Rossella Rita Papa
Papa
Rossella Rita nasce il 14 febbraio 1995 a San Marco In Lamis.
Si
trasferisce a Chieti, dove vive da 18 anni con la sua famiglia, a cui deve
tutto.
A sei anni
scopre nelle mani la magia della scrittura e quasi si meraviglia di quei versi
che abbozza su fogli volanti.
Da allora,
non passa giorno in cui non dedichi il tempo alla sua passione, come fosse una
religione, un rito a cui non si sottrae mai.
Colleziona
quaderni di pelle nera, dove conserva i suoi componimenti. Quando lascia
fuggire qualche poesia da quella carta leggera, vince concorsi locali e
partecipa ad e-book gratuiti, come Alda nel cuore 2014 e Goccia a goccia.
Con Aletti
Editore partecipa all’edizione Poeti nel nuovo millennio XI con la poesia Giovinezza.
Decide di
intraprendere la carriera giornalistica, collaborando nell’estate 2013 con Cityrumors;
da Ottobre 2013 con Abruzzoweb, giornale
on-line per il quale scrive tuttora.
Non è la
cronaca, però, la sua vera vocazione; Rossella, dietro il
“rosso scarlatto” di una bolla di cera, scrive lettere e racconti.
C’è un
romanzo chiuso nel cassetto, ed è il posto dove risiede il sogno di diventare
una scrittrice.
La macchina
da scrivere è sul tavolo: è la sua storia da raccontare.
Intervista
E’ la domanda più complessa per un
poeta quindi la propongo per prima: cosa significa poesia per te?
Poesia,
potrei dirle che anche un girasole col capo chino è poesia.. se
questo,
in voi, provoca meraviglia. E stupore. E sorpresa. Se sente il bisogno
spontaneo
di sorridere e sentirsi pieno. La poesia è l'arma senza dolore con la quale
combattiamo la paura. Un rifugio per melodrammatici, la casa dove sentirsi nudi
e non avere freddo mai.
Io
non so dirvi di preciso, cos'è la poesia per me. Quando vi innamorate e non sapete
spiegare come tutto sia iniziato: è poesia. Questa mano che fremita di scrivere
è poesia. Ho lasciato che la mia intera vita prendesse la forma di una poesia,
ho scelto di vivere incastrata in una strofa che non sa parafrasarsi.
Cosa ti muove a scrivere poesia?
Lo
stesso motore che mi muove a ridere: la spontaneità, la leggerezza. E' la vita
che mi detta queste parole, e mi concede prose e poesie, sonetti e romanzi. Ci
sono storie scritte nella natura della vita, io voglio solo trascriverle e
farvele conoscere.
La funzione del poeta oggi?
Oggi
tutti e nessuno si dicono poeti. Odio chi crede che i poeti siano saggi anziani
chiusi nelle loro gobbe: anche Leopardi è stato giovane come noi.
Il
poeta oggi è semplicemente nascosto da un società che predilige gli affari piuttosto
che l'arte. Si perdono tanto, ma forse è un bene che ci lascino all'ombra.
L'arte è un tesoro che non deve conoscere maltempo. Chi è il poeta oggi? Ognuno
di noi lo sa, agli occhi degli altri si diventa solo l'autore d'un libro.
Potrei morire poeta senza mai aver pubblicato, e mi basterebbe così.
Un paio di aggettivi per farti
conoscere.
Agrodolce,
credo basti.
Brava, il tuo stile mi piace tantissimo. Complimenti
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