La prima volta del respiro
è uscita con un grido
nudo e indifeso all'ignoto
cieco di luce dal buio
caldo del ventre materno.
La prima volta del cibo
ha conosciuto il capezzolo
turgido del latte tiepido
con un firmamento d'affetto
a conciliare col mondo.
La prima volta del pianto
la fame che brontola dentro
la sete del volto materno
per accidente lontano
il pannolino sporcato.
La prima volta del riso
a caro viso lo specchio
risposta a carezza di bacio
gioia d'ottenuto possesso
di cuore amoroso richiamo.
Di queste cose ci han detto
di cui non serbiamo ricordo
che manca solo a pensarlo
ai nuovi venuti guardando
di cui ci prende ogni inizio.
E la vertigine viene d'abisso
dell'ultima volta al pensiero
del rotolarsi all'indietro
dal riso fino al respiro
spento alla luce dal grido.
9/11/2009
Michele Prenna
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