La leggerezza strana
del mio essere
è nel vivere l’eterno
dentro attimi.
Una clessidra scandisce
ogni pensiero
rallentando il battito
del cuore.
Ed e’ quiete dopo
tempesta e fuoco
dopo il salire
all’apice dell’onda
è scendere gli abissi
allenandomi
a fantasie acrobatiche
nel vuoto.
La leggerezza strana
del mio vivere
è nel sognare intimità
a colori
passando al
caleidoscopio le emozioni
ritornando su tracce di
memoria
come tatuaggi impressi
sulla pelle.
Chiamalo per nome,
questo amore,
chiamalo per nome, un
nome a caso
e non chiamarlo mai ad
alta voce,
questo amore che scende
come pioggia
su di noi e più del
sole c’illumina
e riscalda, toccalo con
le mani
e con le labbra toccalo
con la luce
del tuo sguardo,
respiralo
e lascia che respiri
accoglilo e lascialo
partire
tenendolo per mano
incontro al cielo,
perché è leggero, è ala
di gabbiano,
ma non è leggerezza
questo amore!
Rosetta Sacchi
tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento
benvenuti !!! commentate liberamente