Oh
luna,
compagna
di creatura
che
vive nel grembo della notte,
e di
pensier si affanna e duole.
Va per
i sentieri silenziosi dell’anima
di
piaghe afflitta
che
nel giorno la luce del sol trafigge
e la
voce dell’infinito avvolge.
Trova
pace
nel
ragionar di sé piccolo granello
dell’universo
senza tempo.
Cerca
ragione della gioia
che
diventa dolore
e del
perché di cotanto affanno
per
ciò che non è suo:
nemmeno
la vita.
Gennaro Crovella
diritti riservati
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