(la mia visione della
realtà)
Quando lo sguardo si
fissa
l’immagine si sdoppia
in due forme
differenti,
per colore affini
ma non per sfumature.
Si ricompone poi
con giochi di luce e
bolle colorate
fino ad addensarsi
in un nome conosciuto.
Non è chiaro
lo spessore
dell’oggetto,
spesso l’ombra sembra
ostacolo
da scavalcare con passo
guardingo.
Cosa resta infine
se non un nome
che per convenzione
indica l’oggetto,
separandone i contorni
dal fluire della vita,
illusione
di afferrare
un istante di eternità.
Laura Paita
diritti riservati
lo sguardo, la consapevolezza di ciò che si guarda, il nome degli oggetti ... la conoscenza... è questa l'unica a non venire mai meno ed è importante averne coscienza... complimenti
RispondiElimina