Biagio Merlino
Biagio Merlino nasce il 21 luglio 1947
in un vicolo molto povero del centro di Napoli,
sposato con due figli, dopo essere
brevemente emigrato a Torino torna nella sua amata Napoli; qui trascorre 30
anni nelle Ferrovie dello Stato come Capo Treno.
Appassionato d’arte e di poesia da
sempre, raramente partecipa a concorsi di poesia pur avendo una notevole
notorietà in rete.
Nel 2012 vince la piazza d’onore
al concorso di poesia “I moti dell’anima città di Positano” giungendo secondo.
Da questo evento la spinta a pubblicare un libro di poesie che contenga tutti i
suoi sogni.
Nel 2013 pubblica la sua opera prima,
la silloge “Sfida alla rosa rossa” Bernini Editore.
Intervista
E’ la
domanda più complessa per un poeta quindi la propongo per prima: cosa significa
poesia per te?
La poesia per me è
avvicinarsi al cibo spezzato dalle mani di Dio e sedersi accanto a lui, anche
questa definizione fugge e lancia l'urlo
come una scia per non arrendersi alla morte e scegliere l'amore e la
vita.
Cosa ti
muove a scrivere poesia?
Scrivere poesie e
cercare di avvicinarsi alle donne, alle rose e alle stelle e ad ogni creatura
che imprime il bacio nella nostra anima.
La
funzione del poeta oggi?
La domanda è molto
complessa perchè forse il poeta non si rende conto (almeno nel mio caso) di
rivestire importanza. Egli compie il suo viaggio alla conquista del proprio
essere che suo malgrado è sballottato dalle emozioni; cerca di farle proprie
perchè pensa che possano condurlo quanto più possibile alla felicità.
Un paio
di aggettivi per farti conoscere.
Un uomo felicemente
dominato dai sogni e che vive e lotta come tutti per raggiungerli.
Hai
pubblicato un libro?
Parlacene
e se possibile illustrandolo con una poesia altrimenti inviacela con una breve
introduzione.
Il mio primo libro è “Sfida
alla rosa rossa” Bernini Editore 2013
Un viaggio che è una
sfida perenne della donna alla bellezza del fiore, e che poi si scopre rosa
essa stessa. Motore di ogni speranza, alito di ogni gioia di vivere. Comprende poesie sia in lingua che in
vernacolo Napoletano e pone anche un accento su Napoli con le sue gioie e
contraddizioni.
Mille e Mille
Mille e mille sono gli
occhi
che come anelli di
mondi
sconosciuti
rendono grazia al mio
cuore.
Labbra e labbra, rosse
o tenui,
a navigare tra le mie
fantasie
di uomo debole e forte.
Perle di profondi mari
che sanno cantare al
mio petto
come angeli in coro.
Ma solo tu sei,
solo tu puoi,
solo tu sai essere:
acqua per la mia sete,
che mi disseta e arde,
che arde e disseta !
Merlino Biagio
Ho sempre asserito che poeta si nasce non si diventa. Biagio la poesia c'è la nel sangue e la emana con delicatezza e genialità sui fogli della vita, ciao Biagio stammi bene. Carlo Romano
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