Ebooks Voci di Poesia

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sabato 25 novembre 2017

Il mio altare (di Matteo Cotugno)


Il mio altare sei stato tu,
nel rimorso non appari nemmeno,
lo scempio di me
resta uno sbiadito ricordo
nella cronaca locale,
qualche secondo in tivù
e svanisco.
Oltre il mio corpo martoriato,
seppellito per mesi
in una cella frigo,
resti tu che un giorno mi amavi,
restano i pochi anni che ti farai
di galera,
restano le lacrime della mia famiglia,
resta l’indifferenza di chi ti ha giudicato
permettendoti di uscire fra poco.
Il mio altare sei stato tu…
l’indifferenza della giustizia
il mio inferno peggiore.

Matteo Cotugno
25-11-2017

diritti riservati

giovedì 16 novembre 2017

Papà (di Ada Jacono)


Tra la luce sospesa dell'alba (di Anna Maria Cartisano)


Una vita al giorno (di Antonia Anna Pinna)


Orme (di Antonio Palladino)


Questa notte (di Carlo Romano)


Antipatie inacidite (di Cesare Moceo)


Volto di luna (di Daniele Neri)


Se tu fossi diverso... (di Emanuela Carniti Merini)


Ebrezza (di Francesco Rossi - Issorf)


martedì 14 novembre 2017

Liberazione (di Maria Clotilde Cundari)


Se anche svanissi... (di Maria Imbrogno)


Lunario... (di Matteo Cotugno)


Ti verrei ad abbracciare il cuore (di Michela Zanarella)


Chiaro di luna (di Michele Prenna)


Lei è la più bella giornata (di Pasquale Esposito)


Malinconiche onde (di Pietro Erasmo Fasani)


Son tornate a fiorire le rondini (di Roberto Marzano)


Ho corso per cercare di raggiungerti (di Rosalba Di Vona)


domenica 12 novembre 2017

Per amore del verde (di Rosetta Sacchi)


Omaggio al Monte Kenya (di Rosy Pozzi)


Custode (di Salvina Distefano)


Un amico (di Samuel Paterini)


Le rose di maggio (di Sandra De Felice)


L'incontro (di Valentina Imperiu)


Papaveri (di Valentina Rizzo)

sabato 11 novembre 2017

Acqua non ho (di Rosy Pozzi)



ACQUA come culla del feto,
quell’acqua da cui la vita sgorgherà
e vagherà nel cammino rifocillante
fra scroscianti acque correnti,
fra fonti, fiumi, ruscelli, mari ed oceani
e lo spreco assai ricorrente sarà
finché acqua abbondante ne avrà.

MA…
Ma avete mai assistito Voi
al flebile pianto di un bimbo,
a spasmi terminali dall’arsura di labbra
che solo gocce invocano
ma troppo distanti in aride strade sterrate
di villaggi lontani?

CERTO SI SA… ma ancor oggi attorno non vedo
unioni di cuori per salvare le vite
di chi acqua non ha ma triste ormai sa
che poco sotto ai suoi piedi ricche fonti giacciono
ma che nessuno Stato mai estrarrà
perché dalla loro povera vita
nessun beneficio trarrà.

IL MIO cuore presente intristito e impotente
il viso mio solca d’acqua e di sale,
quell’acqua un’altra volta sprecata
che labbra di tanti bimbi africani mai irrorerà.
POTENTI
quel bene dev’esser comune,
acqua scrosciante per tutte le vite.

- Incubi d’acqua la notte m’inondan la schiena.
È per quell’acqua che a loro non riesco a donare?
Già… -

Rosy@Pozzi
diritti riservati





Gaudiosi baci (di Pasquale Esposito)



In te e per te sentivo
e sento la mia esuberanza.
Adesso lascia che sia quel moto ondoso e perpetuo
a tirar le somme del nostro amore.
Lascia che sia la tua presenza e la tua
calda umida bocca come la pioggia estiva,
a desiderare la mia.
Già so che quando mi stendi a terra,
mi morderai il collo,  non avrò scampo,
fino ai gaudiosi baci.
Lascia che si metta in moto
la gioiosa macchina dell'amore.

Pasquale Esposito
diritti riservati


Arrancare (di Loriana Lucciarini)



Ad affrontare
non ce la faccio ora.
Stanca di arrancare
bramo pace
quiete leggera per me e il mondo.
Sospiro d’argenteo sorriso.
Ma il nero fumo di futuro incerto
scolora la vita
e rende inutili i sogni.


Loriana Lucciarini

copyright 2015 tutti i diritti riservati


Poeta di una strana mattina (di Monica Zanon - Moka)



È una strana mattina,
l’aria fresca è calda,
il sole, l’abat-jour sul comodino,
illumina senza accecare…
è uno strano mondo il nostro.
Sì! Ho giocato a nascondino con le mie sensazioni,
a bandiera con i sogni,
il risveglio mi rattrista,
ma mi rende felice del suo evento:
perché non sono freddo
grazie al cielo, la terra e la Luna,
perché tu muovi i miei sentimenti
grazie alle fiamme dell’Inferno,
perché spero nel tramonto vicino
e maledico Satana e i suoi seguaci.

Monica Zanon - Moka
© Poesia tratta da “Verrà la Notte, avrà la tua Luce”
http://www.mokaend.com/poeta-di-una-strana-mattina/


Foglie (di Francesco Rossi - Issorf)


Foglie ingiallite
volteggiano lente
nel vento stridente
Lente trascinano
parole, senza voce
intrecciate di vita
Accarezzano volti
incontrati per caso
Danzando fugaci
raccontano storie
di amori vissuti
in un battito d’ali
rubato al tempo
senza età.

Francesco Rossi (issorf)

Diritti riservati


venerdì 10 novembre 2017

Effetti d'infinito (di Maria Clotilde Cundari)



Scrutando il cielo,
là dove ogni stella
parla alla luna,
ho avvertito dentro di me
quella sensazione d’ infinito
che la mente immagina,
forse percepisce.
Ho provato un senso di vuoto
che non dà limiti all’essenza
ma riempie di tutto
ogni attimo della vita
e lascia libero il pensiero
che trova la dimensione
di un benessere perpetuo.
Avevo chiuso gli occhi,
e quando li ho riaperti
ero tra le tue braccia …


Maria Clotilde Cundari
diritti riservati



La prima volta (di Michele Prenna)



La prima volta del respiro
è uscita con un grido
nudo e indifeso all'ignoto
cieco di luce dal buio
caldo del ventre materno.

La prima volta del cibo
ha conosciuto il capezzolo
turgido del latte tiepido
con un firmamento d'affetto
a conciliare col mondo.

La prima volta del pianto
la fame che brontola dentro
la sete del volto materno
per accidente lontano
il pannolino sporcato.

La prima volta del riso
a caro viso lo specchio
risposta a carezza di bacio
gioia d'ottenuto possesso
di cuore amoroso richiamo.

Di queste cose ci han detto
di cui non serbiamo ricordo
che manca solo a pensarlo
ai nuovi venuti guardando
di cui ci prende ogni inizio.

E la vertigine viene d'abisso
dell'ultima volta al pensiero
del rotolarsi all'indietro
dal riso fino al respiro
spento alla luce dal grido.

9/11/2009
Michele Prenna

Diritti riservati


Non c'è perdono (di Cesare Moceo)


Non è diverso oggi
il mio destino
sempre a preparare
giacigli per l'anima
e là regalare i miei baci
sospirando nomi e pensieri
sparsi tra le cime
degli affetti a me cari
E odo gemiti strazianti
al cospetto di Dio
quando mani ignote di sbandati
raccolgono lacrime di tristezza e d'incoscienza
mentre voci di un remoto passato
invocano pentite il mio nome.

Cesare Moceo destrierodoc @

Tutti i diritti riservati

A colmare il mio silenzio (di Italo Zingoni)


Resta solo il fruscio
di una foglia che cade
il lamento
struggente di un cane
randagio
il respiro del vento
in un alba d’estate
l’adagio
di una goccia di pioggia
che lenta si posa
sulla tela del ragno
il passo felpato
di un gatto
in cerca di prede.

Resta solo la luce
che si fonde nel buio
l’incanto di un rosso
autunnale
dipinto sul bianco
di un cielo distante
il tuo sospiro
nel sonno profondo
il profumo perfetto
della solitudine
che ogni volta mi lasci
-quando mi lasci solo-
senza niente
senza una voce che possa
restarmi accanto
a colmare il mio silenzio.

Italo Zingoni- Di una vita diversa- 2017

T.D.R. – 08/11/2017


mercoledì 2 agosto 2017

Toccami l'anima (di Valentina Rizzo)


Toccami l’anima
fra terrazze di lune sabbiose
e quaderni di baci all’orizzonte,
fra ostelli di silenzi equatoriali
ed algebriche nebbie primordiali,
diari d’amore incarcerati,
calici del dolore improvvisati.

Toccami l’anima
fra valigie d’abbracci fusionali
e giorni d’incanto saccheggiati,
fra lenzuola di cieli aggrovigliati
ed arpe d’intimi alfabeti sussurrati,
cristalli d’amore alluvionati,
calici del dolore improvvisati.


Valentina Rizzo
diritti riservati



Nodo d'amore (di Valentina Rizzo)


E l’amor
mi si annodò dentro
come antico veliero
fra le rotte del sole
e bevvi nel silenzio
questo incendio di parole
che calice d’anima
affrancò sul mio cuore.

Potessi apostrofare
il respiro dei tuoi occhi,
ferirmi del tuo sé,
esser sbaglio sulle labbra
e squarcio di stella sulla sabbia,
sarei per te
battito di nuvola
e nodo d’amore,
in questa notte stanca
che più nessun cielo vuole.

Valentina Rizzo
diritti riservati



Valentina Rizzo


Valentina Rizzo

Mi chiamo Valentina Rizzo, ho 28 anni e sono nata il 20/12/1988 in un piccolo paesino della Puglia meridionale. Dopo avere conseguito il diploma di maturità in lingue straniere ho intrapreso gli studi presso la facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali, dell’Università del Salento, indirizzo Servizio Sociale. Dal 2015 al 2017 ho aderito alla Consulta Giovanile del Comune di Racale, cittadina della provincia di Lecce, nella quale risiedo, mentre attualmente presto la mia attività come volontaria del servizio civile presso un ente di formazione professionale. Dall’età di 16 anni, spendo tutto il mio tempo libero a vestire i panni della poetessa e saltuariamente mi diletto nella stesura di brevi aforismi e di un romanzo ancora incompiuto. Il primo riconoscimento letterario giunge nel 2014 con “Alfabeto d’amore” lirica segnalata, in gara alla terza edizione del concorso di poesia “Ti amo, ditelo in rima” promosso dalla rivista salentina “Piazzasalento”, mentre nel 2015 conquista la seconda posizione in classifica la lirica "Anamnesi d'emozione", in gara al concorso a tema "Il profumo dei ricordi" promosso dall’associazione culturale “Club Poetico”, mentre si classifica al primo posto la lirica "Poesia di una sera d'ottobre", in gara al concorso a tema "Profumo d' autunno" promosso dalla medesima associazione. Nel 2016, partecipo al primo reading letterario “A l’aura sparsi, serata dedicata alle autrici femminili” promosso dalla Consulta Giovanile del comune di Racale, con la lettura ed il commento di alcune mie poesie dedicate all’universo femminile, per poi essere insignita del titolo di giovane talento racalino nell’ambito della manifestazione “ARTETICA – Festival di talenti, creatività e gusto”, per poi conquistare un elogio con la lirica “Notte di Natale”, in gara al concorso mensile di poesia, promosso dall’ ”Istituto Poetico Internazionale”. Ed ancora, giungendo al 2017, si classifica al primo posto la lirica “Intreccio paragrafi di cielo”, in gara al concorso mensile di poesia, promosso dall’ “Istituto Poetico Internazionale”, mentre è insignita di merito la lirica “Ad un passo dai tuoi occhi”, in gara al concorso di poesia  “Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia”. Conquista una menzione d’onore la lirica “Parlami”, in gara al concorso “Canto d’amore”, promosso dall’ “Istituto Poetico Internazionale”,  così come la lirica “Eclissi d’amor”, in gara al concorso “Premio San Valentino”, promosso da “Anvos Associazione Nazionale di Volontariato Sociale”. Ottiene il primo posto in classifica alla gara mensile di poesia promossa da “Il volo di un airone – Armonia di versi tra arte e poesia”, la lirica “Mercanti d’alba”, elogio invece per le liriche “Se la notte” e “Labbra al veleno”, in gara al concorso mensile di poesia, promosso dall’ ”Istituto Poetico Internazionale”. Menzioni d’onore per le liriche “Abbracci spenti” ed “Anima scalza”, in gara al concorso virtuale di poesia promosso dall’Associazione Socio Culturale “Club della Poesia”, “Nodo d’amore” e “Bracieri lunari”, in gara al concorso mensile di poesia, promosso  dall’ ”Istituto Poetico Internazionale”. Ed infine, elogio per la lirica “Giugno”, in gara al concorso mensile di poesia, promosso dall’ “Istituto Poetico Internazionale” e segnalazione di merito per la lirica “Naufragio d’anima” in gara al concorso di poesia “Parole per Alda” promosso dall’ “Accademia dei Bronzi”.

INTERVISTA

1) Che cosa significa poesia per te?
Poesia é per me quella piccola luce d’ inchiostro che mi scalda il cuore d’emozione, come la vista di un cielo stellato che culla i respiri della notte. La poesia è quel faro che risplende nelle mie mille tempeste interiori, quell’àncora di salvezza alla quale l’anima s’appiglia per vivere la sua primavera. Poesia è il mio porto sicuro al quale approdare navigando le rotte dell’immago, i sentieri inesplorati del proprio intimo sentire, è ascoltare il battito dei pensieri, una goccia di speranza dalla quale tutto ricomincia.

2) Che cosa ti muove a scrivere poesia?
Scrivo perché da quando fui emozionalmente rapita da una pubblicazione del poeta cileno Pablo Neruda, mi innamorai della poesia all’istante, da quel momento indubbiamente,  posso affermare di “aver sposato la poesia”, come oso spesso ripetere. La bellezza indescrivibile della sua poetica, quel tocco d’amor spietatamente romantico, originale, passionale che trasuda con impeto gentile dai suoi versi ha fatto immediatamente breccia in me, come una freccia scagliata dall’arco di Cupido. Da quel lontano giorno scrivo ininterrottamente perché questo amor infinito per la poesia non si è mai spento.
Scrivere in versi è per me, mordere sguardi di felicità, perché la poesia è la mia piccola fuga dal quotidiano, scrivo per spegnere i pensieri che rubano serenità, scrivo per rinascere emotivamente, scrivo per fermare il tempo, per vivere idealmente tutto ciò che nella realtà mi manca. Scrivo per dar voce ai miei silenzi, scrivo per inseguire la mia pace interiore, scrivo perché adoro da morire giocar con le parole. 

3) Qual è la funzione del poeta, della poesia oggi?
Il poeta, così come la poesia stessa è un battito di meraviglia, quella nota stonata in un mondo governato dall’insensibilità e dalla preoccupante perdita dei valori morali. Il poeta è sogno, è l’interlocutore prediletto dell’anima, un “mediatore” sociale col compito di rieducare la società alla bellezza dell’arte, dei pensieri profondi, all’ascolto della propria anima e degli altri. Poesia è empatia, denuncia sociale, dolce canto d’amore, introspezione, germoglio dell’immaginazione, poesia è respiro di  vita.

4) Un paio di aggettivi per descriverti e farti conoscere al pubblico
Adoro  viaggiare, fotografare, raccogliere conchiglie in riva al mare, scoprire nuovi orizzonti e sorprendermi per le piccole cose. Mi incanta l’arte nelle sue molteplici forme, ammirare la bellezza delle nuvole e delle stelle, guardare la pioggia cadere e le foglie danzare nel vento. Adoro quella semplicità che sa regalare infinite emozioni.

5) Parlaci di una tua poesia o di un tuo libro se lo hai pubblicato.
Tutte le mie pubblicazioni sono consultabili on line, sul sito internet www.clubpoetico.it, firmate con lo pseudonimo “Rosa dei venti”. Alcune delle mie poesie sono presenti altresì nelle seguenti antologie di autori vari prodotte in formato e- book: “Goccia a goccia”, antologia di poesia sociale, che contiene la lirica “Volo d’amore”; “Alda nel cuore”, antologia di poesia, che ospita la lirica “Specchi scuciti (Omaggio ad Alda Merini)” ed “Un cielo di poesia”, antologia di poesia contemporanea, in cui è presente la lirica “I ricami del vento”. Ospitano altre liriche le seguenti pubblicazioni in formato cartaceo: AA. VV. “Parole per Alda”, selezione di liriche partecipanti alla 6° edizione del Premio Alda Merini, che include la poesia “Naufragio d’anima”; AA. VV. “Il sentiero della poesia”, antologia poetica dell’Associazione Culturale “Club Poetico”, che include le liriche: “Assecondo il tuo profumo”; “Il vento mi orchestra l’anima”; “La mia pelle”; “Il tuo cuore”; ed ancora, AA. VV. “Parole d’amore”, selezione di liriche partecipanti alla 1° edizione del Premio San Valentino, che include la lirica “Eclissi d’amor” ed infine, AA. VV. “Antologia dei poeti contemporanei del Parnaso”, selezione di liriche partecipanti alla 2° edizione del concorso di poesia “Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia”, che include la lirica “Ad un passo dai tuoi occhi”.