Ho sognato un continente,
una riva dalla quale non si ha più voglia di partire,
dove la nave approda e getta l’ancora,
per sempre.
Ho sognato un continente che non conosce l’odio,
la tristezza di stupide guerre,
l’egoismo cieco che toglie tutto
a chi ha bisogno.
Ho sognato un continente dove l’acqua non si compra,
perché sorgente di purezza,
dove la terra profuma di buono
e i suoi frutti generosi bastano a sfamare tutti.
Ho sognato un continente dove un abbraccio
vale più di mille parole,
e le parole non si gettano al vento
perché ancora hanno un significato.
Ho sognato un continente in cui il tempo della vita
scorre scandito dalle stagioni,
dove ogni giorno è importante e lo si rispetta
perché irripetibile come ogni cosa.
Ho sognato un continente dove ogni bambino
conosce il nome degli alberi, dei fiori
e la rosa dei venti,
un continente di terra, acqua e sale.
Non serve altro al pane della vita.
Eric
Balossini
Tratto dalla
raccolta “Il Sesto Continente” Avalon editore.
questa poesia mi riconcilia nel suo stendersi con il mondo, fa sognare da subito, perciò grazie all'autore e a questo sito, Antonella Jacoli
RispondiEliminaGrazie Antonella, un sogno da inseguire malgrado la dolce utopia della quale sono consapevole. Eric Balossini
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