(addio sogni e stupore)
Non
sento profumo tra i cipressi
Che
sfidano il cielo a novembre
Non
sento un fitto chiurlare di uccelli
Sulla
bruna sommità di chiome lontane
Odo
solo il lamento flebile del vento
Che
simula un malinconico canto
Di
anime in fuga
Addio
sogni e stupore
Di
sguardi in amore
Addio
allegri pensieri
Del
giorno andato
A cui subentra
la sera.
Non
odo, non più, la tua voce
Panacea
contro ogni male
Di
vivere.
Non ho
silenzio ne’ pace
All’ombra
dei pioppi
Dove
la luce è sconfitta
Dove
la vita non ha misura
Dove
la quiete è illusione
E’
delirio d’attesa.
Rosetta Sacchi
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