Vorrei librarmi felice
nell’aria
leggera piuma senza
meta
cullata dal vento lieve
al declino del giorno
Nel nulla perdermi per
poi ritrovarmi
ignara tra stelle sorveglianti
una luna sorniona che
fa il vezzo agli esseri
della notte
E quando essa lascia il
testimone
alla giovane aurora
che tenue inizia a
baciare
chi con lei si sveglia
Lasciarmi scaldare da quei raggi
che danno vita al
creato
e che illuminano il
viso
al bambino che rincorre
l’aquilone
Rosalba Di Vona
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