Ancora mi trascina la
febbre
di te nel meriggio,
mentre
il tuo silenzio mi
spaventa.
Mi dicesti “accarezzami
sfioreremo il cielo”.
Sono rimasto solo
con il profumo di
Maggio
quando sbocciano le
rose.
Mi sono illuso che
anche
tu saresti sbocciata
come
i nostri baci che
nacquero
e morirono nelle nostre
bocche, praterie del
nostro amore.
Pasquale Esposito
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