Quaggiù
in qualche luogo
sconosciuto
in uno scompartimento
vuoto
di un treno che non
parte
si è disperso il poco
messo a disposizione.
La polvere ha coperto
le prove dei nostri
passaggi
le zone oscure della
memoria
i retaggi degli ideali
le ali degli angeli e
le code lunghe
dei diavoli, ammesso e
non concesso
che i due siano dei
geni immortali.
I dubbi non trovano
risposte
abbastanza convincenti
e il genere umano si
consuma
dentro al vuoto in cui
si muove
in attesa del giudizio
supremo
innocente solo per
mancanza di prove.
Saranno i poveri di
spirito
–da sempre beati–
impreparati ad ogni
evenienza
quelli che non hanno
nulla da parte
quelli che sopravvivono
anche senza
la prima alla Scala e
l’ultimo profumo
le vacanze per vincere
lo stress
e il rendez-vous per i
“soliti” aperitivi
nei locali dei vip
all’ultima moda
saranno i poveri di
spirito
a cambiare il mondo… se
ancora saranno vivi.
Italo Zingoni
– POESIE DEL DIS-INCANTO – INEDITO -
17.12.2015 – © t.d.r
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