Tra le crepe della mia solitudine è
fiorita la poesia.
Germoglio che si affaccia.
Effetto come infante davanti a una
scoperta.
In un quasi vuoto mondo d’amore, è asilo
e salvezza.
Ora devo proteggerla dalla mia pigra
mano.
Sostenerla e aiutarla come con un
marmocchio che gattona.
Proverò a mantenere i miei sensi accesi.
Impedire che prevalga l’oscurità
dell’uomo.
E abbracciarla come una strenna celeste.
Riceverla come ho accolto la vita.
Antonio Palladino
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