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sabato 11 novembre 2017

Acqua non ho (di Rosy Pozzi)



ACQUA come culla del feto,
quell’acqua da cui la vita sgorgherà
e vagherà nel cammino rifocillante
fra scroscianti acque correnti,
fra fonti, fiumi, ruscelli, mari ed oceani
e lo spreco assai ricorrente sarà
finché acqua abbondante ne avrà.

MA…
Ma avete mai assistito Voi
al flebile pianto di un bimbo,
a spasmi terminali dall’arsura di labbra
che solo gocce invocano
ma troppo distanti in aride strade sterrate
di villaggi lontani?

CERTO SI SA… ma ancor oggi attorno non vedo
unioni di cuori per salvare le vite
di chi acqua non ha ma triste ormai sa
che poco sotto ai suoi piedi ricche fonti giacciono
ma che nessuno Stato mai estrarrà
perché dalla loro povera vita
nessun beneficio trarrà.

IL MIO cuore presente intristito e impotente
il viso mio solca d’acqua e di sale,
quell’acqua un’altra volta sprecata
che labbra di tanti bimbi africani mai irrorerà.
POTENTI
quel bene dev’esser comune,
acqua scrosciante per tutte le vite.

- Incubi d’acqua la notte m’inondan la schiena.
È per quell’acqua che a loro non riesco a donare?
Già… -

Rosy@Pozzi
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