Matteo Cotugno
Alda Merini
La mia distanza
è l'essermi lontana dal mondo
- così com'è non va -
vissuto anonimo d'ufficio
trapelato dai tasti a dirotto
sudore stantio di fattura
numeri e parole senza vita
- la mia distanza -.
La mia distanza
è un rifiuto di abbracci
un legaccio stretto alle sbarre
letto di contenzione rappreso
di tenerezze negate
numero io e parole nella testa
- la mia poesia -.
La mia distanza
è un bicchiere di vino
con l'ultimo dei "sottoiponti"
un suo sorriso e gli occhi di nebbia dei Navigli
la luce tremula di casa mia
sospesa come le scritte sulla parete
numeri loro e parole animate
- la mia vita -.
Complimenti Matteo, una poesia intensa, di lacerante bellezza che tuttavia trova la sua luce di speranza in un finale pieno d'amore e tenerezza. Un abbraccio. Eric B.
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