Brucio in questa sera
che cade,
come sole nel suo stato
perenne.
C’è tanta pazzia in
quei colori
e delirio disperato
di carezze assenti
di gesti delicati che
commuovono
di fuoco di corpi che
consumano
nell’intimo,
l’abbraccio supremo.
È una pittura astratta:
anima che si lascia
precipitare nelle fiamme
del crepuscolo,
pupille affaticate che
si lasciano sorprendere
dalle ultime macchie
d’un sogno.
(Stefania Onidi- Con un filo di voce ©, pag.8)
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