Temevo il tuo sguardo
e lo cercavo lo stesso,
era un riflesso del mio futuro,
somiglio a te anche adesso
che il silenzio ci accomuna,
i tuoi rigori nei miei errori
sanno tanto di quel che sono
e il perdono era un gesto
quando sembravo perso
senza soldi, senza meta
in una strada senza uscita
c’eri tu che mi prendevi
c’eri tu che mi parlavi
piano come amavi fare
e negli occhi tutto il giudizio
accorato di chi t’ha amato.
a mio padre
Matteo Cotugno
da Un cielo di poesia 2014
Avere un padre è; avere la bussola per andare per mare. Bellissima Matteo
RispondiEliminaAvere un padre è; avere la bussola per navigare. Bellissima Matteo
RispondiEliminami è piaciuta davvero, e quello del padre è un tema a me molto caro, complimenti Matteo
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