Monica Zanon (Moka)
Poeta mali*
Ci confezionano sottovuoto
e ci mettono in vetrina.
Chiudo gli occhi...
il cielo finalmente s’immerge nelle acque,
tepori assenti di un vaporoso giorno
m’avvolgono come bende fresche,
ma il recinto le infrange e le spezza.
Mi punge gli occhi.
Un buio intenso mi pervade,
la tossicità del trascorso ingenuo
mi inasprisce i sensi,
guardo la pellicola della vita,
immagini sotto pelle di un sognatore.
Tento l’evasione: scrivo pensieri fuori dal vetro
spezzando la monotonia dei giorni che restano,
tagliando tutto ciò che non é necessario,
ma le catene son troppo corte,
sbatto sull’asfalto quei sogni, figli del dissenso.
*ndr: Poeta del male (lat.)
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