Samuel Paterini
Niente
si muove
Schizzi
d'acqua sul viso
mentre
fuori c'è il sole
muove
il silenzio il bagliore
ma il
freddo penetra come una lama.
I
nuovi borghesi timbrano il cartellino
la
notte, il meriggio, il mattino.
Precari
senza saperlo affossano alle spalle ciò che resta di una classe operaia.
Il
popolo bue mai cambierà la storia,
la
massa si lascia dividere inseguendo false chimere.
Etica
svanita, denaro dominatore,
tutti
dietro ad una cattedra e... signorsì padrone!
Ignara
è la mattanza finché bussa alla porta accanto,
greve
è il timore d'un passo indietro,
come
quello che urlasti tu rivendicando i tuoi diritti.
Perduti
per sempre in quel giorno che dimenticasti i tuoi doveri,
la tua
dignità.
Ignaro,
ingrato.
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