La sfida della rosa (di Biagio Merlino)

Non mi importa se stanotte le stelle non brillano,

se la luna sembra che mi sberleffi

e non sorrida.

Sono costretto a calare gli occhi,

tanto mi indispettisce con la sua faccia tosta

e pallosa.

Mi illumina le mani per farmi annotare

gli innumerevoli solchi che sembrano strappi

su di un vecchio lenzuolo.

Ma, tanto raggrinzita la mia pelle,

tanto liscia la mia anima, stirata

a fuoco dall’elemento più puro

del mondo, quello che è in grado

di meravigliare ogni essere vivente.

L’amore!!!

E così decine di nei di uno strano pentagramma

potrebbero punteggiare una meravigliosa

pagina solo per te.

I fiori  più belli potrebbero declinare

un invito a misurare la loro morbidezza

con la tua pelle.

Una Rosa accetta la sfida! E sia!!!

Passo il dorso della mia mano sulla tua celestiale pelle.

Milioni di qualcosa che non so bene definire,

si svegliano e corrono verso il cuore,

come se fossero  tanti SMS, tutti

lì, a tremare per quella cosa così misteriosa

eppure così naturale.

Tutti si tuffano come in una maratona del mare,

e il cuore lì, a riceverne i colpi da tutte le direzioni

e a sbattere forte sempre lì, tra tante pazze onde,

finché, dopo qualche momento, terminando

il moto, tutto torna alla calma.

Poi, passo alla rosa, velluto senza paragone,

sprigionante dolcezza, meraviglia di sensazioni.

Come miriadi di piccole ali che carezzano

le mia mano, ma, tutto si ferma, pur nella

sua meravigliosa essenza.

Forse,  sono stato un po’ severo con la rosa.

Ma di fronte all’amore tutto deve tacere,

tutto deve perdere.

Biagio Merlino
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