Francesca Ferrari
Francesca Ferrari nasce a Modena nel giugno del
1974. Sviluppa la passione per la scrittura e la poesia fin da bambina. Figlia
d'arte (padre tenore, nonno poeta), intraprende studi artistici e si diploma
alle Belle Arti in grafica pubblicitaria. Lavora per diversi anni come senior
designer di riviste di moda. Nel 2001 si trasferisce a Varese. Nel 2010 si
avvicina al mondo virtuale, in cui ha modo di conoscere Antonio Cosimo De
Biasio, neo-stilnovista, appassionato di haiku e della Cina, suo paese
d'elezione. Da egli assimila la leggerezza, l'ironia e la lievità, la melodia e
lo studio della struttura metrica del verso. Comincia dunque a comporre haiku e
sonetti. Segue un periodo di sperimentazione in cui si stacca dai canoni ed
intraprende la propria esperienza 'libera'. Nel 2013 torna a Modena. Conosce
altri poeti ed artisti contemporanei con cui collabora in esperimenti
'imago-poetici' o in stesure a più mani. A novembre 2013 entra a far parte del
collettivo Bibbia d’Asfalto, per il quale si occupa anche di piccole
recensioni. Sempre a novembre termina il suo poemetto 'She's waiting for a
portrait', recensito da Elina Miticocchio sul blog CarteSensibili, che presto
sarà edito. Il 15 dicembre 2013 viene selezionata, con tre tralci tratti dalla
suddetta opera, tra gli autori della raccolta La Memoria, a cura di Nadia
Cavalera, in occasione del premio Alessandro Tassoni, patrocinato dal
Presidente della Repubblica. Il 14 giugno 2014 è finalista alla successiva
edizione del premio Tassoni e legge una poesia inedita sul tema La Livella in
presenza di Titos Patrikios a Teatro San Carlo, Modena. Viene selezionato
inoltre il suo necrologio poetico per la raccolta 'Read in peace' di Bibbia
d'Asfalto, edita da Matisklo e per diverse raccolte antologiche curate da
Matteo Cotugno. Nell’estate del 2014 entra a far parte del collettivo
Poetineranti con i quali partecipa in lettura al Festival della Cultura di
Serramazzoni e all’inaugurazione della mostra pittorica di Franca Gualmini al
castello di Pompeano. Alla prima edizione del concorso ‘La bormida al Tanaro
sposa’ 2014 indetto da Matisklo Ed., vince il Premio Speciale Anna Grenno per
il miglior componimento poetico femminile.
Gestisce le pagine di poesia Anime di Luna e
Lavinia su Facebook dove condivide i suoi scritti e dà spazio a poesia d'Autore
e scrittori emergenti. Ora è impegnata
ad allestire la sua prossima raccolta di poesie e scrive piccole recensioni per
la rubrica Gherigli, blog Poetineranti.
Da grande vorrebbe continuare a sognare.
Intervista
E’ la domanda più complessa per un poeta
quindi la propongo per prima: cosa significa poesia per te?
La
poesia è immanenza, ossia risiede nell'essere dove ha in sé il proprio
principio e fine e, facendo parte dell'essenza di un soggetto, non può avere
un'esistenza da questo separata.
Cosa ti muove a scrivere poesia?
Poesia
è Arte e l'estro spinge a scrivere anche solo per un avvenimento, un oggetto,
un panorama, un'emozione, una lettura. Ma Poesia è anche mestiere, dove il
poeta può paragonarsi a un artigiano del verso, che lavora con criterio,
strumenti e cesello, quindi 'a progetto' e in questo caso mi riferisco al tema,
al messaggio che si vuole trasmettere, che esula dall'ispirazione del momento e
assembla scritture che hanno decantato nel tempo e ad esso sono sopravvissute.
La funzione del poeta oggi?
Sappiamo
che il poeta è una sorta di scienziato che deve andare alla ricerca della
verità, sfiorarla e far rifiorire la rosa. Questo è il senso immortale della
Poesia. Se tutto il detto è stato detto (parlo di temi), non ci resta che dirlo
ancora e ancora in modi diversi fotografando i nostri tempi, orientandoci
sempre più verso il suono, la phoné, e mantenendo il nostro occhio abbastanza
in alto per vedere il mondo a distanza di sicurezza dall'io, che funge da voce
del mondo stesso.
Un paio di aggettivi per farti
conoscere.
Sono
ipersensibile, emotiva, romantica e sognatrice, ma anche tutto il contrario.
Hai pubblicato un libro? Parlacene e se
possibile illustrandolo con una
poesia.
Uscirà a breve il mio poemetto ‘She’s waiting for a portrait’, del quale
alcuni tralci sono stati pubblicati nella raccolta di Nadia Cavalera ‘La
memoria’ – Premio Tassoni 2013. Esso ‘canta’ della sfera emotiva di una donna
come altre, che lotta per restare viva e amare ancora.
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