Il vento, sulla riva,
agitava i capelli
che coprivano lo
sguardo
di chi si chiedeva -
Perché ? –
guardando il mare …
mentre il tramonto,
impietoso,
rendeva rosso lo
scenario
colorando il dolore di
tanti.
Allineati sulla riva,
giacevano quei corpi di
coloro
che avevano rincorso
quel “ forse”:
- Forse ce la farò! -
Nulla aveva
significato,
era come se, col fiato
sospeso,
si aspettasse che
qualcosa
potesse cambiare,
per mutare quella la
realtà
a cui si assisteva
impotenti.
Restava senza risposta
ogni domanda
di chi, come me,
avrebbe voluto trovare
un significato a questa
realtà,
che imponeva di
accettare la morte,
solo per chi non aveva
avuto scelta,
e la vita, per chi,
come me,
non era stato costretto
a scegliere.
La notte accendeva un
cielo
fatto di stelle che non
hanno
mai smesso di luccicare
anche quando, sotto di
loro,
il dolore non aveva
bisogno di luce.
Accanto a quei corpi
allineati
si ascoltavano tanti
aliti di libertà,
e solo la loro eco
muoveva l’aria
perché, intanto, anche
il vento
si era fermato in segno
di lutto.
Maria Clotilde Cundari
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