Seduto su
questa poltrona del silenzio
ti leggo
mia Alda
perdendomi
tra i meandri
dei tuoi
disagi.
Tanti non
sanno com'eri bella
nella tua
intima bellezza
e si
dicono dispiaciuti della tua malattia
eppure
ancora... Sei.
E Io
inghiotto la mia abitudine al vivere
carezzandomi
il cuore che piange
l'anima
intorpidita
e pregando
il Sole a scaldarmi i sentimenti
e
indicarmi la strada
per
continuare a respirare la vita.
M'arrampico
veloce
a tutti
gli alberi di questi sorrisi
a
coglierne i frutti della pace
addormentare
la mente
nella
purezza Tua
divenir
pazzo inseguendo i sogni
e voler
cambiare il mondo.
Cesare
Moceo
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