Una
fede mai sopita
per
parare i colpi di una vita,
una
fede in parole per un quotidiano
di
pane, braccia e prole.
A
volte un segno di Croce
per
dire al Cristo di tenermi la mano
per il
Golgota delle mie tristi scalate.
Poi,
nell'ombra, l'ho visto,
Madre
mia,
il
Figlio tuo sospeso
tra
medici insigni
a dar
conforto al mio cuore provato.
Un
diamante di Luce si è acceso
nel
mio petto ed io
rinato
al suo cospetto,
ero
chino e felicemente
...a
Corte dinanzi alla Porta
del
Celestiale Paradiso.
Pasquale Esposito
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