Incerto tribolando
come un pazzo errante
l’estro si perde
nell’aria
goccia dopo goccia si
estrania
la mente mia si spalma
a lungo andare
in una truce
riflessione.
Schiaccio con viva
irritazione
l’eterna confusione
che sovrasta e si
affanna
per l’ennesima
crudeltà.
Un filo di poesia
è tutto quello che mi
rimane,
un foglio bianco da
coprire
una mente per pensare,
un insensato cuore
malandato
sguarnito di estasi
da tempo esangue,
che fa fatica a
risanare.
Carlo Romano
Tutti i diritti
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una bella e cruda autoanalisi e la certezza che la poesia resti un filo per sanare le ferite e appenderci alla luna facendoci sognare... quando non serve per denunciare il disastro morale e sociale al quale assistiamo quotidianamente... bravo
RispondiEliminaGrazie mille Matteo,regalandomi questa opportunità hai regalato ai lettori del mondo il piacere di leggere le mie e le poesie del gruppo, ciao stammi bene. Carlo Romano.
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