Cesare Moceo
Quando la mente non c'è più
Con lo sguardo perso
nel vuoto maledetto
dove il nulla la fa da padrone
scorgo fragili volti
rattristati da angosce segrete
che non sanno più ridere
in modo spontaneo
e non cercano più abbracci d'amore
per godere di dolci speranze
e rinnovare la certezza
d'immaginare gioiosi pensieri
triste condanna senza appello.
Eppure fragile è l'anima di tutti!
Fragile e persa
sempre in cerca d'aiuto e di carezze
senza osare un incontro
un cammino.
E rassegnati nella loro libido
asciutta come una pianta
che nessuno innaffia da tempo
e non diffonde più la sua fragranza
sono stati trasformati
dalla cattiveria dell'uomo
in androidi asessuati
col cuore gonfio di finte euforie
custodite in visioni astratte
relegate ormai
nel fondo delle loro anime inaridite.
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