Stefania Onidi
Non sono uomo
Non - sono - uomo,
ho identità di animale denudato
e consegnato all’oblio dal tuo sguardo censore. Maledetto il tuo
sguardo.
Vorrei che toccassi il mio silenzio
mentre precipito in un abisso liquido di risa e pianto.
Ho un cuore imploso, nero e incapace di sentire. Dicono.
Non - so - chi - sono. Dicono.
Eppure conosco
il pianto delle nuvole e il grido del cielo, lo sento nella carne
imprimersi come una preghiera e sudare vita infetta di vita. E TU,
non sentirai mai. Mai - come - ME.
E io mi vedo solo. Tremendamente solo. Tu mi vedi solo.
E sto qui ad attendermi a primavera il 21 quando il mandorlo vivrà
la sua vocazione alla- v-i-t-a. E sognare di vivere.
I o s o g n o d i
v-i-v-e-r-e.
Ma - io - non - sono. Non- ti - importa - chi - sono - io.
Nella tua infinita bontà, mi lasci solo.
Mentre - voglio - vivere. E sogno di vivere!
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