Svuotasi la mente di
pensieri ed ansia
mentre sul sentiero su
cui avanzo
capto nella brezza
frizzantina
profumi di larici e
pini di montagna,
i lunghi colloqui con
il sole
con il vento, con
l’azzurro.
Nella dolcezza un po’
stanca
dei delicati tramonti
l’assordante rumore del
silenzio
che si perde e si
smarrisce nella valle
l’algida luce di
un’alba
e il riverbero d’amore
della luna bianca.
Il mondo esterno, l’io,
tutto il cosmo intorno
è un tutt’uno
Felicità.
Giro lo sguardo intorno
e rido,
finalmente rido: Posso.
Sento i battiti del
cuore
ma non la stanchezza
la stordisce l’ebbrezza.
Scenario immenso.
Amore che nasce antico
e mai si consuma
fantastico, enigmatico
umanamente folle
e follemente umano.
Fascino della montagna:
la mia febbre, la mia
malattia
sia che sia brulla, sia
che sia innevata.
L’occhio si posa ed è
lì
che un giorno conto
d’arrivare.
Ma oggi, oggi non ho
età
su questa vetta scopro
l’infinito, vivo la libertà.
Ada Jacono
Copyright© 2016 (inedita)
Foto ...archivio personale
Non solo silenzio l odore delle felci di resina dei pini i tanti versi di animali il cinguettio di uccelli e più vai su più variano rumori odori e sensazioni prati sentieri rocce e tanta serena solitudine
RispondiEliminaVersi delicati che aprono il cuore a chi, scalatore o semplicemente amante della montagna, non sarebbe in grado di tradurre in parole. Non saprebbe Trovare le giuste parole per esprimere quello che il vento, il sole e l’aria frizzante dovrebbe suggerirgli. Ci pensa Ada, questa brava poetessa che, lievitando tra i pendii di alta montagna, quasi fosse una nuvola, e accostando, come sua abitudine, lo scenario al sentimento, inventa il grande desiderio dell’uomo: il fascino dell’enigma mortale e la libertà dell’assoluto fantastico.
RispondiElimina