Ebooks Voci di Poesia

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venerdì 28 novembre 2014

Gli occhi tuoi per il mondo (di Rosy Pozzi)


Fuori l’immensità,
emozioni in un batter di sguardi.
Da una cupola l’universo
che dal palpitar m’incanta
azioni e incantesimi
dallo spazio or giungono,
vagando nel cosmo più blu.
Dal blu pennellato di blu
una palla la terra
e lucenti saranno le stelle
GRAZIE ai riflessi
degli occhi tuoi dolci
per gli sguardi sbarrati del mondo.

Incontenibile giunge l’emozione
dell’apparir a noi dalla cupola
la prima Tua nitida immagine
della nostra splendida sfera
E mentre solo pochi attimi prima
il buio avvolgeva la scena
documentato questo c’appare:
‘IL MONDO FUORI DALLA NOSTRA FINESTRA…’
e tantissime albe, tramonti, emozioni
intensamente vivrai per noi ammiratori.

GRAZIE Samantha Cristoforetti


Rosy Pozzi
diritti riservati


Polvere (di Marco Morandi)


Orme finite dal vento,
l’unghie recidon la terra,
ricerca del miraggio
prima che venga il niente.

Polvere,
speranza d’esser ...
... qualsiasi cosa sia.


Marco Morandi

diritti riservati


Il politico (di Marco Morandi)


(satira)

Se nella fattispecie
tu fossi più devoto,
modellerei il tuo mondo
in cambio del tuo voto...

Addolcirei le spine
che infliggono i dolori
bruciando tutti i mali
che coprono i colori.

Le malattie più serie
debellerei dall’uomo
in modo che il sorriso
diventi un nuovo dono.

Abolirei la morte
che limita l’amore
per vivere e risplendere
ognuno nel suo cuore.

Ma visto che ci siamo
farei tutti felici
così che in questo sogno
non avrò mai nemici.

Se poi qualcun dirà
che sono un po’ ruffiano
non sa cosa si perde
ad essere malsano.


Marco Morandi

diritti riservati


Novilunio (di Eric Balossini)


Strappa questa tua luna triste dal cuore
nessun cielo potrà mai ospitarla,
è una scia d’ombra di luce
quella che ti insegue apparente
e franta all’argine di una verità,
che ti appare talvolta
in rivoli di sole che oscuri.

Lascia che sia rigoglioso
il tuo sguardo come lo era ieri,
ieri appena quando sorridevi
ad una corolla di stelle,
ingenuamente come sorride un bambino.

Lascia che sia il vento in un abbraccio
a riportarti sulla sponda fiorita,
dove la luna ancora appare
vestita per te di luce nuova,
e si sciolga come neve
il tuo buio silenzio
nella mano tesa della vita.

Eric Balossini

diritti riservati

venerdì 21 novembre 2014

Attimo (di Vera Somerova Cordublas)


Un istante,
un attimo…
Aspetta…
“Cos’è un attimo?”
Hai chiesto, impaziente
dall’alto dei tuoi cinque anni
“Un lasso di tempo”…
Accondiscendente
cerco di rabbonirti
E penso
Davvero cos’è un attimo?
Un lampo
Un soffio
Un guizzo d’un pensiero
Imprevedibile
Imprendibile…
Un tuffo del cuore
nella schiuma marina
Una brezza
Una carezza
Un battere di ciglia…
Un rapido furto al tempo
distratto
nel guardare i gabbiani
e
lo sbatter leggero d’ali
di chi è ignaro
del peso del mondo.


Vera Somerova Cordublas
da Un cielo di poesia 2014



I colori della vita (di Tina Piccolo)


Si svelano all'alba,
quando lentamente la luce
mette in fuga il buio...
Allora vedo il tetto rosa
della mia casa,
il cespuglio verde
a un angolo di via...
Il sorriso del bambino
che mi carezza con la tenera mano,
ha il colore della gioia,
di buon mattino...
Vedo l'azzurro del mare,
il rosso del papavero nel prato,
la magia del sole che presto appare...
Questi sono i colori della vita
che un gran Maestro regalò
alla terra, alla nostra esistenza...
Giallo è quel limone sulla pianta
e la mimosa che profuma di stupore...
I tuoi occhi hanno mille colori,
quello della tristezza, della speranza,
della felicità senza confine...
perchè sono gli occhi dell'AMORE...

TINA PICCOLO (AMBASCIATRICE DELA POESIA ITALIANA NEL MONDO E CRITICO DI ARTI VISIVE E LETTERARIE)

da Un cielo di poesia 2014



Donna (di Stefania Onidi)


Sono DONNA
Mistero delle tue radici
Ho visioni di tenerezza
E benedico il mondo.
Sono SCIAMANA
Il mio rito si perde nella notte dei tempi
Ti celebro nel divenire
E guarisco il dolore.
Sono CORPO
Santuario di alleanza tra gli opposti
Accolgo in me il seme di una antica sapienza
Ti porgo l’estasi dell’infinito.
Sono FRAMMENTO del tuo DIO
Contemplazione di gentilezza
Indecifrabile trama di pazienza
L’onnisciente che origina vita.
Sono MADRE
Ventre fecondo
Modellata nell’attesa
Nutro il miracolo nel segreto
Sono TERRA
Custode dell’umanità
Placenta dell’amore
Amo con lacrime di pace.

Stefania Onidi
da Un cielo di poesia 2014



La notte (di Sandra De Felice)



La notte mi avvolge
mi ammalia con i suoi segreti
con la sua magia...
il suo profumo intenso
ha il profumo della tua pelle
e i suoi rumori ovattati sono i battiti del tuo cuore.
La notte mi strazia
la notte mi sfinisce
mi abbraccia di tenere illusioni
e mi colma di divampante passione...
La notte mi tormenta, mi assale
la notte mi protegge con il suo tepore.
Nello splendore della luna
la notte sconvolge le emozioni
deforma la realtà e riflette le immagini.
La notte ti cerco. Non ci sei.
La notte piango.
La notte la tua idea mi fa impazzire.

Sandra De Felice
da Un cielo di poesia 2014



Necessità abissale (di Rosy Pozzi)


Aleggia tropicale
un’atmosfera assai fatale
una semplicità quasi irreale
da dove rimanere
da dove mai scappare
nella quale meditare
lasciarsi andare
analizzare cosa fare.
 
  Aleggia tutt’intorno
  un bisogno colossale
  di tutto e niente da donare
  da gesti e da sorrisi ciò trasale
  come onda impetuosa
  in mezzo al mare
  da riuscire a dominare
  per non lasciarsi naufragare.
 
Necessità abissale
d’abbandono non casuale
or m’insegue questa voce
che mi ricondurrebbe altrove
mi distoglie dal mio fare
mi commuove nel mio dire
suggerisce dove andare…

  Ma come fare…
  cosa fare…?
  Attendi cara Terra
  aspetta dolce mare
  prima o poi riuscirò a tornare
  in quell’atmosfera assai fatale
  della tua semplicità quasi irreale.


Rosy Pozzi
da Un cielo di poesia 2014



Triste presagio (di Rossella Rita Papa)


E la vita ci prende
a morsi
come un vecchia sdentata
in preda all'ironia.
E noi briganti
poveri mercanti
nella bocca sporca
di questo triste presagio.


Rossella Rita Papa
da Un cielo di poesia 2014



Tu c'eri (di Rosetta Sacchi)



Tu c’eri
nel plumbeo cielo della sconfitta
quando fui albero scardinato
da venti di tempesta
c’eri sulla riva
decomposta dalla sabbia
dove smarrii le sue orme
e quando in bilico sui pensieri
l’anima vacillò, cadde nel vuoto
tu c’eri.
Tu c’eri
nei viali d’oleandri
nell’odore di lavanda
nell’erba falciata
dentro il sospiro del vento
nel fischio dei treni sui binari
c’eri  al tramonto
nell’ultimo volo dell’airone
fermo sul molo
tu c’eri nell’amore
e nella sua negligenza
nel coraggio e nello sgomento
quando il tempo s’arrestò
e il cielo pianse lacrime di sangue.
Discreto attento solerte
tu c’eri.
Tu c’eri
se ora ci sei , la notte
ancora a vegliare il mio sonno.


Rosetta Sacchi
da Un cielo di poesia 2014




Clonazione da Tiffany (di Roberto Marzano)


Tutti esattamente uguali
sorrisi stampati in serie illimitata
materia di studio e d'autoriflessione
per tuttologi emergenti dall'etere fognario
con i capelli in verticale sparati in primo piano
a sfiorare i riflettori impiccati ai tralicci
e alle ovvietà più elementari...
Avrebbero dovuto dire “no!” avessero voluto
avessero potuto aver coraggio
di rifiutare il lauto gettone di presenza
che li piegava quasi genuflessi
nello studio illuminato da spot senza decenza
che li rendevano ad oltranza ciechi e muti...?

Cestelli metallici tesi come balestre
lungo le cremagliere che portavano
ai santuari post-moderni deliranti antri
risucchiavano culi molli ma trepidanti
nel desiderio comune di colmare il senso
d'insoddisfazione per la privazione momentanea
degli ultimissimi modelli urlati
dai megafoni in litanie scontate (si fa per dire)
“se hai sei, se non hai che vivi a fare”
in uno sferragliare di gabbie rotolanti
che travolgevano vivi e presunti tali
senza ritegno alcuno, né vergogna...


Roberto Marzano
da Un cielo di poesia 2014

Serena notte (di Pietro Erasmo Fasani)


Spinte
vento traverso
infrante creste
microcristalli spumeggianti

abito retrò
pois bianchi
lucerne nella scura notte

indelebile ricordo

roccia
radice madre

tenerezze affettuose
vigorosa morsa
mano
che
donava sicurezza
coloriva l'anima mia

sereno fanciullo

abbracciandomi
morbidamente
la notte
manto stellato
mi regalava
soavi sorrisi

finestre aperte
mondo
luminose speranze
incantevoli
placato respiro

umide labbra
incidevano
fronte dell'anima
tenero bacio
serena notte...

lontana nel tempo.



Pietro Erasmo Fasani
da Un cielo di poesia 2014



Sul tetto di Napoli (di Pasquale Esposito)


C'era l'inganno della rosa
scarlatta e la marea aggressiva
che sempre graffia.
Salimmo a piedi sulla lava spenta,
dal lato di San Sebastiano al Vesuvio.
Avevamo il nostro fuoco adolescenziale

Partenopei di fuoco come
il nostro fratello Vesuvio.
I versi ci chiamavano fin
dove il profumo delle ginestre
si espandeva.
Insistevano i versi per  farci
guardare il  panorama sublime
Stavamo sulla terrazza del Paradiso,
baciati da una suprema bellezza.
Su di noi una sottile trina di luce,
si estendeva più
dell'iride, fino
al varco del cono del Vesuvio,
dove noi inserivamo le mani
nelle fumarole, lì guardasti
tremante, con lo sguardo
verso l'infinito.

Ascoltavo in silenzio le tue
mute parole, e un tuo bacio
arrivò all'eremo del mio cuore.

Lì sul tetto di Napoli.



Pasquale Esposito
da Un cielo di poesia 2014



Come Amor vuole (di Michele Prenna)


Son l'aquilone
tenuto per il filo
a non perdermi in cielo
levandomi di terra
in volo azzurro.

Tu ben lo sai
che al suolo m'incateni
e mi dai strappi
non permettendo
che mi stacchi via.

Son l'aquilone
dal vago salire
fragile di cuore
che voli fa
quali consente Amore.


Michele Prenna
da Un cielo di poesia 2014