SEI VOLATO VIA IN UNA
NOTTE SENZA NEBBIA...
ORIONE TI AMMANTAVA NEL
SUO CANDIDO SUDARIO.
L'URLO NERO,PROFONDO DI
UNA MADRE NEL SFIORARE
LA FRONTE GELIDA DELLA
SUA ANIMA.
IL MUTO DOLORE DI UN
PADRE IN RICORDI E GIOCHI SENZA TEMPO.
NEGLI OCCHI UMIDI LA
RABBIA ED IL PIANTO DOLOROSO DI UN FRATELLO.
FRUTTO ACERBO TRAVOLTO
E STRAPPATO DAL VENTO SFERZANTE DELLA VITA...
ANIMA MIA, SEME DEL MIO
SEME,
OCCHI DEI MIEI OCCHI,
ESSERE DEL MIO
ESSERE...
ORA PULSI E VIBRI IN
ALTRI CORPI LENENDO LE LORO PENE.
LUCE DIVINA, VOLONTA'
D'AMORE...
...ED ORIONE TI
AMMANTAVA...
NEL SUO CANDIDO
SUDARIO.
PAPA'
(02/01/2009)
Pietro Erasmo Fasani
diritti riservati
Non so come l'autore abbia trovato il coraggio di scrivere una poesia così dolorosa, e capisco il perchè non riesca a recitarla... un doloroso e straziante volo di poesia...
RispondiElimina