Voci di Poesia per 100mila poeti per il cambiamento 2019
Autori in ordine alfabetico di cognome
parte prima
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Marinella Brandinali
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Gabriella Mancuso
Autori in ordine alfabetico di cognome
parte prima
Sara
Acireale
La
guerra è un brutto sogno
Fanciulli
che fanno la guerra
senza
un giocattolo in mano
vivono
male sulla terra
in
un mondo malato e strano.
Bambini
fragili come cuccioli
abbandonati
per sempre.
La
pioggia penetra l’anima dei morti
che
non hanno tombe e picchia su di voi
bambini
armati, bagna la vostra attesa
e
i sogni sepolti nella canna di un fucile.
È
una cosa folle infrangere la barriera
dell’innocenza,
invadere il dedalo della vita.
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Milena
Milady Aliberti
Ti
rivedo sorridente
ed
elegante,
mentre
ti pettini prima
di
uscire da scuola.
Ci
tenevi ad essere inappuntabile.
Mi
telefoni per
i
compiti di fisica
e
ti spiego con pazienza.
Ora
non ci sei più.
Due
anni passati
gomito
a gomito,
in
prima fila centrale,
compagne
di banco.
Ricordo
quando andammo
nella
casa di campagna
dei
miei
e
galeotto fu quel luogo
e
chi lo scelse.
Ora
non ci sei più.
Troppo
presto.
Ciao,
ci rivedremo. Certo, ci rivedremo.
E'
il cerchio della vita.
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Maria
Ambrosio
Sola
Sola
mentre la pioggia scende
un'insegna
squarcia
l'oscurità
della notte
Ed
io mi ritrovo sola
Riposino
le idee
la
mia mente è stanca
Dormo!
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Lidia
Apa
Anima-Tempo
Il
tempo non è
né
giovane
né
vecchio
ma
l'eterno
che
aggrappandosi al cuore si rigenera
e
rigenerandosi nasce e rinasce
come
il giorno dal grembo della notte
risplende.
Così
vivere diventa vivere
E
basta!
Come
per Platone
il
corpo è zavorra della mia anima
e
morire non mi spaventa.
Così
vivere diventa vivere
E
basta!
Cosi
io vi dico
non
m'importa sapere fino a quando
ma
fino a dove...
potrà
una particella d'anima
godere
dell'immensità
del
cielo
senza
mai distruggersi.
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Sebastiana
Arca
Mediterraneo
È
una musica
triste
e continua
il
rombo del mare,
stasera.
È
come una nenia
che
culla la tomba
di
perle sgranate
di
rotte collane,
sepolte
tra alghe e coralli
e
sogni azzardati,
spezzati
e rubati
a
grandi speranze
di
futuri uomini
in
fuga disperata
dalla
terra del loro destino.
Ogni
onda un nome.
Ogni
rombo
una
preghiera.
Ogni
onda, rabbiosa,
mai
sola,
trattiene
e restituisce
urla
sempre più fievoli
al
calare del Maestrale.
Si
ammassano corpi inerti,
osceni,
in pose fluttuanti,
a
volte sereni,
a
volte ammiccanti.
Sono
qui,
risvegliano
le
coscienze sopite
di
esistenze incoscienti,
di
vite tranquille,
ignare
di sofferenze
più
grandi dei loro
tiepidi
cuori
che
fanno chiasso
soltanto
se i chiodi
offendono
le carni
a
brandelli
dei
loro fratelli
dello
stesso colore.
Ma
il sangue
ha
lo stesso valore.
Lo
vedi.
È
lo stesso se sgorga
da
ferite inferte
dalla
tua indifferenza,
dalla
lama che affonda
e
mortifica il cuore,
dalla
paura
di
avere meno, dalla vita,
se
spartisci
il
tuo pezzo di miseria
che
circonda il tuo cuore.
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Lilly
C. Arcudi
Marciapiedi
Vecchi
marciapiedi di pietra
dove
siete andati a finire?
Quando
siete morti?
Non
ve ne siete accorti?
Un
tempo era il vostro tempo,
un
tempo di fame e di forza
in
cui pesavano le mani e
le
carrozze schiacciavano i pensieri
tra
l'odore di terra e muschio.
Un
tempo in cui
eravate
strada, casa,
cielo,
gioco,
sorrisi
di bambini
sotto
l'acqua, al vento e al fuoco.
Voi
incisi dalla storia
e
io di malinconica memoria
col
verso vi attraverso.
Nel
sentiero colmo di silenzio
l'anima
mia rifugia
tra
un ciottolo e l'altro
fuggendo
dai marciapiedi di adesso,
marciapiedi
di gesso
in
cui tutto è diverso:
senza
battiti non ha senso,
un
cammino all'inverso.
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Antonella Ariosto
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Antonella Ariosto
Senza
illusioni
Ormai
è finito
il
tempo delle illusioni
il
mare cosi affascinante
e
immenso
raccoglie
corpi inanimati
sembra
una grande bara.
Mare
che s'ingrossa
al
vento dell'autunno
e
alza onde
che
penetrano il cuore.
Uomini,
donne,
bambini..
non
c'è più religione,
ammassati
come bestie
al
macello.
Un
canto a Dio
si
eleva al tramonto
quando
la notte
incute
timore.
Possano
gli Angeli
proteggervi
dai
luoghi dove sbarcherete.
La
loro cattiveria
è
peggio delle furiose onde
e
le parole
peggio
degli schiaffi.
Non
c'è più religione
e
neanche umanità.
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Marcella Attanasi
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Marcella Attanasi
Invisibile
nemica
Non
penso a te nemica mia...Invisibile creatura agli occhi di chi non
sente e non vede.
Strisci
dentro come un viscido serpente,
Il
tuo veleno instilla goccia dopo goccia ogni giorno il mio cammino.
Sentire
la fragilità del corpo come fosse un involucro vuoto, che rotola ad
un piccolo respiro di vento.
Io
non ti odio nemica mia, ormai fai parte di me...
Certo
ti disprezzo, per la tua invadenza...
Disprezzo
la tua avidità nel nutrirti della mia energia vitale, mi hai rubato
la libertà.
Lasciami
sognare un momento!
Tu
sola sai il mio tormento!
Io
ti subisco in silenzio... Non farmi sempre compagnia! Tieniti
distante di più, di più ancora!
Con
forza e resilienza, combatterò la tua presenza.
Ogni
sorgere del sole,ogni affacciarsi della luna,è una vittoria sputata
in faccia alla sfortuna.
Averti
conosciuta,invincibile nemica, mi spinge ad abbracciare tutto il
buono della vita.
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Giovanna
Balsamo
Noi
che...
Noi
che come delfini, giochiamo cavalcando cavalloni.
Noi
in cerca di tesori, in vascelli e galeoni.
Noi
che ci aggrappiamo a chimere per non affondare.
Noi
sempre scontenti, ché nulla mai ci sa bastare.
Noi
gabbiani in volo su spiaggie e lidi.
Noi
che simili a uccelli costruiamo nidi.
Noi
che osserviamo il cielo, per capire fin dove possiamo arrivare.
Noi
che guardiamo fin dove si riesce a guardare.
Noi
che quando ci emozioniamo, le parole si bloccano in gola.
Noi
che ci piace amar tanto...e non una volta sola.
Noi
che ogni sera speriamo di ritornar domani
e
lo facciamo tenendo giunte le mani.
Noi
che quando invecchiamo, ci nascondiamo dietro le colline...
come
fa il sole.
Noi
che quando piangiamo ci duole il cuore.
Noi
che con gli occhi fotografiamo il mondo.
Noi
che speriamo nell'amore più profondo.
Noi
che conserviamo immagini negli album della memoria.
Noi
che rinverdiamo coi ricordi qualche vecchia storia.
Noi
che ci corichiamo quando il giorno va a dormire.
Noi
che chiudiamo gli occhi più volte prima di morire.
Noi,
che in balia di eventi che non possono mutare,
ci
tuffiamo nella vita...e moriamo come le onde...nel mare.
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Maria
Luisa Bandiera
Donne
ferite
Oscuro
il pensiero
di
uomini persi
nel
limbo del male
che
mai si ravvedono
del
loro torbido agire.
E
s’alza alto nel cielo
quell'urlo
di donne ferite
che
chiama a sé giustizia.
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Duda
Dada (Daniela Barbero)
Passi
lenti
nella
città addormentata
luna
piena velata dalle nubi
Solo
il rumore dei sogni
per
chi sa ascoltare
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Maria
Cristina Barbolini
Ricordami
chi sono
Ricordami
chi sono, sorella.
Io
lo farò con te.
Solo
noi possiamo.
Ci
guarderanno da lontano
come
è sempre stato.
Solo
noi possiamo
ridarci
l’identità.
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Michele
Barile
Aria
Ho
bisogno di aria
venga
qualcuno
a
portarmi un filo d'aria;
me
l'hanno tolta l'aria
ci
hanno tolta l'aria
hanno
sollevato polvere
hanno
abbattuto alberi
hanno
bruciato amiche zampe
hanno
ammutolito i fiumi
divelti
i ponti ad unire
In
questo rudere
crollate
le porte
squartate
le pareti
c'è
solo il cielo su di me
deserto
intorno
Aria
Se
venisse un bimbo
se
venisse una bimba
ed
altri dal volto stranito
e
fossimo tutti qui
un
libro fra le mani
Ci
sarà ancora un maestro
un
solo maestro al mondo
disposto
ad insegnare
quanto
bello è stupire
l'un
l'altro strette le mani
Allora
sarebbe aria
e
di nuovo farfalle
sopra
i prati in fiore.
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Gesi Belardi
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Gesi Belardi
Infinita
emozione
Ti
stringerà così forte da ricomporre il tuo cuore in un'unica,
INFINITA emozione.
...e
in quell'abbraccio infinito da Anima ad Anima, l'essenza del nostro
esistere.
L'essenza
di un attimo che può lasciarti addosso il suo profumo per sempre.
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Annalisa
Belnome
Attraverso
strade
cupe,
tra
corpi sconfitti
dove
nessuna libertà
viene
reclamata,
prevarica
il
sopruso.
Ma
ancora
riflette
una
luce
che
ridona vitalità.
L'emancipazione
non
offre alcuna
certezza
è
nel dubbio
che
cerco e sperimento.
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Roberta
Benna
L'amore
concede,
espande
le sue onde
vorrebbe
trattenere,
ma
libera.
Non
può contenere
l'eruzione
improvvisa,
il
calore,
l'ardore
intenso.
L'amore
scioglie i nodi
accarezza
le sponde
ha
fretta di vivere
ha
fame di avvenire imminente.
Chiede
venia delle sue paure
ma
vuole vivere tutto
impavido,
come
vortice.
L'amore
gioca a carte scoperte
bara
solo sui tempi
che
dimentica distratto.
Così
è sempre giovane.
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Mirko
Bertelli
Mi
nascondero' nella tua foto
Vorrei
mesi di forza
Mi
nascondero' nella tua foto di maggio
In
quella di settembre
Camminero'
per abitudine
Dove
i pascoli sanno di menta
Scegliero'
la luna al sole
Lei
ascolta il silenzio
Adagio
saro' sicuro di me
Vestiro'
la valigia del tuo sapore
Ti
amero' tre giorni
Chiamandoti
vita.
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Katia
Bonanno
Oggi
il mare
geme
dolente
giovenca
mugghiante
contro
gli scogli
Grigia
come il crepuscolo
un'
insegna
tra
ogive gibbose
e
torri di calce bianche
Ginocchia
contro il petto
attendo
il passaggio
dei
fenicotteri
vicina
alla nuda bellezza
Sento
il senso delle cose
che
accadono
Vorrei
poterle toccare
perché
si fermino
e
restino
fosse
anche solo l' odore
della
nebbia tiepida o il fruscio
di
un sogno
Per
questa notte
solo
per questa notte
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Rita
Bonetti (Ritabù)
Tradita
Sta
lì
capretta
leggera
sull’altare
dell'urlo
ove
dio ha chiuso le finestre
Nulla
concede di sé
la
bimba
ha
labbra serrate
e
unghie di sangue
nel
muro.
Sono
solchi di sale sul prato
i
graffi di madre a Conigliorosa.
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Loredana
Borghetto
Congegni
attivati
Congegni
di carne attivati
sangue
sull’asfalto
occhi
increduli
labbra
ferite
spietata
meccanica di corpi
che
a breve diventano
giochi
di candele
a
scacciare mostri
fasci
di fiori
a
coprire la paura
post
it che scolorano
je
suis che
si spengono
tra je
suis mai
pronunciati
poi
silenzio e polvere
sbuffi
rumorosi
di
monossido di carbonio
oblio
e …più niente
in
attesa di altri congegni
di
carne da attivare.
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Daniela
Borla
Le
parole
Dette
Quelle
non dette
Certe
Solo
sussurrate
Altre
Dimenticate
E
quelle
Che
ricorderai
Con
gioia
Con
dolore
Le
parole
Nascoste
Tra
le pieghe
Della
mente
Quelle
scritte
Quelle
cancellate
E
riscritte
Cento
volte
Quelle
strappate
E
cestinate
Le
parole
Rimosse
Quelle
Che
avresti
Voluto
dire
Ma
adesso
È
troppo tardi
E
non le dici
Più
Ma
le pensi
Quelle
dette
Troppo
presto
E
vorresti
Rimangiartele
Quelle
cadute
Nel
vuoto
Quelle
Che
scavano
Quelle
Che
ricuciono
Le
parole
Che
calmano
E
conciliano
E
quelle
Che
sbranano
Le
parole
Che
uccidono.
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Marinella Brandinali
Cogli
il respiro
Scorre
sul pelo dell'acqua la musica,
prende
il corpo,
ritmica
entra
nelle
vene e cancella
dolori
, attimi eterni,
parole,
lacrime.
Piccole
onde si muovono
accarezzate
da note,
vocii
e canti raccolgono gli schizzi
del
blu intenso
e
il mare sconosciuto respira con te.
Similitudini
tra anime si fermano sospese,
danzano,
e legano con intenso vigore,
ciò
che resta tra un bacio e una parola sussurrata.
senza
fare rumore...
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Rosella
Bucari
Sputati
alla vita, tutti
da
una spinta uterina
senza
averlo chiesto
costretti
a vivere
Figli
di una madre ingiusta
che
sceglie a caso i prediletti
quelli
inseriti e stabili
in
una vita ben vissuta
Gli
altri che muoiano di fame
gli
inutili, i mediocri, i fragili compresi
i
non abili, gli incompresi
di
poco, di niente,
nell'indifferenza
della gente
di
stenti, di bombe, di tormenti
Perenne
avvolgersi dell'infinito nastro
eppur
ognuno
innamorato
sia
figlio, o sia figliastro
di
questa madre infame.
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Donatella
Camatta
Politicante
chiacchierone!
Facciamo
finta che il nulla sei tu,
inutile
dire che sei un politicante chiacchierone e buffone.
Io
pago i tuoi conti,
le
tue promesse sono solo bugie che non portano a nulla di buono.
Il
potere fa male alla mente ma alla tasca no specialmente alla tua!
Son
popolana ma non stupida,
sono
stanca solo di vederti e ascoltarti.
Butta
la maschera e torna da dove sei arrivato!
Patrizia
Camedda
Incubi
Spogliarsi
ormai
è
fragore di tuono
e
in frantumi precipitano al suolo
corazze
e lamenti
mentre
nubi gocciolanti
spargono
metalli liquidi
In
neri nembi s'ode
stridio
d'unghie su lastre d'acciaio
a
infastidire colombe non più candide
Carcasse
asciutte di gesso inerte
punteggiano
i deserti d'intenzioni
mentre
polveri sottili veleggiano
su
ali di sparvieri indomiti
Resta
e sussurrami
di
venti caldi a Levante
ridestami
dagli incubi
Laura
Campagnoli
Controvento
Diario
di bordo
23
settembre 2018
52°anno
di navigazione
perennemente
controvento,
improvvise
variazioni di peso e clima,
vele
strappate, ricordi che sfumano,
tempeste
e ancoraggi.
Cadono
i fronzoli, si aprono voragini
e
orizzonti silenziosi dove leccare le ferite,
trombe
d’aria cancellano sconfitte,
le
icone decrepite, gli addii degli amici,
fragilità
insuperabili, i ritorni
e
le partenze dei figli e l’attesa
del
sorriso dei vecchi e dei piccolini.
Il
desiderio di consegnare il frutto,
la
matrice, la trama universale dell’amore,
la
mappa del tesoro rubato dai pirati.
Siamo
la barca dalle vele rattoppate,
un
mare di metamorfosi urlanti.
Siamo
i naufraghi sotto la luna.
Siamo
il coraggio che ci dà la sveglia all’alba,
la
memoria di chi ci ha saputo amare,
i
giochi e i sogni di ogni bambino del mondo.
Antonietta
Caputo
L’oppio
delle Illusioni
Qui,
dove tutto inizia e tutto finisce
in
un mare di solitudine,
ormeggio
con l’oppio delle illusioni
i
miei pensieri di nostalgie celate.
Sei
il
mio mare senza fine
come
le sue onde
sempre
in eterno movimento
inafferrabile…
Taccio
le supplichevole voci
che
t’invocano
mentre
cerco il senno della ragione
tra
le memorie della mia follia.
Inutile
cercare…
Ci
sei sempre tu… Tu!
Che
nella luce dell’anima mia
resti
pur sempre
la
più bella poesia.
Maria
Caputo
Dietro
un raggio di sole
Tu
sorridi, settembre,
con
passo felpato,
dietro
di me,
con
chicchi
rubicondi,
a
inebriare
palati,
mentre
io mi perdo
per
sempre,
dietro
un
raggio
di
sole.
Assorta,
nei miei
dipinti,
dalla
finestra
che si
affaccia
sul
mare,
il
freddo, sarà
più
dolce, del
miele,
del
tuo
calice,
mentre
questo vento
settembrino
è un
un
sospiro di
primavera,
una
boccata d'aria
fresca
della
sera.
Mery Carol
Mery Carol
Quando
mai
Vivere
insieme una vita
E
poi
Uno
schiocco di dita
E
ti perdo
E
mi chiedo
Se
può essere vero
E
perché per come e se…
Quando
mai finirò
Di
domandarmi
Se
ho fatto tutto
Ho
tralasciato niente?
Non
mi viene in mente
L’ultimo
bacio?
Lo
rammento
Ma
la carezza
L’ultima
carezza?
Te
l’ho detto che ti amo?
Quando
mai smetterò
Di
farti domande
Quando
mai sfronderò
Le
spine dai boccioli
Quando
mai?
Anna
Maria Cartisano
Golgota
Era
stato creato come mondo dei giusti con le sue meraviglie.
L'umano,
il "giusto" guardiano e guaritore
fu
una di queste.
Nacque
cantando inno alla vita.
E
poi dimenticò.
Ma
quale vita,
quale
umanità
quale,
se l'uomo il "giusto"
lo
fece diventare inferno di sfollati, ormai dalla notte dei tempi.
Nulla
ci appartiene qui, nulla, questa casa è di tutti.
Siamo
profughi ignari del nostro prossimo attracco
con
i peccati del mondo sulle spalle, ogniuno i suoi, più altri.
Pesano,
fai
fatica a camminare.
Un
passo dietro l'altro
con
queste croci
che
neanche i pochi giusti rimasti in vita
riescono
a cancellare.
E
tu che non lo sei cammini piegato in due
dal
peso delle stragi,
dai
ponti distruttivi,
dal
tremore della terra
che
vuol scuotere di dosso i residui del male.
Poi,
arriva anche l'acqua benedetta, che cancella ogni malefatta.
Come
il Cristo ha decretato, aiuti chi ha piedi e capo insanguinati.
Tu,
che ancora giusto non sei e forse non lo sarai mai.
Eppure
ancora canti.
Era
una Terra Santa
creata
per i giusti,
ma
senza giustizia.
Ora,
si attendono le croci, e dei ladroni si sente il lamento,
una
canzone stonata.
Giustizia
forse sarà fatta.
Arriverà
altra pioggia.
Ancora
lacrime doloranti
di
un Cristo mai pentito su questo nuovo golgota
di
umani dilettanti.
Monica
Casini
Bancomat
Striscio
la carta del mio destino,
la
ragione lambisce le rive del subito
fiume
di fluido pensiero scorre, scivola,
affluisce
al mare di una vita in tempesta.
Libertà
in folate di vento
abitano
i flutti del desiderio,
barricate
di buon senso lastricano strade perdute,
momenti
fermi sul ciglio dell'accadere
si
aprono al domani.
Le
idee si affollano nella piazza del niente
e
ti trovi acrobata
nel
circo dei tuoi anni mascherati.
Domiciliato
nell'ologramma del tuo sogno
chiuso
in un cassetto a scomparsa
di
cui proponi l'ambizione su di un codice a barre.
Comparsa
in un gioco più grande di cui ignori le regole,
cancelli
ogni speranza digitandone il pin.
Maria
Antonietta Cassaro
Sbottò
Al
ritorno
sbottò
il languore.
Fu
sete di resina
e
asma di pini.
E
mi raggomitolai,
in
me,
come
buco nero,
a
intrappolare il benevolo ricordo
di
quei momenti felici.
Ero
stata albero e stelle
ero
stata brezza di monte
ero
stata eco.
Sbottò
il languore del pianto
e
non lo trattenni.
Rosaria
Catania
Mia
farfallina
Minuscola
ape lucente,
fiamma
di Fenice,
volasti
su una morbida piuma,
svanisti
come fumo d'incenso.
Nuotasti
nella luce immensa,
per
sparir fra le rose,
la
primavera ti incontrò,
e
smisi di danzare.
Al
sole d’aprile,
una
lacrima si destò dal suo sonno,
per
diventar rugiada,
ne
dissetò l'erba,
del
tuo passaggio terreno,
Sul
bianco tuo splendore,
la
piccola farfalla portò con se Te,
con
tutto l'amore del mondo.
L'incanto
affondò nel movimento delle ali,
e
sull'argentea vita ti salutò,
senza
infinito…
A
Lucia
Adriana
Caviglia
Change
the world
Finalmente
respiro l’universo
spalancherà
il balcone dell’orizzonte
un
nuovo sole,
s’affannerà
l’onda
e
il mare riderà forte,
canterà
il vento
spingendo
le multiformi nuvole,
Straccerà
il fulmine il cielo
e
poi il brontolio buono del tuono.
Le
stelle abbracceranno la luna
tonda
e bianca,
poi
la notte si tufferà nel buio profondo.
Dopo
la pioggia rapida
s'affaccerà
l’arcobaleno.
Sì
è scoppiata la pace
lo
annunciano
gli
uomini
uniti
sicuri
in
viaggio verso l’orizzonte ritrovato.
Pina
Chirulli
Fragilità
Cresciamo
sempre più,
giovani
anime sole,
vuote
ammaestrate
a
vivere dietro uno schermo
soggiogate
dal
vincere facile
diseducate
ai
valori della vita
defraudate
dei
loro sogni
fragili
e incapaci di sacrificio.
Ne
sono complici
tanti
falsi educatori compiacenti
che
mostrano loro
solo
la faccia più bella della medaglia:
la
strada facile e larga
della
maleducazione
del
vizio
della
trasgressione,
dell'ozio
e
della saccenza.
Le
giovani anime,
ribelli
al giogo del sacrificio,
vivono
solitudini vuote
prigioniere
in
cubi di cemento,
palazzoni
- dormitori
che
offrono Il "nulla"
lontani
dalla natura,
dalla
fantasia degli antichi mestieri
dalla
bellezza dei sani valori.
La
forza del branco
è
la loro rovina.
Le
immagini della Tv
i
loro cattivi esempi.
La
complicità di genitori
sempre
meno presenti,
altrettanto
fragili e mai cresciuti,
è
il baratro malsano
che
li illude.
Allora
pensano
che
la forza consista
nel
canalizzare le energie
"sballandosi"
"
ubriacandosi"
perpetrando
atti di bullismo
e
violenza,
stupri
di gruppo,
inconsapevoli
che
la loro fragile esistenza
non
è
solo
la faccia della medaglia
nella
quale sono costretti a vivere
va
OLTRE
li
rende creatori
della
propria STORIA.
tralci
di un progetto ben più grande.
È
urgente dunque un cambiamento.
È
urgente proporre esempi positivi
ideali
più "alti
operare
un risveglio
in
cui la coscienza di sé diventi
opera
mirabile di trasformazione
affinché
la crisalide
ora
prigioniera del filo dell'ignoranza,
possa
diventare un farfalla,
com'è
giusto che sia,
e
librarsi felice
nell'alba
di un nuovo giorno.
Patrizia
Cenci
E’
Vita
Buona
Vita
al
mondo intero
che
sia bianco
oppure
nero
Non
importa
il
colore della pelle
siamo
tutte
anime
sorelle
Rinate
nell’Amore
per
grazia del
Signore!
Via
l’odio
e
la tristezza
della
vita non v’è
certezza!!
Amiamoci
l’un l’altro
con
animo sincero
apriamo
il nostro cuore
è
volere del
Signore!
Silvana
Cenciarelli
Amore
che
mi tradisti al primo appuntamento !
Io
ti sapevo sogno,
dolce
incanto,
tenero
ardimento.
Tu
fosti invece incauto,
subdolo
e violento.
Tu
mi rubasti l’ attimo perfetto
dove
la carne accesa esplode
nelle
melodie segrete
che
di te si nutre.
Amore.
Una
parola famelica
che
ingoia tutto
e
non distingue
il
sacro dal profano.
Promiscuo
manifesto sbandierato
io
ti rinnego
e
inneggio al bene cosmico assoluto
e
inneggio al sesso dato e non rubato.
Maria
Salvatrice Chiarello
Anche
i bambini siriani sognano
Volano
i pensieri sulle ali del vento
rami
seminudi, annunciano primavera.
Sui
monti la rugiada del mattino
disseta
le corolle che si affacciano alla vita.
Timido
il sole s’adagia sui tetti
delle
case ancora silenziose,
è
così bello!
La
vita scorre quasi con indifferenza
tutto
è scontato, la vita, il sole, i prati in fiore
un
letto sicuro e un pasto certo.
In
Siria … è morta la primavera,
non
più rinascita, la stagione della guerra
veste
i bambini siriani.
Piccole
gemme morte prima di schiudersi
svaniti
nel nulla, uccisi senza pietà
i
loro occhi vedono sempre un colore, il colore della morte
Attorno
a loro case distrutte
nell’aria
una eterna nube di macerie.
E
quando la sera … l’ultimo raggio di sole s’accomiata
sull’unico
albero rimasto,
si
abbandonano fra le braccia della mamma,
sognando
aquiloni e la propria terra
fiorita
da tanta pace.
Rosa Maria Chiarello
Rosa Maria Chiarello
Una
vita negata
Greve
è la notte sulla tua pelle secca.
Fra
le rughe scivolano rivoli di sangue,
non
senti più il sapore da tempo immemorabile,
cadono
giù intersecando calde lacrime.
Non
ricordi più quando
il
supplizio è iniziato,
ricordi
una vita nuda
fatta
di tormenti e fatica.
Paura
e dolore,
silenzio,
tanto silenzio.
Ma
al pensiero non si dà limite
e
allora voli oltre le nuvole,
nel
sogno di una vita d’amore.
Non
hai conosciuto carezze,
solo
lividi sulla pelle avvizzita dal pianto.
Ricordi
i giorni bui dell’orrore,
quando
accartocciata su te stessa
ti
nascondevi nell’angolo buio della casa
nella
speranza che non ti scorgesse.
Ma
puntualmente arrivava
non
c’è parte del tuo corpo che è stata risparmiata
ma
l’ anima no, la tua anima è rimasta bianca,
non
è riuscita a sporcarla col sangue.
Ora
guardi dinanzi a te,
il
sole ha preso colore
l’
aria è diventata limpida
e
tu vuoi respirare
per
godere della vita
che
non hai avuto.
Max
Chirio
Ci
si avvicina con scuse
misura
delle nostre distanze
e
forse
pure
lo scopo ci ha raggirato
Noi
attori
autodiretti
senza
un comune copione
(se
non quello redatto dal più libero arbitrio )
personaggi
perduti nel personaggio
che
così male interpretiamo
Noi
bocce gemelle e vicine
a
scrutarci da un vetro
che
ovviamente
é
verde
come
la speranza
Matteo
Cotugno
A
Elisa Pomarelli
E
lo ricorderanno
come
buono quel gigante
con
le sue mani rosse di sangue,
ed
io, che non volevo,
malvagia
a non accettarlo
se
non amico,
quel
gigante buono per tutti,
ma
per me bruto,
schiacciata
in un pollaio
come
uovo dimenticato
e
lasciata in una fossa
per
non far sentir la puzza
del
mio corpo senza vita.
E
lo ricorderanno
come
buono quel gigante,
grazie
a qualche giornalista
che
non conosce
il
sapore del sangue nella gola
quando
ti strangolano
e
tu non vuoi morire.
Gabriella
Cozzani
Nostalgia
di prati
Non
più soffici prati,
nè
spighe d'oro,
nè
teneri steli
bagnati
all'alba
da
rugiada brillante
avvolgono
le case sparse.
Solo
cemento, gru, ferro
in
un vortice di fumo
che
sommerge i sogni.
Al
di là delle ciminiere
un
pizzico di mare,
pini,
uliveti, tetti di case
che
toccano il cielo.
Il
fumo ci sovrasta,
ci
impedisce di sognare.
Nostalgia
di verde,
di
tranquillità,
di
spazio,
di
respiri profondi
nell'aria
pura.
Ritorna
impetuoso
il
mio "io"
e
mi vede
immersa
nel verde
di
prati lontani nel tempo.
Ogni
filo d'erba
è
un soffio di desiderio
per
un mondo diverso,
un
mondo pulito,
un
mondo di pace.
Solo
pace nella mente
Solo
pace nel cuore
Solo
pace nell'anima.
Se
esiste la pace
esiste
l'amore.
Amore
condiviso,
travolgente,
disinteressato.
Nel
prato della pace
Un
grande albero
ricco
di rami:
rami
diversi
rami
lontani
rami
sottili
che
possono crescere
nel
rispetto reciproco,
nel
dare e ricevere amore.
Ogni
ramo è importante
e
non teme confronti:
non
deve mai
essere
spezzato!
Anna Maria Dall'Olio
Anna Maria Dall'Olio
Arte
fabbrile
scintille
sprizzate dal tasto
-
entropia d’arte febbrile -
catrame
si riversa sulla carta
come
sangue sull'asfalto
piombo
s’allenta
dondola
a brezza di pinguino
oggetti
quotidiani
riciclati
in strutture 3D
in
precipitati dalla stampante
come
la tassa che ti calca il collo
ti
porta in terra di nessuno
ti
denuda come continrosso
oggetti
già ben definiti
-
cosa mai la definizione -
già
fluidi come ketchup
sintetico/organico
finemente
finalmente
per
nuove essenze
per
nuove esistenze
Elena D'Ambrosio
Elena D'Ambrosio
Fragranza
di vita
Giardini
di sorrisi
chiedi
alle mie labbra
di
fare ciò
che
si può fare in silenzio
Le
intese e i sogni restano
i
nostri istanti
non
se ne vanno più
La
poesia che ispiri
ha
trovato me stessa
dove
mi perdo tra i versi
e
accordi di luce
La
fragranza di te
l'anima
mia porta via
tu
sei carezza
che
affido al vento
nel
tepore della notte
tra
il chiarore delle stelle
e
di questa luna
le
emozioni tornano a trovarmi
tra
me e te il sorriso dell'amore
e
i tuoi occhi pieni di me
Francesca
D'Andrea
Viaggiando
su
un treno di cioccolato
ti
avrei portato con me.
Vicini,
a
poco a poco ..
nella
mollezza delle ore
mi
sarei fusa
tu,
il mio sapore.
E
solo in quello
avresti
sentito.
Samantha
D'Annunzio
Cambiamenti
Noi
stessi, un continuo cambiamento.
Noi
stessi, in una vita di cambiamenti.
Scelte
giuste o sbagliate, esse
cambiano
le nostre prospettive.
Corpi
e menti che cambiano.
Volti
e sguardi che mutano,
come
in continuo movimento.
Cambiare
per non realizzare che,
siamo
diversi gli uni dagli altri.
Massimo
D'Autilia
Vieni...
per
mare...
e
seguimi...
senza...
che
il cielo
lo
sappia...
fuggi...
con
me
oltre
il filo spinato...
prendiamo
le vie
che
corrono
astratte...
come
le linee
in
Kandinsky...
e
danno diritto
ai
tuoi sogni...
e
le parole
usciranno
dal foglio
per
essere
libere...
Sandra De Felice
Sandra De Felice
A
fior di pelle
A
fior di pelle
si
adagia
impalpabile
l'anima
sull'onda
argentata.
Si
elevano
evanescenti
pensieri
fino
a sfiorare il cielo.
Svanisce
da
una chiusa dimora
tutto
l'impercettibile dolore
ondeggiando
nell'acqua
salata
che
sommerge
eterei
ricordi
e
sprigionando
desiderate
emozioni.
Giovanni
De Gattis
Con
gli occhi di mare
Sussurri
di pioggia
lenti
scroscii
inquietano
il mare
e
l'umida terra
assapora
l'estate nascosta
in
quell'umile sognare.
Torna
d'assai vigore
quell'incolta
passione...
e
se ne va la sera
nel
respiro di maestrale.
Striglia
l'onda, il suo dire
d'urto
possente
s'infrange
in
quel pensare.
Sussurri
di pioggia
lenti
scroscii
inquietano
il mare
m'appare
il sereno
fra
rime d'azzurro
e
tutto torna come prima
a
rifiatare la coscienza:
oltre
quell'umile sognare
c'è
la gioia, negli occhi di mare.
Assunta De Maglie
Assunta De Maglie
Germogli
Poeti
noi, le mani nella terra
a
sfarinare le zolle compatte
delle
nostre convinzioni,
con
ferite, calli e bagagli,
e
occhi attenti sul mondo
fiume
che scorre amaro
per
le nostre piccole vene.
Preme
la primavera
sotto
lo strato di polvere
che
ci rende opachi,
scenderemo
in rivoli d’acqua
e
semi per fiori di parole,
nuovi
germogli spunteranno
sulle
nostre bocche.
Antonella
De Rosa
Vorrei
Vorrei Vorrei
Vorrei
correre la vita con le tue mani,
che
scavano il mio passato,
e
i miei sguardi che vegliano sul presente.
Vorrei
respirare i tuoi silenzi ,
mentre
l'asfalto brucia gli ultimi respiri,
del
mio seno audace.
Vorrei
ridere di noi tra dieci anni ,
della
nostra storia di amanti,
e
dei soliti rimpianti.
Vorrei
vedere il sogno dove nasce,
e
perché a occhi aperti muore.
Vorrei
abbracciare l'ansia di un incontro, quando i pensieri liberi
nicchiano amori
che
il tempo ha incrociato i livori.
Vorrei
fare una corsa tra ieri e domani
senza
contare i tuoi baci per ore.
Vorrei
essere farfalla d'Amore
senza
pudore
ma
con stupore .
Anna
De Santis
Io
sono...
Sono
un otre in cui Eolo rinchiuse il vento
sono
l’urlo che rimase in gola prima dello spavento
sono
quella nuvola piena di pioggia che da un fulmine aspetta d’essere
colpita
per
liberarsi e piangere finalmente sulla vita.
Sono
la corda che viene tirata da uguali forze e mai caduta
sono
la sabbia che brucia al sole
e
non si riesce a tenere nelle mani quando si vuole
quel
fiume in piena che nel letto non ha mai dormito
superando
gli argini che hai sempre costruito.
Sono
la pietra che lontano hai lanciato
colpendo
lo specchio d’acqua come un disperato
disegnando
un cerchio che si è propagato.
Su
me la vita scorre ed inventa storie, ridisegna tratti
ognuno
diverso ma guadagno punti… tutti
Sono
una farfalla ma nessuno l’ha mai capito.
Barbara
Di Francia
I
colori della mia terra
Respiro
i colori della mia terra,
sovrastano
lo spazio circostante,
mi
parlano di te, quando
le
strade brulicano di ricordi,
e
mi accarezzano
la
pelle segnata dal tempo,
che
si stringe nei contorni assottigliati
di
questa mia esistenza.
Li
sento, i colori della mia terra
mi
parlano di te padre,
ancora
tra le zolle il tuo profumo di libertà,
delle
cose semplici,
che
ci hai saputo insegnare.
Li
ascolto, i colori della mia terra,
mi
riscaldano quando
nascono
col sole del mattino,
si
specchiano negli occhi di un bambino;
rimanendo
immutati nel giorno
fin
quando a sera non si addormentano
nel
silenzio del crepuscolo.
Si
rincorrono i colori,
in
una moltitudine di cromi,
ci
insegnano a lottare
attraverso
le tempeste della vita
in
cui ci perdiamo per poi ritrovarci.
Marilù Di Liberto
Marilù Di Liberto
Salviamo
la Terra
Anima
tesa
esprime
fragilità
come
cristallo in pezzi
si
frantuma nel dolore.
Laghi
raccolgono
il
pianto della Terra,
straripano
inondando
gli
aridi pascoli.
Bruciati
dal fuoco,
dal
torrido caldo,
sputano
senza pietà,
trascinando
tutto.
Una
folle corsa
a
cercar riparo,
incute
terrore
tale
distruzione.
Inermi,
attoniti,
mostriamo
sgomento,
sapranno
i giovani
lenire
il tormento?
Tania
Di Malta
Microchip
Il
microchip sarà obbligatorio
ci
diranno che saremo più sicuri
un
programmino al posto del cervello
soppianterà
il satellitare.
E
quando vorremo far rivoluzione
ci
daranno il vestitino degli eroi
liberi
come
aeroplanini in plastica
combatteremo
con
i popcorn che scoppiano.
Antonella
Di Paoli
Donna
spezzata
Era
lì,muta,immobile,
gli
occhi sbarrati sul baratro,
donna
spezzata,piegata,accartocciata
come
foglio di carta.
Un
grido di disperazione tra le pieghe
delle
rughe srotolate in piaghe sanguinanti
Le
parole scritte non si leggono più’.
È
una storia vecchia,
e
anche lei invecchia,curva,la testa china,
le
ossa rotte,lei vertigine
In
equilibrio su un muro sottile
che
separa il paradiso dall’ inferno.
Non
sa da quale parte cadrà ,
sa
solo che ha già conosciuto l’inferno
e
ne sente il caldo asfissiante
che
mozza il respiro.
Solo
i suoi occhi pregano invano
mentre
lei si ripiega sempre più su se’ stessa.
Ma
nessuno riesce a sentire
le
note cupe del suo cuore.
Rosalba Di Vona
Rosalba Di Vona
Il
nonno, il bambino, la natura, il silenzio
Vieni
ti
porto in un bosco inviolato
dove
i piedi affondano nell’erba screziata da fiori odorosi
lì
nulla è perfetto e tutto lo è
alberi
contorti e pietre bizzarre
opere
scolpite dalla grande mano
ascolterai
il silenzio delle acque che si unisce al suono del vento
e
in quei boschi incontaminati gli occhi pieni di tutto
si
colmeranno di singolare gioia
Paradiso
naturale che libera l’Anima
la
incontrerai nel cammino di quella luce
dove
nulla sfugge e tutto splende
taci
ascoltala
taci
non
volgerle le spalle essa ti parla
ogni
suo silenzio ha un suono e i mille silenzi sono armonie
ecco
chiudi
gli occhi ora è lei che ti vuole
è
in te e per te
imparerai
dagli alberi e dalle pietre
dalle
spiagge solitarie e dal profondo mare
dalla
musica che è il suo fragore
ciò
che nessun maestro potrebbe insegnarti
capirai
che l’erba dei campi e le stelle del cielo
sono
i veri testimoni dell’unione del silenzio con la natura
e
tu piccolo mio sarai ricco per sempre.
Salvina Distefano
Salvina Distefano
Il
deserto di Sara
Nella
mia isola deserta
non
crescono più fiori
non
spunta un filo d'erba
non
ci sono più colori.
Le
farfalle non hanno
più
le ali
nel
cielo terso nemmeno un volo
né
canto d'usignolo.
Arida
è la mia isola
devastata
da tempeste,
anche
l'orizzonte
ha
perso il suo splendore.
Solo
i miei pensieri
aleggiano
leggeri
vorrebbero
planare
sul
mio assopito cuore
riuscire
a risvegliarlo
destarlo
dal torpore.
Mary
Elle
Cammino
L'aurora
scoglie un vello di nubi
ed
è sole.
Riprende
lento il passo del viandante:
ignoto
è il sentiero
e
ancor lontana appare la notte.
Emilia
Esposito
Cosa
mi manca
Mi
manchi tu, e in tutte le ore
sento
quella maledetta solitudine
che
sbatte in un angolo il mio cuore
per
farlo tacere e per non impazzire.
Tornano
alla memoria quei giorni
simili
a pagine sbiadite
ormai
non più leggibili:
sono
quelli che mi restano
del
ricordo di te, che ho tanto amato.
Ed
è così che la mia mente
va
in frantumi e la ragione
si
fa in mille pezzi.
Ascolto
la nostra canzone
ma
mi giunge come una cantilena
che
ha perso il suo motivo.
Allora
la rabbia scoppia dentro di me
insieme
al desiderio di te
perché
ti vorrei avere vicino,
e
riesco solo a gridare …
che
mi manchi!
Pasquale Esposito
Pasquale Esposito
Domani
Domani
apriremo le porte
dei
nostri desideri.
Domani
non ci saranno
nuvole
sopra di noi.
Sul
tuo petto sentirò
l'odore
profumato del mattino.
Domani
sarà più verde
come
lo fu la nostra gioventù.
Maristella
Fasanaro
Si
ha bisogno di pace
Il
vento della gioia,
di
luce e di favola
rivive
nella memoria,
penetra
nello
smarrimento del cuore,
si
deforma
nell'incertezza
del presente.
Tace
la tristezza nascosta nell'ombra,
dietro
alberi stecchiti,
dietro
il peso
di
un'esistenza sfrangiata,
di
un cupo sgomento
che
fa urlare il firmamento.
Si
ha bisogno di pace,
di
un sussurro di quiete,
di
un intenerimento di cuori,
di
un ritorno prorompente
del
tempo innocente.
Paola
Ferla
Altro
splendore
Nera
la notte,
ma
anche i pensieri,
attorno
alla barca,
della
nostra vita.
Ma
nel buio pesto,
brillano
i tuoi occhi,
è
calda la tua voce,
è
forte la tua mano.
Sale
la linfa vitale,
dalle
robuste radici,
raggiunge
ogni dove,
scala
gli alberi di direzione.
Eccoli:
stupendi e luminosi,
le
nostre anime,
sono
salite alto,
hanno
preso le stelle.
E'
un altro splendore:
la
forza dei sentimenti,
sconfigge
il buio,
disperde
le ombre.
Giovanni
Fancello
Elegìa
elementale
L'orologio
del vento
segna
un'altro tempo
in
cui il sentimento
delle
infinite onde
delle
delicate fronde
esplode
in un lampo.
Sabrina
Fiamma
La
magia dell'autunno
Intona
una melodia ,
la
soave magia del vento .
Nelle
giornate d'autunno,
note
leggere volano nell'aria,
si
intrecciano,
come
foglie
in
un vortice
a
spirale.
L'eco
del bel suono
desta
gli
improvvisati amanti,
in
una danza
dai
colori sgargianti
come
quella delle foglie,
impazzite,
stropicciate,ingiallite.
Rintocca
la campana
di
una chiesa lontana.
Anche
il vento
intona
il suo lamento,
con
le foglie cadùche dei rami denudati
da
un movimento incessante.
Un
mendicante
suona
lì sulla panchina,
la
testa china sul suo strumento
e
tutt'intorno la melodia frastuona,ogni momento,
e
avvolge
i
passanti per la via,
in
una dolce melodia.
La
nebbia aggiunge ai tappeti vermigli,
ingialliti
orizzonti
e
all'imbrunire ,
una
foschia si leva
fitta
tra i monti.
Il
profumo di erba avvizzita,
permea
l'aria
di
un sapore autunnale, mentre
incede
elegante ,
l'inverno
imminente sull'irsuto crinale.
Franca Fioravanti
Franca Fioravanti
Carnevale
Un
vestito di tulle
uno
sguardo veloce alla vita
una
maschera per mostrare i ricordi
e
una allegria di coriandoli festosi
lanciati
dall'alto di un antico palazzo
per
rallegrare la mia festa.
Anna
Fiorillo
Volami
nell'anima
Assorto
nei tuoi pensieri
mentre
mi stringi a te
sul
letto ricamato di
angeli.
Ascolto
la tua anima
che
mi parla d’amore
e
mi stringi, sempre
più
forte e ti sento ,
sei
qui con me...
sei
qui con me.
Volami
nell’anima
dolce
amore mio,
volami
nell’anima
per
non mancarmi mai.
Volami
nell’anima quando le tue mani stringono
il
mio cuore,
quando
dipingi il sole
sul
soffitto e gli alberi
sulle
pareti.
Volami
nell’anima,
quando
i tuoi occhi
parlano
coi miei,
quando
è l’ago a
ricucire
i sogni persi
e
poi ritrovati,
Volami
nell’anima
quando
appoggio
la
mia testa sul tuo cuore
e
ci perdiamo
nel
nostro silenzio ,
un
silenzio ricco
di
parole che solo
noi
sappiamo dirci
senza
parlare.
Volami
nell’anima
fallo
adesso che
mi
tieni stretta a te,
adesso
che non vuoi
staccarti
da me,
volami
nell’anima,
tu
che sei l’anima mia.
Renato
Fiorillo
Illusione
Inutilmente
ti chiamo
con
nomi diversi,
ipotetico
amore,
Idealizzo
la tua immagine,
ectoplasma
fluttuante,
eppur
viva,
nella
speranza di un uomo solo.
Daniela
Forcoş
Donna
che sono
Sono
stata polvere di stelle
fui
albero con rami verdi
pieni
di foglie e fiori.
Un
vento forte e gelido
ha
ferito il tronco tenero
e
le radici
e
mi ha spezzato dentro.
Sono
stato aquila
e
un tempo
volavo
alta del cielo
sfiorando
con le ali le creste dei monti.
Un
fulmine me li ha ferite fortemente
e
non c'è rimedio per esse.
Sono
a terra e piango
nascosta
tra le rocce umide e fredde
e
solo la rugiada mi disseta.
Sono
stata donna
e
non sapevo più amare.
Lacrime
come cristalli
versavo
dai miei occhi.
Tu
le hai raccolte con dolcezza
una
per una
e
hai saputo cucire
nel
mio petto
un
altro cuore.
Ora
nulla chiedo al destino
né
pretendo ali nuove
né
rami teneri
né
fiori e radici.
Voglio
solo che mi guardi
per
vedere quanto amore c’è
nei
miei occhi.
Giulia
Galli
Mamma
Un
alito di vento,
leggero,
ti
accarezza il capo
e
tu mi guardi
con
le iridi tue
spente...
Solo
ieri
iniziasti
i passi miei
e
oggi,
ormai
donna,
io
ti accompagno
in
questo cammino
di
sofferenza
mentre
incespichi
nei
tuoi ricordi...
Sono
qui,
le
mie mani ti sorreggono
mentre
l'amore
illumina
i nostri sguardi
e
le nostre mani
si
cercano
per
stringersi ancora
come
ieri...
Francesco Gallina
Francesco Gallina
La
follia
è
la nostra immagine
riflessa
nel
buio di una stanza
mentre
il silenzio
imperversa.
Sono
le risposte che
vanno
al di là
delle
nostre risorse.
È
trovarsi
in
una strada deserta
percorrendola
senza
avere fretta
di
raggiungere una meta.
È
rimuginare
sul
senso della vita
quando
tutti quanti
pensano
soltanto
ad
andare avanti.
È
la gentilezza
nei
confronti
degli
esseri più vili.
È
amarsi
senza
perdersi di vista
tendendo
la mano
a
chi ci può condurre
sempre
più lontano.
La
follia è perseguire
i
nostri piccoli obiettivi
pur
di sentirci vivi.
Eloisa Gattuso
Eloisa Gattuso
Stagione
stanca
Poca
luce
Si
allunga
Fra
alberi
Spogli
Avvizziti
Dall'inclemenza
Di
una stagione
Stanca
Anche
i nidi
Non
trovano
Appiglio
Fra
foglie che
A
stento
Si
sostengono
A
rami
Indeboliti
Il
cielo
Ha
spento
I
colori
Anzitempo
La
tela
Della
vita
Ha
assunto
Pennellate
Sbiadite
nella
Stanchezza
Di
questo
Scolorito
Momento.
Anna Gentile
Anna Gentile
Ombra
Chi
sei che attraversi la mia mente
e
rapisci i miei pensieri?
Chi
sei, se mi neghi l’essenza
di
un ricordo vissuto,
se
ad ogni respiro mi graffi l’anima
e
mi regali sorrisi improvvisati?
Chi
sei, se mi prendi per mano
e
non senti il dolore…
mi
abbracci e non riconosci i miei desideri?
Sento
il tuo odore ovunque
chiudo
gli occhi e mi sveglio
con
un rumore assordante.
Non
so tu chi sei,
non
voglio inseguire le tue orme
che
fanno urlare i miei occhi…
non
so tu chi sei, mi devo liberare
dai
tuoi lividi,
ora
sono qui, nel mio presente
e
mi nutro di un’allegria mancata
oggi,
sono io…
e
mi sveglio di me.
Giovanna
Gentilini
ombre
là
– in fondo
muovono
ombre
con
passi incerti e parole stanche
ombre
dei sempre meno vivi – sono
ad
occidente vanno
seguendo
orme che non han ritorno
nomi
sussurrano senza volto
a
volti senza nome
ombre
per
tutti coloro che hanno lasciato il loro paese e non trovano un luogo
ove mettere radici
Francesca
Ghiribelli
Vita
Gelso
d’amore
che
scivoli sul mio cuore,
accendi
di splendore
nell’anima
un fiore.
Giocoso
stelo
al
vento,
ti
prostri al firmamento
per
regalarmi
la
stella più bella
e
così fermi il tempo,
perché
il destino
non
divida mai
quella
carezza
che
la tua mano
a
darmi ogni sera
si
appresta.
Così
poi la notte
scende
lieve
e
il tuo amore
mi
circonda come miele.
Sei
eternità antica,
mitica
spuma del mare
che
mi bagna di sale.
Un
sale che non brucia,
non
fa male,
perché
intinge di magia
il
senso della vita mia.
Sei
carillon di emozioni
nella
giostra degli attimi
e
dei sogni più buoni.
Maria
Girardi
Ti
scivolava
la
luna sulle dita
quella
notte
che
fra le nocche ramose e pallide
un
mazzo di virgole stringevi.
Un
dono - sussurrasti -
da
aggiungere
ai
nostri respiri incrociati.
Amore,
l'anima
senza righe
i
tre punti di sospensione
dopo
la gioia.
Gian
Guido Grassi
Morale
antica
C’è
del buono nella morale antica,
che
oggi noi pensiamo di conoscere.
Molti
di noi sono figli di Faust.
Altri
non hanno né padri né madri.
In
me rivive il sogno romantico,
ma
acciaccato, pieno di toppe e
ferite.
Quanto preferirei vivere
il
presente, non mirare altrove.
Mi
guardo attorno, ma sono confuso.
Le
mie proporzioni non hanno misure
vitruviane.
Anche se tenderei
a
recuperarle. Sono un nostalgico.
Anche
questo è romantico, come
il
paradosso ironico. Filosofi
come
Epicuro o Seneca si sono
rivolti
ai figli, per farli star bene.
Da
bambini sembra possibile un
mondo
piccolo. Non c’è più la polis.
Ognuno
ha il suo mondo. Io credo
nel
messaggio di Bergman: ricostruire
tra
simili un contesto per vivere.
Giusy
Grasso
"Tanto
c'è il calcio"
Niente
lotte
chi
se ne fotte
i-phone
e scarpe rotte.
Siam
polli nella stiva,
gente
morta
che
si crede viva.
E
mentre la tv
trita
monnezza,
una
sola è la certezza:
-
Me ne batto o belin,
finché
c’è il calcio…
Mangio
metallo
per
defecare plastica.
Non
è bastata una guerra a
seppellir
la svastica.
Piovono
pietre,
grandi
come case,
a
Iva, Imu e Maramao
troppo
dura dire “Ciao”.
E
mentre senatori
vanno
e “vengono”
anche
queste luci ormai
si
spengono.
Ma
sai cosa ti dico?
-
Me ne batto o belin,
tanto
c’è il calcio!!!
Olga
Grigorov (Vaduva)
Poesia
Sei
tempio...
nell'infinita
arte dei pensieri
scolpita
in mille colonne,
da
mani di letizia
edificata
nell'universo del cuore,
nella
grandezza dell'anima.
Sei
oceano...
d'amore,
dall'onde spumose,
perla
di conchiglia del fondale
inestimabile
creazione del tempo,
vibrazione
d'ora chiusa
nella
clessidra dell'eternità.
Sei
vita...
inquieta
nella sorte,
quiete
e amore, nella musica non scritta
una
sinfonia di tempi dimenticati,
sublime
partitura di parole
dall'effimero
istante ritrovato.
Giulia
Guarnaccia
Margareta
Era
bella
Margareta.
Di
nero i capelli ribelli
e
la sua pelle come la seta.
Margareta
amava
ballare.
Di
lei tutto splendeva
i
suoi occhi due gocce di cielo
la
sue labbra petali di rosa
e
ancor non sapeva amare.
La
sua condanna
"essere
donna"
e
la sua bellezza
il
suo peccato mortale..
Margareta
chi!!
Chi
ha spento il tuo cuore!!!
Chi
in una notte d'inferno ti ha scaraventata a terra picchiata umiliata
stuprata e con una mano sul collo ha stretto così forte da non farti
più respirare!!!
Margareta..
Di
te adesso lacrime di madre bagnano questa lurida terra!!!
E
le sue grida strazianti le ode pure il più sordo nel più nascosto
angolo di mondo testimone di cotanto orrore!!!!
Margareta
no..
Non
piangere ancora
nel
tuo metro di terra
sulla
tua tomba
ogni
notte
rivivendo
le tue ultime ore..
Margareta
era bella.
E
non sapeva ancora amare.
Ma
quante "Margareta"
per
mano di mostri dovranno ancora morireeeeee!!!
Andrea
Guerrieri
E
l'acqua mi disse ...
-
E poi scrivi di me
del
mio salato destino
del
verde cangiante
dell'onda
potente,
dell'urlo
agghiacciante
di
un vento tagliente.
Tu
scrivi di me
della
mia calma apparente.
Tu
scrivi di me
Del
mio immenso
Del
niente.
Romualdo
Guida
Senza
più narratori
Mi
ritrovo ancora
nella
gora del tempo
a
fluttuare lo spazio
con
le speme
della
verde età.
Annaspo,
nel
presente diluirsi
di
ancestrali riti,
nobili
vestigia
in
dissolvenza .
Non
muore Dio
nel
cielo dell’apatia né,
il
sole si perde nel mare
le
ginestre saranno in fiore e,
Andromeda
brillerà ancora.
Angusta
sarà la dissertazione
nei
tempi futuri
allorché
mancheranno
i
vetusti suoni
dei
narratori del passato.
Martina
Iacopino
Barabba
Eccoci
a guardare questo mondo,
come
se non fosse mai crudele,
quasi
quando una bambina bionda
vede,
nel profondo della Terra,
qualcosa
che le pare migliore
soltanto
perché l’erba del lontano
è
sempre più verde di quella
che
calpestiamo con qualcuno accanto.
Ciò
che si rincorre senza orgoglio
scappa
come il tempo inafferrabile,
ciò
che si mantiene statico da anni
annienta
la nascita di tradizioni.
Barabba
persiste, questa è la realtà,
ci
fosse un uomo giusto tra noi
verrebbe
trattato come zotico.
Essere
stupidi è un privilegio di tanti.
Eccoci
a credere a questa gente,
come
se fosse davvero cambiata,
quasi
quando un ragazzo insorto
ripudia
il perpetuo morire
e
vuole annullare il suo divenire,
perché
la trasparenza e l’umiltà
sono
incessantemente fraintese
con
la vanità e l’imbroglio.
Ciò
che si premia senza impegno
sancisce
il dubbio di un talento,
ciò
che si vince senza aver fallito
scatena
l’ignoranza dell’esperienza.
Barabba
esiste ancora, questa è la verità,
e
dagli ingenui viene assolto, poi
viene
ascoltato nel suo assoluto.
Essere
intelligenti è una condanna di pochi.
Alessandra
Iannotta
Danza
circolare
Guardo
i tuoi occhi stanchi, trasparenti
Carezze,
baci, sorrisi lontani
abbracciati
tra loro si stringono muti.
Sono
magri, fragili sembrano spezzarsi.
Inghiottiti
dal pozzo del tempo
galleggiano
ricordi
fanno
male.
Solo
ieri volavi,
avevi
ali grandi, dorate, capaci di toccare le stelle,
i
tuoi occhi non guardavano indietro
solo
avanti,
avevi
tempo.
Capisco.
Incomincio
a danzare,
danza
circolare
ora
Tutto
si tocca.
Il
tempo non è più linea retta.
Cambio
di prospettiva.
Sorso
di vita infinita.
Antonella
Iaschi
Altri
olocausti
Il
mare, la terra, i fiumi
altri
olocausti oggi
lasciati
scorrere nei giorni
su
persone e paesi.
Memoria
dovrebbe insegnare
ma
si alimentano fuochi
senza
sapere dove
bruceranno
e come.
Il
mare che gonfia i corpi
la
terra che scortica i piedi
i
fiumi che deviano i giorni.
Al
caldo gente che ignora.
Altri
olocausti oggi
con
altri burattinai
rendono
vani i supplizi
di
vittime del passato.
Memoria
dovrebbe insegnare
ma
si farà finta di niente
fino
a quando l’incendio
non
toccherà la nostra quiete.
Maria
Imbrogno
Della
mia vita strampalata e semplice
ho
fatto rosari di poesia
Ho
sentito impotenza
Ho
provato dolore
Ho
assaporato gioia come ambrosia
Ho
ringraziato per ogni respiro
Ho
imparato a perdonare
Ho
combattuto i miei dèmoni
Ho
vinto e perso battaglie
Ho
cambiato strada
senza
rancore
Mi
hanno ferita
Ho
sognato il mare
E
quante volte il cielo
era
così azzurro da far male
Resto
sospesa
tra
un pensiero appena nato
e
la speranza
Con
il mondo tra le mani
e
negli occhi sempre il sole
anche
tra le rovine
della
mia anima antica.
Paola
Insola
Sete
(Ispirata
ad un fatto di cronaca, avvenuto a fine aprile 2013)
Attingeva
al sopore della morte
l'arsura
dell'operaia bengalese
intrappolata
da ore tra le macerie
del
Rana Plaza, alla periferia di Dacca
stabilimento
stessi le capace di vestirci
a
prezzi ragionevoli sulle piazze del mondo.
Sohel
Rana, proprietario aguzzino
garantito
dal partito di governo
aveva
eluso l'allarme degli esperti
per
quell'enorme crepa nella struttura
elevata
in terreno paludoso e instabile
dichiarando
l'agibilità ad oltranza
senza
scelta né scampo per gli operai.
È
crollato l'edificio, sulla sete
dei
diritti per l'abuso di vite
sacrificate
al sopruso legalizzato
da
partigiani vincoli faziosi
per
l'utile stravagante
tracannato
alla sorte degli umili.
Aveva
sete l'operaia bengalese
era
arsura che prosciuga e brucia le vene
era
ansioso desiderio di bere
alla
fonte che disseta le fauci.
Era
legittima smania di riscatto
da
una vita di stenti.
Era
solo sete.
A
pochi metri l'udiva la compagna
in
sventura condivisa, imprigionata
tra
macerie e arnesi di lavoro.
Strisciando,
faticosamente la raggiunse.
Era
solo sete.
Salvifica
saliva per due bocche riarse
in
petali di lingue unite
d'amore
vero. Era solo sete.
Caterina
Izzo
Libertà
Ho
chiuso la porta di Dio:
ho
chiuso fuori la paura
fetida
di serpenti...
I
chiodi nelle dita, il tuo alito di alcool...
la
faccia orrenda
di
quando mi picchiavi
e
giu'...e giu'...
ho
chiuso fuori le tue urla della sera,
il
mio posto sotto il letto
per
non farmi trovare
quando
tornavi...
le
preghiere a mio padre,
il
rasoio con il manico bianco
che
ruppi per scacciati...
ho
chiuso fuori la mia notte di nozze:
bianca
come la neve,
senza
risposte e senza coraggio...
ho
chiuso fuori il vuoto allo stomaco
di
quando tornavi,
il
non sonno, la non vita,
le
tue minacce,
pesanti
e sporche di sangue...
ho
chiuso la porta di Dio:
tu
sei morto e non puoi riaprirla
per
cercarmi...
È
una porta di diamante
dura
come il mio dolore...
senza
serrature...
senza
trasparenze di luce,
fuori,
forse,
c'è
Dio.
Izabella
Teresa Kostka
Esistono
incontri
Esistono
incontri
indelebili
come un pennarello
che
imbratta le pagine della memoria,
frasi,
parole, a volte offese
impossibili
da cancellare con qualsiasi gomma.
S'intrecciano
le esistenze
abbattendo
ogni muro
che
come un tramezzo separa i mondi,
assistono
alla nascita di un nuovo ordine
risorto
dalla strage sull'umana scacchiera.
Son
tele dipinte quei nostri giorni:
i
bianchi sorrisi sui neri volti,
le
macchie rossastre sulle mani bianche,
i
contorni sfumati di un acquerello
lasciato
dissolversi sotto la pioggia.
Pedoni,
guerrieri, martiri e vittime
occupano
le sedie sulla giostra,
s'incontrano
e scontrano in una corsa
che
ha avuto inizio,
ma
mai avrà fine.
In
un ritrovo di sguardi
si
compie la vita.
Grazia
La Gatta
Povere
creature
Bimbi
in ostaggio
tra
braccia materne
esibiti
per impietosire;
non
giochi per loro
non
amorevoli carezze
ma
solo tristezza
tra
le intemperie.
Povere
creature alle quali
è
stata negata fanciullezza.
Coi
loro grandi occhi
guardano
vetrine
vestite
a festa.
Anime
sfortunate,
da
vili ventri partorite,
concepite
non per amore
ma
solamente per... arsura di denaro.
Michelangelo
La Rocca
Tormenti
dell'anima
E’
dolce e soave
stanotte
il silenzio,
colonna
sonora
del
grande creato.
Nel
firmamento
splende
la luna
circondata
da stelle
che
danzano in cielo
come
anime belle.
La
povera anima
si
guarda allo specchio,
sullo
sfondo cromatico
del
buio notturno
scruta
le rughe,
i
suoi tormenti
mentre
ode russare
i
beati dormienti.
Pian
piano scende
negli
abissi profondi,
vuole
esplorare
nuovi
mondi.
Va
alla ricerca
del
perché della vita
seguendo
una strada
tortuosa,
infinita.
Se
il nostro vivere
non
avesse alcun senso
ed
è solo caos,
un
disordine immenso?
O
c’è un abisso
ancor
più profondo
dove
forse risiede
il
segreto del mondo?
Si
mette in cammino,
continua
a cercare:
grande
è la voglia,
vuole
ancora sperare!
Vincenzo
Lagrotteria
Madre
terra
Non
sono un Re
ne
un suo aspirante
sono
un suddito di te
terra
madre mia:
quanto
sangue su di te
vien
ogni dì sparso
e
tu continui ad inondarmi
col
tuo profumo
mai
stanca, mai sazia
eterna
amata
quanto
la mia Musa
che
ogni di mi ispira,
incredulo
io al perché
siete
sempre martoriate.
Eppure
tu madre terra
soggiaci
silenziosa
come
una mamma, sola
dai
suoi figli negata
maltrattata
per il nulla
anch'io
ti maltratto
non
per camminare,
per
sentirmi uomo
ritto
su di te
elevato
all'amore
e
tu ahimè, in me ci credi
cara
terra madre
hai
in te e tu mai disperi
il
sangue innocente
che
tu mai sazia, ingoi.
Vedi,
i prati fanno si
su
di te sbocciare i fiori
ma
tu come madre pensi
che
sono figli tuoi,
son
loro che fra tormenti,
dolori
e poi il nulla
come
i giorni miei
donano
per te madre terra
l'anima
e poi la vita.
Cristina
Lania
Sussulto
di libertà
Spoglia
del tuo essere donna
eri
lì riversa su quella strada.
Quel
giorno la paura
serpeggiava
nelle tue vene
come
memoria del devastante assalto
prima
subito dal tuo carnefice.
Schiava
da anni
ora
assaporavi la tua libertà.
Non
si preoccupi
ha
l'ingiunzione di starle lontano
diceva
l'uomo in divisa.
Vaghe
parole...
L'agguato
e la morte
attendevano
i tuoi passi.
Lui...
l'odio
nel cuore
infieriva
su di te.
Sangue
sul selciato.
L'ultimo
tuo sussulto di vita
è
divenuto coraggio
contro
ogni sopruso e violenza.
Non
più femminicidio
vite
nuove
vestite
del verde di speranza.
Alessandra
Leonardi
Un
domani
Nelle
pieghe di un abito sgualcito
stagnano
desideri infranti
Nelle
tasche di un portafoglio vuoto
resistono
sogni lontani
Nelle
pagine bianche del mio libro
sfoglio
giorni vuoti
in
attesa di un domani qualunque.
Grazia
Litrico
Non
parlare
non
disturbare
il
canto gioioso
dei
grilli
inebriati
di vita
e
di erba.
Vedi?
Di
erba
mi
sono macchiata...
ho
catturato i grilli
che
cantavano
alla
Luna...
troppa
nostalgia
evapora
dalla
sua
luminescenza.
Non
parlare
non
sbiadire
il
colore del vento
fuggito
dall'inverno.
Viola
è il vento
viola
come
il vento
dei
miei pensieri.
Non
parlare
lasciami
sola
lascia
nutrire
nel
tuo abbraccio
la
mia solitudine...
Anima
Rosella
Lubrano
I
bambini di Aleppo
I
sogni
si
abbracciavano
stretti
ad una ciotola
consunta
dal tempo,
li
ho visti ,li ho sentiti,
toccando
logore anime
intrise
di pianto infinito.
Quattro
tozzi di pane raffermo
legato
a pochi chicchi di riso
e
intorno un silenzio vuoto
e
poi quegli occhi bassi
sempre
più bassi ,
perchè
nessuno più guarda
con
gli occhi del cuore.
Ho
nascosto le mie lacrime
nel
fondo dell' io
per
non far vedere
la
mia fragilità,
volevo
donare loro solo
un
po' di blu,
una
rosa senza spine,
un
lembo di cielo
ricamato
di stelle,
un
canto di speranza
tra
sassi
crestati
di dolore.
Ho
camminato a lungo
sotto
una neve nera e acuminata,
sentendo
respiri
ridotti
a brandelli,
il
nulla,
il
nulla nel nulla.
Sulla
terra annichilita
sferzata
dal vento
nella
morsa della fame e del freddo
solo
bocche oranti,
teneri
fiori
che
cercano una mano,una carezza
a
cui aggrapparsi,
rei
solo di esistere in un mondo sbagliato.
Loriana Lucciarini
Loriana Lucciarini
Ricerco
bellezza.
Anche
quando la vita bastona,
I
suoni stridono,
I
sorrisi sghembi trasformano i volti in maschere.
Anche
quando l'aria è rarefatta
E
m'affanno,
I
problemi diventano macigni.
Ricerco
bellezza,
Mi
serve, ne ho bisogno
Essa
dà luce nel buio
Il
colore nel grigio,
È
la nota intonata
grazie
alla quale tutto torna in equilibrio
Tutto
appare più lieve.
Ricerco
bellezza
Ne
sono cercatrice
La
conservo in ampolle di cristallo
Preziose,
Da
cortigiana.
Di
notte essa è faro,
Di
giorno richiamo d'incanto,
Verso,
perfetta
vibrazione di gioia
Daniela
Lupi
Stalking
Perché
abbiamo dovuto riempire l’amore
con
tanto terrore?
Che
senso hanno le parole
se
ammazzano il cuore?
Il
tuo abbraccio fasullo
serviva
all'inganno più scuro.
Parola,
trappola e stratagemma,
come
il ragno
mi
aspettavi là
all’incrocio
tra
baci e abbracci persi,
nel
buio della tua anima bugiarda.
Ti
ho visto accoltellare l’amore,
lo
hai pugnalato dritto al cuore.
Ho
chiamato l’ambulanza,
ho
provato a salvarlo,
ha
aperto un po' gli occhi,
ha
espirato l’aria piena del tuo odio
e
se ne è andato …
Gabriella Mancuso
Ricordo
Le
mie braccia aperte
a
sentire l'ardore di un momento vissuto.
Ti
cerco nei miei appunti,
dolce
ricordo intenso ed amato.
Un
giorno ti rammenteró ancora
e
tu ancora ritornerai tra le mie emozioni.
Cercherai
me ed io ti accoglierò
come
sempre.
Un
ricordo,
un
attimo, un'emozione, una vita.
Tutto
qui,
Un
amore vissuto con tutto il mio essere.
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