Vorrei offrirti il mio seno
materno
anche se so che lo morderesti
a sangue.
Il tuo dolore è andato in giro
per il mondo
ma è tornato per cena.
So quello che hai patito, ne
ho certezza
che mi dipinge in un quadro di
natura morta
come figura narrante e
partecipe
niente ci è stato risparmiato
il nostro calice l’abbiamo
ingollato a forza
ma ha corroso il canale di
discesa
abbiamo perso l’ingenuità e
non possiamo lavare
Il nostro pianto con nessun
sapone.
La mano tremante di Dio solo lei
ci accoglierà
con carezze che potranno farci sentire ancora uguali
Antonia Anna
Pinna
Menzione di
merito al concorso “Scriviamo" 2014 Alatri
diritti
riservati
Nessun commento:
Posta un commento
benvenuti !!! commentate liberamente