Chi non ricorda i
progetti
la voglia matta da
giovane
d'avere un grande
domani?
Chi non rammenta le
furie
l'insofferenza dei
vecchi
e l'impaziente lottare?
Si sognava ad occhi
aperti
un mondo tutto da
cambiare
al ritmo di marce e
canzoni.
Il passato era da
superare
con governi sempre
migliori
a tutti lavoro e
benessere.
S'è incaricata la vita
poi
a svelarci le tante
durezze
a dar la misura delle
illusioni.
La ruota in basso ora
volge
coi sogni diventati
rari
con la sfiducia a
corrodere.
Eppure il mondo va
avanti
e m'auguro riveda la
luce
gioiosa come ai giorni
felici.
Michele Prenna
diritti riservati
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