Roberto Marzano
L’ubriaco
Divaricato io sto, sghembe le gambe
a scalcagnare orizzonti tesi in traballo
misurando oltremodo la compiacenza
in litri che concedo a un mondo storpio
all'ovvio fastidio che prodigo procuro
ai benpensanti dall'eloquio spaventati
di libertà ubriaca che non tiene conto
brutti musi ammoniscon ogniddove
la mia voglia pazza di fare tripli salti
fischiettando labbra viola al trangugiare
bicchieri mezzi pieni sul ponte che conduce
un po' più in là verso l'obnubilanza
prima di crollare nel buio della sbronza
e risvegliarmi sfatto nel letto in falsopiano
con le coccinelle a camminarmi sugli occhi...
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