Valentina Imperiu
Mi chiamo Valentina
Imperiu, sono nata e cresciuta a Cagliari, in Sardegna, in un quartiere
popolare, il C.E.P., in cui regnavano la solidarietà fra le persone e l'arte di
sdrammatizzare a oltranza la tragicità della vita, tramite divertenti raduni
quotidiani, che alleggerivano le giornate di chi, come me, spesso si trascinava
appresso un cuore pieno di sassi. Mi restano di allora, cari ricordi, tante
solide amicizie e una traboccante nostalgia. Diplomata alle magistrali tanti
anni fa, ho messo da parte per sempre sia il sogno di insegnare, che quello di
laurearmi in lettere, a causa dell'esigenza improcrastinabile di avere una
entrata stabile e un impegno lavorativo il più possibile costante. Mi sono
ritrovata, così, a servire i clienti tra i tavolini di vari bar e pub per
dieci/dodici ore al giorno, per poi approdare nel mondo dei call center; da noi
realtà lavorativa molto importante e diffusa, di cui fortunatamente faccio
ancora parte. Sono una moglie felice e una madre innamoratissima dei suoi
meravigliosi gemellini di appena due anni, Alessandro e Riccardo. Il mio
percorso esistenziale ha acuito la mia sensibilità, conducendomi a sviluppare
amore per il prossimo, empatia e capacità d'introspezione. Tendo a rifugiarmi
spesso in angoli di solitudine per osservare il mondo dalla mia peculiare
prospettiva e per trovare pace, scrivendo di getto tutto ciò che pretende di
uscire dalla penna con urgenza. Amo talmente la poesia, da aver anelato spesso
e invano a combaciare con essa. Non mi ritengo una poetessa, piuttosto
un'aspirante tale, che solo di recente, grazie alla poetessa, pittrice e amica
Stefania Onidi, ha trovato il coraggio di condividere con molta umiltà il suo
personale "sentire" con gli altri.
Intervista:
E’ la
domanda più complessa per un poeta quindi la propongo per prima: cosa significa
poesia per te?
Poesia è svelare
l'invisibile senza alterarlo. È intingere il calamaio nel silenzio più intimo
della coscienza. È la lenta danza delle foglie; il sussurro del vento; la
malinconia che inumidisce gli occhi di un passante; lo strappo ricucito male di
un'anima ferita; le risa di un bambino; il volo di un aquilone. La poesia si
nasconde dappertutto e si fa scovare solo da chi riesce a scorgerla tra la
macerie o tra le pieghe della fugace felicità della propria e dell'altrui
esistenza. È, di quest'ultima, l'inno e la celebrazione più complessa e
attenta.
Cosa ti
muove a scrivere poesia?
La necessità pressante
di una catarsi continua della mia anima. Non posso sottrarmi al bisogno di
liberarmi da tutte le emozioni che si stratificano sulla mia coscienza. Sono
convinta che se le trattenessi potrei implodere. Nei miei versi trovano spazio
incubi, paure, ricordi agrodolci da rivivere o demolire, fantasie,
allucinazioni, l'ispirazione donatami da un quadro o da una poesia o da un
volto o da un vissuto che ha colpito i miei sensi e in cui mi immedesimo o, a
volte, da piccoli particolari insignificanti ai più.
Qual è la
funzione del poeta, della poesia oggi?
La funzione del poeta e
della poesia oggi, è quella di far sapere a questo mondo impoverito,
superficiale e sempre di corsa, che si può ancora sognare, che ci si può
riappropriare del tempo, ridargli il giusto valore e che basterebbe sostare tra
i versi di una poesia per salvarsi. Perché non esiste posto migliore in cui
incontrare se stessi ed uscire dall'isolamento in cui tutti siamo confinati,
consapevolmente o meno. Nella poesia c'è ancora speranza; c'è ancora amore.
Un paio
di aggettivi per descriverti e farti conoscere al pubblico.
Complessa, sensibile,
emotiva e insicura.
Parlaci
di una tua poesia o di un tuo libro se lo hai pubblicato.
Fino ad ora non ho mai
pubblicato nulla. Un ringraziamento speciale va al poeta Matteo Cotugno, uomo
di grande levatura morale e artista eccezionale e generoso, che mi ha concesso
la possibilità di partecipare alla sua splendida iniziativa "Un cielo di
poesia 2014" dandomi modo di propormi per la prima volta in assoluto con
la poesia “Carezza muta”, scritta calandomi nella prospettiva maschile di un
addio. Spero di avere ancora, in futuro, il privilegio e il grande onore di
fare parte dei suoi progetti. Il suo operato è prezioso e personalmente gli
sono e gli sarò eternamente grata.
Cara Valentina, intanto benvenuta tra noi, leggendo le tue poesie risento il sapore della poesia che arriva da una terramadre, fertile di poeti di grande spessore. Brava
RispondiEliminaGrazie mille per l'accoglienza Antonia Anna. Per me essere tra voi è un sogno che si realizza. Sono felice che le mie poesie ti siano piaciute e che in esse abbia percepito l'eco della nostra meravigliosa terra. Ti ringrazio ancora.
EliminaVale sei meravigliosa
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