Io ti
dovevo (a causa
delle
tue labbra che sudavano
miele)
‘’Un sogno d’amore’’!
Te lo
dovevo
per
l’arcobaleno
che
avevi richiamato
sui
miei occhi;
per la
sete
che
avevi schiuso
sulla
mia anima
e per
ogni fiore
che
intonava un canto
di
quelli che fanno tremare
la
pelle.
I
pensieri avevano riunito
il
consiglio del cuore
e tra
lo splendore
di
sillabe infuse nella rima
erano
nate poesie.
Io ti
dovevo
l’aria
che respiravo,
i
profumi che amavo,
ed il
pensiero
che ci
sarebbero state
ancora
ciliegie.
Ancora
la primavera.
Ti
dovevo la voce;
ti
dovevo il pane,
ed
ogni bacio
che mi
avrebbe trafitto
il
petto;
Io ti
dovevo.
Biagio Merlino
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