I nostri giorni più belli (di Sandra De Felice)

Ti guardo... sono senza parole... inutili,

come il sole scaldi la mia pelle

sfiorandomi appena,

sono senza parole, abbagliata...

il cuore trabocca emozione,

emozione inattesa... forse improbabile

in questa gelida alba invernale...

Ti guardo e scopro nei tuoi occhi

arcipelaghi immensi che risplendono,

arcipelaghi dove approderemo

nei nostri giorni d'amore più belli...

Sandra De Felice

diritti riservati

(20/12/2014  h:03,25)

Amanti (di Ada Jacono)

Giungi come un sogno

coi primi raggi di un sol nascente.

Il caleidoscopio dai mille colori

gioca sul tuo volto.

La risata argentina

riempie la mia attesa

e si confonde con sommesse note

che parlano d’amore.

Un respiro caldo

come vento d’estate

accompagna il sorriso

che mi accarezza il viso.

Sento leggera e vibrante

la carezza sul volto

come foglia di pesca

e profumo di sandalo.

Il tuo amore giovane

che sa di primavera

e di bacche di ginepro

appena colte .

Incastoni i tuoi baci

come diamanti sul mio volto

mi guardi e sorridi

mi accarezzi il viso.

Blu i tuoi occhi

labbra morbide e vogliose

sfiorano le mie rosso corallo

cercano l'amore.

Ed è un richiamo .

Profumo d'ambra e foglie di montagna

sale dalla risacca il primo tiepido sole

dal sapore antico di sale

lo annuso ed è passione.

E' già mattino.

Mi cingi fra le braccia

senza veste senza pudore

son la tua donna

e profumo di mare.

Ti svesti lentamente

e ci lasciamo andare.

Il caleidoscopio cambia

i suoi colori.

Ada Jacono

tutti i diritti riservati

Il borgo dei sapori (di Ada Jacono)

Riaperte le taverne

dall'odore stantio

piazze e vicoli ombrate

da fievoli luci

Fanali evanescenti

Su scalini corrosi

a crocchi i parlottii

e sagome di fanciulli

appiattiti sui muri

Sparsi fuochi

Si alzano fumi odoranti

si insinuano si mescolano

fra ombre e gaie risate

avvolti da fitta nebbia

Bancarelle colorate

Tra aloni di fari

brulichio di mani

afferrano sapori

scomparsi da tempo

Attimo di stupore

Un parlottio insistente

di gente che sciama

sveglia quei sapori

sopiti nella memoria

Nostalgicamente

un ricordo mai dimenticato.

© Ada Jacono

foto - archivio personale

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I passi-al poeta Ashraf Fayadh (di Matteo Cotugno)

al poeta Ashraf Fayadh

La polvere delle parole

resta nell'aria

e un fumo fugace

stringe il tempo

alla morte

ancora più ingiusta.

Un fiotto di sangue

violenta ogni dio

ti sia chinato

obbediente

ma quell'eremo scelto

dagli altri per il tuo canto

non ne chiude il volo.

La fede indimostrabile

diventa sentenza certa

capovolgendo il mondo

all’odio.

Questi gli unici passi

rimasti

queste le uniche parole

come polvere di sassi

nell’aria rarefatta

dell’ingiustizia.

Matteo Cotugno

14-01-2016

inedita – diritti riservati

Un soffio leggero (di Gennaro Crovella)

Un soffio leggero

dell’anima mia, ti sfiora.

Mi guardi e non oso,

ghermisco i tuoi occhi profondi

dove si perdono i miei.

La luce dell’amore

illumina il tuo volto

Uno sguardo

posa sulle mie labbra

un bacio che presto svanisce.

Ti allontani

lento il tuo passo

voglia indecisa

per dire non posso,

ed è giusto così.

Gennaro Crovella

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Sentieri dell'anima (di Gennaro Crovella)

Oh luna,

compagna di creatura

che vive nel grembo della notte,

e di pensier si affanna e duole.

Va per i sentieri silenziosi dell’anima

di piaghe afflitta

che nel giorno la luce del sol trafigge

e la voce dell’infinito avvolge.

Trova pace

nel ragionar di sé piccolo granello

dell’universo senza tempo.

Cerca ragione della gioia

che diventa dolore

e del perché di cotanto affanno

per ciò che non è suo:

nemmeno la vita.

Gennaro Crovella

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La voce del poeta (di Caterina Russotti)

Scrive il poeta

i sospiri del cuore

sussurrati all'anima...

lasciati orfani dalla rima.

Lettere confuse

volano sospinte dal vento

come piccole farfalle

rubate al pianto.

Colori dell'anima riverenti

che d'incanto planano dolcemente

su fogli bianchi privi di storia

per disegnare fiori di memoria.

Sfumature sfuggite

alle labbra del poeta

e racchiuse dentro al suo cuore

per decantare l'amore.

Emozioni libere

a dar voce all'anima

mentre il cuore...

parla al cuore.

È la voce del poeta a cantare...

Cantici d'amore

sussurrati al cuore

di chi sa ascoltare

in silenzio le parole rubate al pianto...

Caterina Russotti

diritti riservati

Offerta d'amore (di Caterina Russotti)

Il sole, la luna e le stelle ...

si oscurano dinanzi

ai miei occhi velati.

Ai tuoi occhi potrò sembrare

vecchio e debole,

ma la vecchiaia di per sé ...

non esiste.

La vecchiaia è vita a pieno titolo.

È un dono che va vissuto

con gratitudine e come tale,

va trasmesso.

Lo voglio donare a te!

Si!

A te giovane, che il futuro

è un cammino verso l'infinito ...

offro la mia vecchiaia.

Perché essa, non è una disgrazia ...

ma una grazia,

una ricchezza e non una povertà.

Mi offro a te ...

come un ciliegio

da cui prendere in fretta ...

i miei frutti.

Mi offro a te ...

Come una sequoia

in cui poterti rifugiare e ...

osservare il mondo.

Prendi di me,

Quel che ti serve.

Ma ricorda!

Il vecchio non si taglia ...

perché porta ancora frutto.

Caterina Russotti

diritti riservati

dipinto su gentile concessione del figlio di Caterina Russotti: Nicholas Siciliano

L'anno che verrà (di Rosy Pozzi)

Luci sfavillanti e botti contemplati a naso in su

coreografie a rischiarare l’immensità

di frastuoni assordanti a seppellire e poi rinascere

un anno che se ne va e uno che timido s’affaccia

- Ma un senso questo gesto poi l’avrà?

Un anno lo era ed un anno lo sarà

ciò che è stato… tanto mai si cancellerà

che sian gioie o sian dolori nella mente rivivranno

a brillare o a sanguinare per l’eternità.

- Ma un senso questo gesto poi l’avrà?

E’ il nostro vivere del giorno sgorgato da ogni nuova luce

che quotidianamente ci accompagna,

che nulla taglia del vecchio malandato che irriverente lascia

per dar spazio allo sfrontato giovincello che il suo posto prenderà.

Botti inutili perché nulla posson seppellire.

Niente botti per chiamare ciò che già ciclicamente arriverà

ma affrontare sempre a testa alta

ciò che viene e ciò che va.

Rosy Pozzi

inedita - diritti riservati a norma di legge -

foto dal web

I colori del tempo (di Anna Maria Cartisano)

Mentre la sera s'appresta

a miscelar colori...

ecco la notte,

presenta in bleu e argento

il firmamento...

E già pensa... il nuovo dì

alla bella aurora

a rinfiorar di oro

la sua dimora.

Anna Maria Cartisano

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La tela del ragno (di Pasquale Esposito)

Sono cascato nella tela del ragno,

nel bene e nel male ti ho amata.

Ogni giorno un supplizio, ogni giorno

nuovi argomenti d'amore.

Nessuno veniva a salvarmi,

perché io non volevo essere

SALVATO.

Pasquale Esposito

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Custode (di Salvina Distefano)

Sei l'alba cristallina

la fresca rugiada

che si posa sui campi

ogni mattina.

Il vento leggero

che scuote il dorato grano

la presa sicura

che afferra la mia mano.

Il sole tiepido

di primavera

la dolce calma

della sera.

Sei la consolazione

che sosta sul mio cuore

quando intorno a me

ogni cosa muore...

Salvina Distefano

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Pace 2016 (di Daniele Neri)

Pace

nel vento

che scuote la terra.

Pace

nel cuore

di chi spera.

Pace

nelle acque azzurre

che scorrono leggere.

Pace

nell'animo

di chi soffre.

Pace

nelle voci

che ci giungono

dal profondo

dell'Universo.

Pace

nel limpido sguardo

di un bambino.

Pace

nel cuore

di chi ama.

Daniele Neri

Copyright© 1 Gennaio 2016

Tutti i diritti riservati all'Autore

Aria di lago-gennaio (di Michele Prenna)

dal mio calendario - Aria di lago (GENNAIO)

Da un anno all'altro (di Michele Prenna)

Lo sa l'anno che è al tramonto

e lo trasmette tutto all'intorno

con le stelle che piangono

stendendo brina sul suolo.

Non ci fa caso l'uomo

dalle sue faccende preso

già proiettato nel nuovo

il vecchio coi botti finendo.

Sarà luce a un altro Capodanno

di un nato augurato fantastico

proprio come al già consumato.

E' la corsa consueta del Tempo

col presente a rimpiazzare il passato

a dare si spera men danno.

Michele Prenna

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