Cesare Moceo
Io, contadino senza terreni da coltivare
Esiliato sull'isola dei pensieri sperduti
me ne vado a spasso
dentro i giardini stregati
degli sconcerti e delle indignazioni
a fare lunghe passeggiate
e rappresentarmi i pressappochismi della vita
con i sentimenti a riavvolgere
e risvegliare i ricordi della memoria
E mi ritrovo
con gli occhi sensibili nello sguardo
a immaginare una vita da ultimo
a raccontarmi la speranza
e sfiorarmi di futuro
in reazioni senza piaceri
che non contemplano accezioni positive
al mio significato di diversità
nel coraggio continuo di rimettermi in gioco.
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