Vite
trascorse all'insegna del Sole
unico
amico dei giorni di rabbia.
Quella
rabbia che é energia
fonte
e scintilla,
disperato
bisogno di reinvenzione.
Sole
trascorso nel sogno di una notte,
che
non cessa né può,
che
lascia il buio e le certezze alle albe di morte.
Sono
quelle le albe
in cui
non crollano le barriere
e il
mare resta inviolato.
Sole
solo notturno,
che
sorge al tramonto.
Trova
un fedele riparo
da
pugni e malattie,
manie,
sacrilegi
e santità.
Non
può essere Luna.
Brilla
e resiste
a ogni
cambio di stagione.
Così
colmo fiero e spregiudicato,
non
conosce respiri calanti
né
falci titubanti.
Eclisserà
una notte,
e
terminato il sogno
sarà
pronto ai richiami del giorno.
Non
sarà nascente,
ma
caparbio rivelatore.
Francesca Foglia
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