Michele Prenna (Venegono 19.10.1946), già docente di lettere nella scuole varesine,
ha pubblicato nel 2005 presso Macchione la raccolta poetica "Le parole
cercate". E' autore nelle antologie poetiche "Coriandoli di
vita" 2013 Rupe Mutevole e “Viaggi di versi 8” Pagine 2013 oltre che
nell'ebook "Fioriture" Agorà Magazine 2013. Con suoi testi e immagini
è attivo in diversi blog e siti del web.
Breve intervista
all’Autore
Cosa significa
poesia per te?
E' anzitutto bellezza di parole
che riescono nei tratti dei versi, nei toni e nei ritmi a dare voce al sentire
profondo della mente e del cuore collocandoli nel mondo quale è e quale si
vorrebbe. Il canto poetico è libertà che scioglie da ogni angustia e catena
eventuale con purezza di piacere per lo spirito. La poesia è tensione verso la
felicità e profumo di vita.
Cosa ti muove a scrivere poesia?
Può essere un'immagine, ma anche
una sensazione del momento o semplicemente una fantasticheria o un'impressione
su letture, fatti, persone. Qualunque cosa può fare scattare la molla, anche un
sasso o un tronco secco trasportato dalla corrente. Mi piace associare rime e
immagini in reciproca sinergia. Nei versi ricerco e curo la musicalità insieme
a un'intensità per me importante.
La funzione del
poeta oggi?
Non credo in una funzione
salvifica del poeta, preferisco pensarlo come una persona che ha trovato un
modo per rendere interessante il proprio cammino coi fiori delle parole che gli
riesce di far sbocciare.
Un paio di aggettivi
per farti conoscere.
Impressionistico. Musicale.
Hai pubblicato un
libro? Parlacene magari illustrandolo con una poesia.
Ho pubblicato nel 2005 per i tipi
di Macchione "Le parole cercate": poesie in lingua e in dialetto
varesino. Il titolo è già indicazione della mia poetica: corteggiare le parole
perché mi contraccambino d'amorevole canto. Ecco di seguito due poesie tratte
dal libro.
AL POETA
E tu non saprai mai
da dove sorga
l’estro
che note melodiose
infonde alle tue
rime.
Di questo non
spiacerti
e lieto accetta in
dono
l’ispirazion che,
unita
ad un sentir
profondo,
polla sorgiva sgorga
a dissetare il
Mondo.
OLI
Olio
U catà su ‘l pedrieu
Ho preso su l’imbuto
e ulià dul coeur la seradura
e oliato la
serratura del cuore
inscì ca poedi anmò
cosicché posso
ancora
dervìm al sentiment
aprirmi al
sentimento
e truvà bel ‘l Mund.
e trovar bello il
Mondo.
Complimenti Michele. Rosy Pozzi
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