Ebooks Voci di Poesia

Protected by Copyscape Online Copyright Search


lunedì 5 gennaio 2015

Alessia Bellizzi


Alessia Bellizzi

Nata il terzo giorno del primo mese dell’anno con la penna in mano e la scrittura nel cuore.
Alessia, classe ’95, risiede fin dalla nascita in un paesino calabrese radicato alle pendici del Pollino. Impara con il trascorrere degli anni ad amare i libri, il loro odore, le loro storie intrecciate tra personaggi di fantasia che tanto surreali, poi, non sono. Impara l’amore per la scrittura, celato da quelle penne strette fra le mani fin dall’infanzia. Nasce così la sua storia di scrittrice in erba. Scrivere è fatica, è amore, è saper districare i propri pensieri sul mondo in frasi gremite di armoniose parole. Ed è da questo modo di pensare che nascono le sue poesie, i suoi aforismi macchiati da un sottile velo di malinconia.
Oggi scrive ogni qual volta la sua anima ne sente la necessità, dimenandosi tra le sfide quotidiane della vita.
Proprietaria della pagina facebook “ ~ Maeva. ”, dove alterna periodi di forte ispirazione letteraria a periodi di assoluto silenzio, continua con passione a “scarabocchiare” poesie in attesa di una grande ispirazione che la porti a scrivere con costanza anche in prosa… Anche per professione.



Intervista
• Cosa significa poesia per te?
Poesia significa poter dare un nome ai propri pensieri, giocare con le emozioni esprimendole con parole che ne definiscono l’intensità e l’armonia. Significa essere assolutamente liberi di dire.

Cosa ti muove a scrivere poesie?
Forse, l’unica ragione per cui scrivo poesie risiede nella mia sinteticità. È il modo giusto in cui si possono dipingere milioni di sensazioni con poche, semplici parole che racchiudono, però, un mondo intero.

• Qual è la funzione del poeta, della poesia oggi?
Poter dire liberamente. Oggi, ma d’altro canto sempre, la poesia e il poeta hanno la funzione di raccontare. Raccontare diversi punti di vista, dando al lettore l’opportunità di potersi confrontare con idee nuove o differenti dalle proprie. Poter ampliare i propri confini letterari ma anche e soprattutto le proprie coscienze.

•  Un paio di aggettivi per descriverti e farti conoscere al pubblico:
Sognatrice, molto… Troppo per l’epoca in cui viviamo. Razionale ma piena di fantasia. Incostante. Profonda e fin troppo pensierosa. In parte folle, credo che il mio emisfero destro e il mio emisfero sinistro siano troppo equilibrati creando una confusione fantastica.

 • Parlaci di una tua poesia o di un tuo libro se lo hai pubblicato:
 La poesia di cui voglio parlare è “Come Araba Fenice”. Il titolo riprende la figura della mitologica fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Componimento a versi sciolti, composto da tre sestine, ha come tema principale la rinascita. Oggi più che mai, sapersi reinventare è fondamentale se non si vuole soccombere alla ferocia di una Società che fugge, va veloce verso un agognato progresso tecnologico complice di uno scellerato sfacelo di coscienze. Dunque ognuno di noi “Come Araba Fenice” deve avere la forza e il coraggio di rialzarsi e fare dei proprio fallimenti esperienza di Vita, è di questo che raccontano questi pochi, liberi versi.

Nessun commento:

Posta un commento

benvenuti !!! commentate liberamente