Dov’era
lei? Mentre su dal ponte
guardavi
l’acqua scorrere
e
tristemente ti perdevi
in un
macabro pensiero.
Dov’era
lei? Quando ubriaco fradicio
ti
lasciavi andare come un dissennato
in un
dolore indegno, disperato,
in
quanto deluso, smantellato,
non
smettevi mai di piangere.
Dov’era lei? Mentre frustrato ti domandavi…
cosa fare, dove andare, se imprecare o no
questo
destino avverso,
per un
amore sguarnito, andato perso.
Dov’era
lei? Quando incazzato nero,
eri
fuori di te, con il cuore in gola… deliravi,
sconvolto
e fuso ti domandavi,
cosa
fare di questa grezza vita,
se andare avanti o farla finita.
Dov’era
lei? Quando con le mani
squarciavi la tua carne,
mentre
gridavi… vita della mia vita,
perduta
mia speranza, perché lo fai?
Dov’era
lei? Quando ti accasciasti al suolo
e
vedesti in un solo colpo
il
mondo crollarti addosso.
Dov’era lei? Nel momento in cui
la croce rossa ti portava via,
mentre
eri in fin di vita?
Amara
crudeltà, lei era tra le sue braccia
a
sollazzarsi per il piacere infame
e vai…
vai avanti gridava non ti fermare,
sventrami
il corpo, riempimi di passione.
Dov’era
lei? Se non con lui
a ridere
di te, a ridere di te.
Carlo
Romano
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