Alessia Bellizzi
Nata il terzo giorno del primo
mese dell’anno con la penna in mano e la scrittura nel cuore.
Alessia, classe ’95, risiede fin
dalla nascita in un paesino calabrese radicato alle pendici del Pollino. Impara
con il trascorrere degli anni ad amare i libri, il loro odore, le loro storie
intrecciate tra personaggi di fantasia che tanto surreali, poi, non sono.
Impara l’amore per la scrittura, celato da quelle penne strette fra le mani fin
dall’infanzia. Nasce così la sua storia di scrittrice in erba. Scrivere è
fatica, è amore, è saper districare i propri pensieri sul mondo in frasi
gremite di armoniose parole. Ed è da questo modo di pensare che nascono le sue
poesie, i suoi aforismi macchiati da un sottile velo di malinconia.
Oggi scrive ogni qual volta la sua
anima ne sente la necessità, dimenandosi tra le sfide quotidiane della vita.
Proprietaria della pagina facebook
“ ~ Maeva. ”, dove alterna periodi di forte ispirazione letteraria a periodi di
assoluto silenzio, continua con passione a “scarabocchiare” poesie in attesa di
una grande ispirazione che la porti a scrivere con costanza anche in prosa…
Anche per professione.
Intervista
• Cosa
significa poesia per te?
Poesia significa poter
dare un nome ai propri pensieri, giocare con le emozioni esprimendole con
parole che ne definiscono l’intensità e l’armonia. Significa essere
assolutamente liberi di dire.
• Cosa ti muove a scrivere poesie?
Forse, l’unica ragione
per cui scrivo poesie risiede nella mia sinteticità. È il modo giusto in cui si
possono dipingere milioni di sensazioni con poche, semplici parole che
racchiudono, però, un mondo intero.
• Qual è
la funzione del poeta, della poesia oggi?
Poter dire liberamente.
Oggi, ma d’altro canto sempre, la poesia e il poeta hanno la funzione di
raccontare. Raccontare diversi punti di vista, dando al lettore l’opportunità
di potersi confrontare con idee nuove o differenti dalle proprie. Poter
ampliare i propri confini letterari ma anche e soprattutto le proprie
coscienze.
• Un paio di aggettivi per descriverti e farti
conoscere al pubblico:
Sognatrice, molto…
Troppo per l’epoca in cui viviamo. Razionale ma piena di fantasia. Incostante.
Profonda e fin troppo pensierosa. In parte folle, credo che il mio emisfero
destro e il mio emisfero sinistro siano troppo equilibrati creando una
confusione fantastica.
• Parlaci
di una tua poesia o di un tuo libro se lo hai pubblicato:
La poesia di cui voglio
parlare è “Come Araba Fenice”. Il titolo riprende la figura della mitologica
fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Componimento a versi sciolti, composto
da tre sestine, ha come tema principale la rinascita. Oggi più che mai, sapersi
reinventare è fondamentale se non si vuole soccombere alla ferocia di una
Società che fugge, va veloce verso un agognato progresso tecnologico complice
di uno scellerato sfacelo di coscienze. Dunque ognuno di noi “Come Araba Fenice”
deve avere la forza e il coraggio di rialzarsi e fare dei proprio fallimenti
esperienza di Vita, è di questo che raccontano questi pochi, liberi versi.
Nessun commento:
Posta un commento
benvenuti !!! commentate liberamente