
anche l’orizzonte
ha perso il suo splendore.

Solo i miei pensieri
aleggiano leggeri
vorrebbero planare
sul mio assopito cuore
riuscire a risvegliarlo
destarlo dal torpore.



Pensieri dal mare (di Rosy Pozzi)


Rosy Pozzi

Pensieri dal mare 

L’alba come amo mi cattura trascinandomi a sé.

  Accovacciata a rimirare gli albori
affiorano palpitanti emozioni
mentre lesto è il susseguirsi di mille pennellate
come riproduzioni su tavolozza posata
negli accecanti contrasti del sole nascente.

  Specchianti tinte ribaltate in acque oscillanti
fra stormi d’uccelli e volteggiar di farfalle
che portano misteriose rinnovate novelle.

  Rannicchiata rimango stretta a me
come fanciulla indifesa
rapita dalle mille sfumature all’orizzonte
attratta e commossa nel contemplarti: ALBA.

  Come in un batter d’occhi giunge veloce la sera,
che in un pugno lascia gioie pensieri e tensioni
accumulate nello scorrer del giorno poc’anzi svanito,
e lì ci adagia …
a meditare nell’oscuro calar della notte.

-    Ma fra poco un’altra alba 
     come amo incessante mi ricondurrà a sé
     e lì ancor sarò accovacciata
     a immortalare milioni di scatti.




Le tue parole nella mente (di Rosetta Sacchi)


Rosetta Sacchi

Le tue parole nella mente

Impresse nella mente son le tue parole
dove riposavo come in una culla
“Ci sono io ora, io non sono ‘Altri’
ci sono io e ti darò il mio amore,
se anche tu mi vorrai lontano
io tornerò ogni sera
e ti verrò a cercare
nessuno al mondo e nessuna
cosa da te ormai mi può separare”.
Io mi sentivo come in una botte,
le tue promesse il mio nuovo credo
quando smarrita per le vie del mondo
nei tuoi occhi ritrovai una guida.
Me le ripeto le dolci tue parole,
sono un balsamo sull’anima dolente
una nenia dove torna il cuore
ora stretto in solitaria pena.
Sei il vero amore, ora da me lontano
che come ‘Altri’ ha chiuso la sua porta
una menzogna costruita ad arte
sulla verità ha avuto miglior parte.
Col fuoco non si scherza sull’amore
neppur giocando solo a parole,
ora lo so ma ora l’amore è un fuoco
che corpo ed anima estingue poco a poco.




L'ubriaco (di Roberto Marzano)


Roberto Marzano

L’ubriaco

Divaricato io sto, sghembe le gambe
a scalcagnare orizzonti tesi in traballo
misurando oltremodo la compiacenza
in litri che concedo a un mondo storpio
all'ovvio fastidio che prodigo procuro
ai benpensanti dall'eloquio spaventati
di libertà ubriaca che non tiene conto
brutti musi ammoniscon ogniddove
la mia voglia pazza di fare tripli salti
fischiettando labbra viola al trangugiare
bicchieri mezzi pieni sul ponte che conduce
un po' più in là verso l'obnubilanza
prima di crollare nel buio della sbronza
e risvegliarmi sfatto nel letto in falsopiano
con le coccinelle a camminarmi sugli occhi...




Rotta di deriva (di Pietro Erasmo Fasani)


Pietro Erasmo Fasani

Rotta di deriva

Lampi di dolore
lacerano
brandelli d'anima.

Mollare gli ormeggi
prua alla deriva
solcare creste
onde bizzarre
impetuoso naufragare
desiderio d'estinzione.

Balia dei venti
e delle mareggiate.

Gabbiani come
assillanti pensieri.
Scia spumosa
bava di salsedine.

Rotta senza bussola
timone bloccato
alla ricerca
"dell' isola fantasma".

Foschia della ragione
all'aurora sfumata
di un nuovo giorno.

  

Che diavoleria (di Pasquale Esposito)


Pasquale Esposito

Che diavoleria

Che diavoleria è mai
questa dell'amore...
Si aprono finestre
che prima erano chiuse,
si riempiono stanze
che prima erano piene di niente.
Ci si distrae dal lavoro,
si farfugliano parole
mai dette prima.
Ti ritrovi a baciare
la tua ombra
credendo che sia Lei,
il tuo amore...
Quando le sue labbra
soltanto ti sfiorano,
ti dimentichi dove sei.
Dalla sua bocca
assaggi il buon vino,
e ti inebri, sei vivo di lei.
E allora, finalmente capisci
che una diavoleria millenaria
si è impossessata di te!




L'appuntamento (di Michele Prenna)


Michele Prenna

L'appuntamento

T'aspetto alla riva del lago
dove ha porto il traghetto
per riprendere il viaggio
di cui reco dolce il ricordo.

T'aspetto e di certo ci sarai
sperando nei magici istanti
sull'acque dei nostri sguardi
innamorati delle vele filanti.

E' nostalgia del ritorno
che penetra alcuni momenti
ripensando un incontro.

E' nostalgia di quei palpiti
legati all'incantevole lago
coi remoti suoi abbracci.



Fraterno (di Matteo Cotugno)


Matteo Cotugno

Fraterno

Fraterno
quel bacio, è fiore leale,
abbraccio che sorregge e conforta
complice di sommessi moti
e abbaglianti passioni,
amico nel dolore che trafigge
tenendosi per mano

fraterno
quello stringersi assieme
che i colori confonde
e unisce e non divide
ma accora nel suono
dell’inno all’amore

fraterno è un canto
unisono al cielo
di chi ama il prossimo,
è il passo in cordata
che scala insieme
il monte della pace.




Prima dell'inverno (di Maria Imbrogno)


Maria Imbrogno

Prima dell’inverno

Mi degradano nel cuore
montagne colorate d’autunno.
Avide gocce di brina
catturano lucentezze solari
e irradiano gioia.
Si dissolvono
nel respiro pacato della terra
i miei attimi
compressi in un tempo
troppo veloce.



Sospiri d'amore (di Maria Clotilde Cundari)


Maria Clotilde Cundari

Sospiri d’amore

I sospiri d’amore appartengono al buio
al buio li avverti, li vivi
come quando sorseggi la vita
in attimi di passioni proibite.

I sospiri si celano anche alla luna
per non darle importanza
e accompagnano i movimenti silenti
di corpi in affanno d’amore.

I sospiri si ritmano
con la musica di parole incomplete
che restano come soffi
nelle bocche che si baciano.

I sospiri sono leggeri
non hanno spessore
ma esprimono la forza di aliti di passione
che appannano nel buio
gli specchi dell’anima.